15 research outputs found

    Fès and its Medina: a key-case study of architectural contamination

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    The Fès Medina, UNESCO site, represents today a key case study to acknowledge the contamination of architectural and urban heritage. The Medina is a unique example in the Mediterranean area of an intact Islamic urban centre of large dimensions, characterized by a drift road system and ancestral construction techniques: tadelakt, raw earth, fired bricks, lime mortar. Today the city of Fès grows outside its Medina, with a strong western character: boulevard instead of small-market streets, reinforced concrete instead of Atlas stones. The thrust of modern ville, which began with the French colonialism, is also changing the Medina: the absence of an up-to-date plan for the maintenance and protection of the historic centre and its tangible and intangible heritage, is driving rapid change in the ancient Islamic core, contaminating usual techniques and materials with more western uses. This form of contamination can be considered a form of wealth, when studied and organized. The city is into a seismic area, and the use of innovative materials can improve parts of Medina in abandonment conditions or hydrogeological risks, while maintaining the use of more traditional techniques by respecting historic buildings and the urban form. In conclusion, the proposal for a studied and wellplanned contamination between innovative techniques and traditional knowledge can lead to a more modern but not different Medina, and can address necessities of a contemporary society, whose heritage is effectively protected

    Accettiamo solo social. Niente libri, grazie

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    L'articolo, in forma saggistica, tratta del contemporaneo calo di lettori in Italia, a fronte dell'aumento dell'uso di social e dispositivi mobili

    The River Contract of the Tiber from Castel Giubileo to the Foce: An Innovative Practice for a Relationship between Tiber and Rome

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    The River Contract is a little-known practice and an unconventional planning procedure but an opportunity in many Italian Regions to overcome the problems of coherence between levels of Government and to promote participation. The River Contract is a voluntary agreement of strategic and negotiated planning, aiming the protection, proper management of water resources, recovery, and enhancement of the river territories, together with flood protection, contributing to the local development of such areas. In 2017, in Rome, started the procedure for the River Contract by Agenda Tevere Onlus. This paper illustrates a practice-oriented research built by multidisciplinary approach and a method able to mix cultural and participatory knowledge. Because the Tiber is the river of Rome, the research aims to raise the possibility of enhancing the strategic and fundamental role of the Tiber in relation to the City through four key issues: the urban landscape, because the Tiber is intrinsically related with the city; the public space, because the Tiber must be a good of the city; the sustainable use, because the Tiber must be for the city; the active participation, because the interventions on the Tiber must be shared in the city by those who live and work in Rome

    Città consolidata e aree dismesse. Nuove strategie per una proposta di rigenerazione integrata. Il caso del Pug di Bologna e della Bolognina

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    La Città consolidata rappresenta una delle parti di città più attive, oggi, nei processi di rigenerazione urbana. Essa infatti costituisce quella parte di città esistente caratterizzata da una commistione di tessuti residenziali e di aree un tempo sede di attività manifatturiere, commerciali e residenziali che, a seguito della fase di espansione, hanno perso la funzione originaria, dando origine a vuoti urbani e ad aree dismesse. Tali aree costituiscono oggi una preziosa risorsa spaziale. Infatti, è proprio grazie a questo patrimonio di aree che la Città consolidata può svolgere un ruolo rilevante nei processi di rigenerazione, sia in termini morfologico-funzionali, sia in termini sociali, a fronte della presenza di comunità urbane radicate nel territorio che svolgono attività di gestione e di valorizzazione dei beni comuni. Queste attività, come gli accordi partecipati o azioni di re-taking, a volte incontrano difficoltà nell’interazione con la Pubblica Amministrazione, così come nell’accesso e nella fruizione delle aree, mentre gli interventi di riqualificazione subiscono spesso dei rallentamenti, anche a fronte di una mancata visione strategica e comprensiva dei progetti proposti. In questo contesto il contributo, a partire dal nuovo PUG di Bologna e dalle 24 Strategie Locali, che restituiscono un’esperienza diffusa di riqualificazione partecipata, propone una riflessione sulle strategie di rigenerazione delle aree dismesse, connotate da un significativo coinvolgimento delle comunità locali insediate e dall’attivazione di nuove condizioni di accesso ai beni comuni della Città consolidata. In particolare, nel contributo sarà analizzato il caso del quartiere della Bolognina, dove la presenza di numerose aree dismesse, in differenti stadi di riqualificazione, costituisce un importante esempio di proposta di rigenerazione strategica, integrata e partecipata, sulla base dei processi partecipativi realizzati attraverso i Laboratori di Quartiere. In conclusione, il contributo partecipa al dibattito contemporaneo sulla Città consolidata e sulle aree dismesse operando una riflessione sulle strategie per la loro rigenerazione, da effettuarsi attraverso un approccio integrato, per offrire alle comunità locali nuove condizioni di accesso e fruizione dei beni comuni

