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    La necropoli di Cuma dalla fondazione al periodo classico: costume funerario e societĂ 

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    La necropoli di Cuma è stata interessata da scavi nel 1800 (Conte di Siracusa, Stevens) e poi ai primi del 1900 (Gabrici, Granata, Maglione), con qualche sporadica indagine negli ultimi decenni del secolo (Tocco, Johannowsky). Tali indagini, spesso di carattere antiquario, soprattutto nei primi tempi, non sono state condotte con un metodo propriamente scientifico e in modo sistematico, fornendo un’immagine frammentaria e non completa della necropoli. A tutto ciò si aggiunse anche la dispersione dei materiali di scavo, che ha subito una vicenda travagliata prima di essere acquistata dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli, e la mancanza di una letteratura recente (il testo di riferimento per lo studio è ancora la monografia “Cuma” di Gabrici pubblicata nel 1913). In questo elaborato si è cercato dunque di dare un’idea più unitaria della necropoli cumana, a partire dalla fondazione della colonia (fine VIII-VII a.C.) fino all’età classica (V a.C.), studiando le tipologie di tombe, i corredi, gli usi e i costumi funerari dei coloni greci e mettendoli a confronto con la madrepatria Eretria, la colonia di Pithecusa e le popolazioni indigene dell’Itali centrale. Inoltre la descrizione delle tombe, presa dai Giornali di scavo dello Stevens e dall’opera del Gabrici, che aveva avuto modo di studiare i materiali e di visitare personalmente i luoghi degli scavi, permettono di avere un’idea più completa delle indagini e di poter controllare le tombe con tutte le loro caratteristiche, a cui si fa riferimento nei vari capitoli

    Promotion of Intestinal Peristalsis by Bifidobacterium spp. Capable of Hydrolysing Sennosides in Mice

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    BACKGROUND:While there are a variety of identifiable causes of constipation, even idiopathic constipation has different possible mechanisms. Sennosides, the main laxative constituents of Daio, an ancient Kampo medicine, are prodrugs that are converted to an active principle, rheinanthrone, by intestinal microbiota. In this study, we aimed to determine the sennoside hydrolysis ability of lactic acid bacterial strains and bifidobacteria in the intestine and to investigate their effect on intestinal peristalsis in mice. METHODOLOGY/PRINCIPAL FINDINGS:A total of 88 lactic acid bacterial strains and 47 bifidobacterial strains were evaluated for their ability to hydrolyze sennosides. Our results revealed that 4 strains, all belonging to the genus Bifidobacterium, had strong sennoside hydrolysis ability, exhibiting a decrease of >70% of sennoside content. By thin-layer chromatography analysis, rheinanthrone was detected in the medium cultured with B. pseudocatenulatum LKM10070 and B. animalis subsp. lactis LKM512. The fecal sennoside contents significantly (P<0.001) decreased upon oral administration of these strains as compared with the control. Intestinal peristalsis activity was measured by the moved distance of the charcoal powder administered orally. The distance travelled by the charcoal powder in LKM512-treated mice was significantly longer than that of control (P<0.05). Intestinal microbiota were analysed by real-time PCR and terminal-restriction fragment length polymorphism. The diversity of the intestinal microbiota was reduced by kanamycin treatment and the diversity was not recovered by LKM512 treatment. CONCLUSION/SIGNIFICANCE:We demonstrated that intestinal peristalsis was promoted by rheinanthrone produced by hydrolysis of sennoside by strain LKM512 and LKM10070

    INVESTIGATION OF GREWIA-BICOLOR JUSS

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