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L'Emilia nel cuore dell'Europa. Emigrazione in Belgio: storia e memorie di tante partenze e di qualche ritorno.
La storia d’Italia non può essere raccontata senza un’analisi puntuale dei movimenti
migratori. Più che in altre nazioni europee, lo spostamento di grandi masse di persone
dall’Italia verso l’estero, e dal Sud al Nord, ha investito in profondità e in continuitÃ
la vita economica, culturale e politica del paese. Anche una regione come l’Emilia
Romagna, a lungo considerata «non migratoria», non fa eccezione. I saggi compresi
nel volume affrontano le vicende dell’emigrazione verso il Belgio nel secondo
dopoguerra connettendo la dimensione regionale a quella nazionale e comparandola
con altre realtà territoriali. La prima parte del volume indaga la storia degli emiliano
romagnoli nel «paese delle miniere», le forme di sociabilità e di associazionismo,
le costruzioni identitarie e le memorie, per poi investire il tema dei rientri in Italia.
Nella seconda parte è posto al centro il Belgio: dall’accordo con l’Italia del 1946 fino
al riconoscimento della silicosi come malattia professionale, si attraversano gli anni
di un paese che ha avuto, ed ha tutt’ora, negli Italiani – per nascita, per cittadinanza –
la comunità di lavoratori stranieri più numerosa e persistente nel tempo. Iscrivendosi
in una prospettiva universalistica e progressiva di emancipazione sociale, l’identitÃ
collettiva degli Italiani rimane oggi radicata più di altre nella geografia storica sortita
dalla rivoluzione industriale, contrassegnata dalle comunità di lavoro. I grandi eventi
memoriali del 1996 (50° dell’accordo commerciale italo-belga) e del 2006 (50° della
«catastrofe» di Marcinelle) hanno mostrato come gli Italiani siano divenuti gli autentici
e riconosciuti custodi delle radici «native» nei bacini minerari della Vallonia e del
Limburgo. I saggi qui presentati collocano questa straordinaria esperienza storica
nel prisma delle rappresentazioni in cui si specchia globalmente l’incessante movimento
di rigenerazione delle appartenenze locali
Una vita a sinistra
Presentazione della parabola storica di un dirigente emilinao del Pci, Alessandro Carri
Immaginare la Costituzione
Il volume raccoglie le immagini di una mostra fotografica che illustra le parole chiave della Costituzione italian
L'Emilia Romagna e le grandi migrazioni. Una regione di mezzo nel lungo Novecento
Il volume documenta l'esistenza di specifiche e durature filiere migratorie nella convinzione che l'analisi della mobilità territoriale costituisca una delle chiavi privilegiate per reinterpretare le trasformazioni sociali
Deportazione e internamento militare in Germania. La provincia di Modena
A partire dal caso della provincia di Modena, il volume ricostruisce la tragedia umana che riguardò migliaia di militari e deportati civili del nostro paese. La prima parte contiene oltre 70 interviste a internati militari, deportati civili, rastrellati ed ebrei: ne emerge una memoria che rivendica orgogliosamente il rifiuto dei militari di aderire alla Repubblica di Salò e che racconta delle tante forme di resistenza.La seconda parte mette a punto il funzionamento del sistema concentrazionario nazista e la sua importanza per la guerra; in questo quadro un'attenzione specifica è assegnata al ruolo del campo di Fossoli
Regime fascista e società modenese. Aspetti e problemi del fascismo locale (1922-1939)
Il volume è suddiviso in quattro parti. La prima esamina i gruppi dirigenti del fascismo modenese, la struttura locale del partito e del governo nel capoluogo e nei principali centri della provincia. la seconda analizza l'evoluzione della società e dell'economia modenese tra le due guerre, le strategie di inclusione subalterna del sindacato fascista e la conflittualità sociale. La terza parte si incentra sulla vita culturale, la scuola, l'Accademia militare e l'Università . Infine, la quarta parte si concentra sul mondo cattolico nelle sue articolazioni associative e cooperative.La ricerca si inserisce nel quadro degli studi locali sul fascismo che approfondendo le analisi "sul campo" contribuiscono a definire meglio grandi categorie storiografiche quali "consenso", "dissenso", antifascismo: cioè la verifica della relativa capacità del regime di conformare la società italiana secondo il suo progetto totalitario
Cominciare con la Resistenza. Saggi di storici esordienti sul 1943-1945
Ancora nel XXI secolo, dopo più di sessant'anni, la Resistenza anziché trovarsi archiviata tra i monumenti di una ormai lontana storia patria, continua a sollecitare il dibattito pubblico e l'interesse dei giovani studiosi che sono i protagonisti di questo libro.Si può parlare di una politica partigiana? E che rapporto ha avuto con quella dei partiti?. I contributi del volume ruotano intorno a queste domande partendo dai nodi classici - il governo Parri, la svolta di Salerno, la Repubblica di Montefiorino - ma affrontando anche aspetti poco indagati - i sovietici che furono partigiani in Italia o le opinioni dell'"uomo comune" durante il conflitto - per arrivare a toccare i diversi modi di rielaborare la memoria (i romanzi di Fenoglio, il teatro sui partigiani, il museo dedicato ai fratelli Cervi)
Paesaggi transnazionali. Come approssimarsi al Belgio degli Italiani.
Il saggio descrive i processi identitari degli emigrati italiani impiegati nelle miniere nel corso del secondo dopoguerra