    Walking like needles in the city. Sewing new activities

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    If we assume the idea of a city like a giant tissue, we’ll see how the threads won’t be equally disposed into the weft. Some parts – historical centre, financial district, main streets – will be denser, fuller and richly embroidered with lights, activities and pedestrians. Pedestrians are the needles of this giant tissue. More activities in a zone of tissue, more pedestrians; more pedestrians, more relevance for the zone in the urban area. Also, some parts of a city are usually frayed, untied, or, in the worst cases, drilled. Considering pedestrians as needles, we propose a system of new urban functions and assets for them; a system that takes inspiration from Maria Lai’s1 work and vision. We suggest a group of activities widespread in the urban area connected to each other with a grid of parks, public spaces, walking streets and public transport, thought as a common system, where pedestrians are the protagonists, sewing day by day their lives into the urban weft. In the proposed system human figure and his immediate movements, as walk and run, will be basic measures to reach activities and functions. New proposed urban functions will be thought as renewing threads into the weaving, according to the character of different city’s parts, mending voids and rips into the tissue. So, expected result will be a new type of city, not equal in its parts like a real tissue, but enriched and diversified with different needlecraft interrelated into each other, as a plural and common system. In the lecture will be presented a method, the method of ‘urban loom’, to think and design this walking system, in order to propose guidelines for a wellbeing and human scale city, as a beautiful and well-made tissue

    Partecipazione e gentrificazione. Aiuto o contrasto?

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    L'articolo si interroga sul fenomeno della gentrificazione in atto nelle città contemporanee italiane e sull'influenza che ha su questo la partecipazione della popolazione ai processi e meccanismi partecipativi propri dell'urbanistica partecipata. Mettendo a confronto i casi studio di Roma e Bologna, vengono analizzate differenti modalità di partecipazione, mettendo in luce il diverso 'panorama sociale' che contraddistingue i promotori e i soggetti attuatori della gentrificazione, cercando di comprendere se la partecipazione possa costituire un'avvertenza della gentrificazione in atto, oppure se concorra ad una limitazione del fenomeno. In conclusione, viene presentata una proposta operativa per dei meccanismi partecipativi consapevoli dei contenuti culturali delle comunità destinatarie dell'intervento

    Città consolidata e inclusione sociale. Strategie, regole e strumenti per il piano urbanistico locale

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    La ricerca, nata nell’ambito di una riflessione critica sulle tematiche sociali della pianificazione urbana, vuole apportare, attraverso lo strumento del piano urbanistico locale, una maggiore inclusione sociale nelle città italiane, fornendo così una risposta interdisciplinare, integrata e condivisa, alla “nuova questione urbana” della città contemporanea. Il campo di studio scelto è quello delle città italiane, con particolare riferimento ai tessuti consolidati, che ne costituiscono la ‘città consolidata’. Questa parte della città esistente, densamente costruita e fortemente popolata, è pienamente investita dalla nuova questione urbana, a cui la ricerca cerca di dare risposta attraverso una maggiore inclusione sociale, con un nuovo welfare urbano e la realizzazione di una “città pubblica” equa ed inclusiva. Lo strumento scelto per attuare tale proposito è il piano urbanistico locale, per il quale vengono proposte nuove regole, strategie e strumenti operativi, nell’ambito di un’innovazione dello strumento che si inserisce nel campo del riformismo dell’urbanistica e nelle richieste di una maggiore risposta ai diritti sociali avanzate nell’ambito comunitario. Obiettivo della ricerca è dunque l’elaborazione di nuovi riferimenti teorico-metodologici ed operativi per l’inclusione sociale nella città consolidata attraverso un piano locale innovato, rivolto all’inclusione nella società dei soggetti fragili e svantaggiati e delle comunità deboli ed emarginate, al fine di perseguire una maggiore giustizia socio-spaziale, innescare il riequilibrio del territorio e garantire il diritto alla città per tutti.The research, born as a critical reflection on the social issues of urban planning, aims to bring, through the instrument of the local urban plan, greater social inclusion in Italian cities, thus providing an interdisciplinary, integrated, and shared response to the “new urban question” of the contemporary city. The field of study chosen is that of Italian cities, referring to the consolidated fabrics, which constitute the ‘consolidated city’. This part of the city, densely built and heavily populated, is fully invested by the new urban question, to which the research seeks to respond through greater social inclusion, with a new urban welfare and the creation of a fair and inclusive “public city”. The urban tool chosen to implement this purpose is the local urban plan, for which new rules, strategies and operational tools are proposed, as part of an innovation of the plan that fits into the field of Italian urban planning reformism and the requests for a greater response to social rights advanced to the European Commission. The aim of the research is therefore the elaboration of new theoretical, methodological, and operational references for social inclusion in the consolidated city through an innovative local plan, aimed at the inclusion in society of fragile and disadvantaged subjects and weak and marginalized communities, in order to pursue greater socio-spatial justice, activate the rebalance of the territory and guarantee the right to the city for all

