73 research outputs found

    Memoria e identit\ue0 nell'iconografia cartografica

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    La Geografia Antropica, che annovera fra i suoi temi fondamentali di studio i luoghi - intesi come sedi della vita e delle attivit\ue0 degli uomini - e il paesaggio, come percezione e rappresentazione da parte delle comunit\ue0 di ci\uf2 che le circonda, \ue8 quanto mai indicata per approfondire gli elementi identitari delle localit\ue0 e delle regioni. La cartografia del passato pu\uf2 essere un valido strumento per individuare gli elementi identitari del paesaggio, sia che si tratti di carte corografiche, sia che si tratti di piante urbane. Le carte corografiche di Giovanni Antonio Magini relative a quel settore della pianura padana racchiuso fra il Po e l'Appennino sono caratterizzate dalla presenza della via Emilia, l'unica strada riportata nelle carte di questo autore, elemento unificante della regione dall'et\ue0 antica ad oggi. La citt\ue0 di Cadice e i suoi dintorni sono rappresentati dal pittore cartografo Georg Hoefnagel in diverse tavole che evidenziano le attivit\ue0 connesse con le risorse del luogo, come la cattura dei tonni e la lavorazione delle loro carni, che sono anche occasioni di feste e di socializzazione

    La Geografia nella scuola: ipotesi per una crescita.

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    Il contributo introduce gli interventi alla tavola rotonda "La vocazione interdisciplinare della Geografia" coordinata da Laura Federzoni nell'ambito del convegno. Si presenta la geografia come disciplina di cerniera fra le materie si studio nella scuola, come scienza delle relazioni e delle interazioni, particolarmente capace di favorire un'impostazione didattica interdisciplinare. Vengono portati diversi esempi di temi che possono coinvolgere la geografia e le altre discipline umanistiche nell'ambito dell'insegnamento nella scuola media inferiore e superiore. La validit\ue0 delle tematiche \ue8 stata testata durante i corsi di Didattica della Geografia tenuti dall'autrice a partire dall'anno 2000 in poi per l'Indirizzo Linguistico Letterario della SSIS (Scuola Superiore per l'Insegnamento Secondario) attiva presso La Facolt\ue0 di Scienze della Formazione dell'Universit\ue0 di Bologna. Gli interventi alla tavola rotonda, che seguono il contributo di Laura Federzoni, danno conto di altre esperienze didattiche interdisciplinari incentrate sulla Geografia

    Gli spazi pubblici italiani ed europei. Uno sguardo attraverso la lente del cartografo - Italian and European Public Spaces. An Approach through the Lens of Cartography

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    Nell'ambito di un volume che intende mostrare, attraverso una serie di saggi di autori di diversi paesi e provenienti da diverse esperienze disciplinari, le nuove tendenze degli spazi pubblici nella citt\ue0 contemporanea, il contributo ricostruisce come, nel passato e nei tempi pi\uf9 recenti, l'iconografia cartografica abbia rappresentato questi spazi. L'approfondimento ha riguardato aree urbane come le piazze, le vie, i portici, le logge, gli edifici pubblici emergenti nella citt\ue0 delle diverse epoche, visti attraverso le diverse modalit\ue0 in cui la cartografia si esprime. Nonostante si tenda a immaginare la carta geografica e la pianta urbana come strumenti tecnici neutri e indifferenti rispetto alla vita delle popolazioni, le rappresentazioni esaminate pongono l'accento sulle molteplici funzioni degli spazi pubblici e sul ruolo di scenario che essi svolgono per le attivit\ue0 collettive, siano esse spontaneamente volute e organizzate dai cittadini, o siano preordinate da chi governa, a scopo propagandistico

    La Geografia di Tolomeo

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    Il saggio esamina le opere di Claudio Tolomeo, astronomo e geografo di cultura greca, vissuto fra I e II secolo d.C.: l'Almagesto, il Tetrabiblos e in particolare la Geografia, il cui testo costituisce una pietra miliare nella definizione degli studi geografici e della rappresentazione cartografica dell'et\ue0 antica. La riscoperta di Tolomeo attraverso la traduzione in latino della sua Geografia ai primi del Quattrocento mette a disposizione degli umanisti europei un'opera fondamentale per la conoscenza dell'Ecumene classica e per la produzione cartografica dell'epoca. Le carte delle edizioni tolemaiche manoscritte e a stampa faranno le veci di un atlante utilizzato dagli uomini di cultura, per quasi due secol

    La vocazione interdisciplinare della Geografia: un itinerario fra ricerca e didattica

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    La Geografia si presta a svolgere una funzione di cerniera fra le diverse discipline scolastiche, essendole per tradizione riconosciuto lo status di scienza delle relazioni o delle interazioni, recepito anche dai programmi ministeriali: i suoi obiettivi di studio, il territorio e il paesaggio, sono per loro natura complessi, dinamici e dialettici. Viene qui esposta l'esperienza maturata durante corsi di Didattica della Geografia svolti nell'ambito dell'indirizzo Linguistico Letterario della SSIS attiva presso l'Universit\ue0 di Bologna, con l'obiettivo di delineare itinerari interdisciplinari che coinvolgano Geografia, Storia e Letteratura

    M. Petrella, La Borgogna sulle carte: geografia e politiche territoriali d'Ancien Régime, Roma, Carocci, 2009

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    La recensione concerne il volume di Marco Petrella, che si \ue8 posto l\u2019obiettivo di costruire il ritratto di una provincia francese di Ancien R\ue9gime, la Borgogna, attraverso la cartografia prodotta sia dalla monarchia centralizzata, sia dalle istituzioni provinciali. Vengono esaminati i secoli XVI-XVIII. Il libro non soltanto approfondisce il significato che assumono le carte geografiche nei contesti politici nazionale e provinciale, ma tratta anche il loro ruolo propagandistico e identitario, che \ue8 diverso a Digione e a Parigi. Si conferma quindi lo stretto rapporto che collega una certa tipologia di cartografia con la gestione del potere politico. Pur riconoscendo il valore esemplificativo attribuito alla Borgogna in questo libro, si avverte tuttavia, come piccolissima imperfezione, la mancanza di un confronto con la situazione di altri Stati europei, nello stesso periodo, relativamente alla produzione cartografica e al suo ruolo per la promozione della loro immagine

    recensione a: M. Bertacchini, P. Coratza, S. Piacente, Paesaggi culturali. Geologia e Letteratura nel Novecento in Emilia Romagna, Universit\ue0 di Modena e Reggio Emilia - Regione Emilia-Romagna, L'Inchiostroblu, 2002

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    recensione a una saggio che accosta a rappresentazioni fotografiche e cartografiche di emergenze geologiche e geomorfologiche del territorio emiliano-romagnolo una scheda scientifica sul fenomeno stesso e stralci di opere letterarie in prosa o in poesia che a esso si ispiran

    Le acque nella bassa pianura padana: la natura, il lavoro, la cultura

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    La pianura padana, in particolare il suo settore emiliano-romagnolo, a causa della sovrabbondante presenza di acque e delle difficolt\ue0 di scolo delle aree limitrofe al Po e al litorale adriatico, \ue8 stata oggetto nel passato di interventi di bonifica, di arginatura delle rive fluviali, di difesa delle terre dall'erosione: gli interventi hanno prodotto manufatti che a volte rappresentano importanti tappe nella storia della scienza idraulica. Lo stesso pu\uf2 dirsi dei manufatti che favorivano la navigazione lungo le vie d'acqua naturali e artificiali che solcavano la pianura. Oggi queste opere della scienza e della tecnica del passato costituiscono beni culturali da salvaguardare ed elementi paesaggistici identitari per le popolazioni

    Handle with care: la cartografia come strumento per la tutela dei beni culturali del territorio

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    Da diverso tempo ci si interroga sull\u2019uso della cartografia prodotta nei secoli passati, nelle sue diverse forme e tipologie, ai fini della conoscenza del territorio attuale, della sua pianificazione e della sua salvaguardia: ma prima di acquisire le informazioni che ogni carta geografica, a qualunque scala, pu\uf2 fornirci, occorre esaminarla criticamente per risalire al suo committente, al suo autore, all\u2019ambiente politico, economico e culturale al quale questi ultimi appartenevano, alle motivazioni che l\u2019hanno originata, alle finalit\ue0 per le quale era stata realizzata. La ricostruzione del paesaggio del passato allo scopo di pianificare oggi la sua tutela e un eventuale recupero di quanto \ue8 andato perduto, che potrebbe avere nuovamente un ruolo nella societ\ue0, deve tenere conto dei limiti e degli scopi della produzione cartografica
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