    Progetto di Rigenerazione Urbana a Bogotá - Dare continuità al territorio dalla Sabana alle Ande

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    Il progetto lavora sullo spazio pubblico di Bogotà, esplorato in tutte le sue fasi di trasformazione dalla fondazione della colonia spagnola al terzo millennio, intendendo il sistema dello spazio pubblico come motore della rigenerazione urbana della città contemporanea. Il progetto, tesi di laurea, consiste in un elaborato urbanistico, che partendo da un'analisi della struttura urbana e degli attuali strumenti urbanistici punta alla creazione di un sistema dello spazio pubblico organico e complesso, in rapporto osmotico con il territorio, comprendente anche il sistema della mobilità integrata e delle infrastrutture verdi, a partire dai Cerros (montagne della Cordillera Andina) fino al territorio pianeggiante della Sabana. L'area di progetto presa in considerazione comprende il casco antiguo di fondazione coloniale, un'area commerciale, un'area manifatturiera e residenziale e un barrio informal (favelas) alle pendici della Cordillera; l'ambito urbano corrisponde ai quartieri (barrios) della Candelaria, San Victorino, Bronx e Mártires, e al barrio informal di Egipto, all'interno della Reserva Natural de los Cerros Orientales

    Dai Narcos all'arte. Testimonianze di rigenerazione urbana da Bogotá

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    Bogotá is one of most interesting examples in the contemporary scene of urban regeneration. Choosing a barrio famous in the city for being a headquarter of drugs trade, symbol of 80’s urban decay, Bogotá wants to offer a new vision of itself to the world – not as the capital of narcos’ State, but as innovative modern city, ready to change its negative image. The selected urban area, called Bronx, had a terrible history of drugs addiction, but in the last years the city decides to regenerate it trough art and culture. The Municipality started to transform it into a Distrito Creativo, an urban lab opened to the industry of culture and the world of art, using Bronx’s streets and liberated spaces to connect citizens, artists and enterprises, mixing business and cultural events. The experience of Distrito was so satisfying in the last festival editions, that the city chose to confirm it approving a special plan, the PPRU, converting Bronx in the new cultural core of Bogotá

    Bologna. Il Piano Urbanistico Generale: la città esistente

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    Il contributo è inserito all'interno della III Parte del Volume (Rigenerare la città esistente: i piani, i programmi, i progetti), introduce il capitolo sulla Rigenerazione della Città consolidata e presenta in forma sintetica il nuovo PUG - Piano Urbanistico Generale (2020) della città di Bologna, illustrando: il rapporto tra il Piano Urbanistico Generale e la Legge Regionale 24/2017; le Strategie urbane e le Strategie locali del PUG per la città esistente; le Le Strategie locali del PUG inteso come una rete partecipata di luoghi della città consolidata. Il contributo si chiude con una analisi della Strategia locale per il quartiere della Bolognina, contestualizzando le azioni e gli interventi di rigenerazione previsti nell'area all'interno del quadro delle Strategie per l'intera città esistente, nonché nello strumento di piano
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