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A WRITTEN STATEMENT ON THE TERRITORIAL INFORMATION SYSTEM OF LAND USE IN THE NEBRODI PARK: SOME METHODOLOGICAL CONSIDERATIONS
La ricerca che ha condotto alla realizzazione della Carta dell'uso del suolo nei Comuni
del Parco dei Nebrodi nel 2006, ha avuto per oggetto precipuo d’indagine un’area protetta.
La scelta di indagare l’utilizzazione del suolo ove incidano vincoli ambientali e paesaggistici
è da ritenersi prioritaria da un lato e utile dall’altro; tale utilità scaturisce dal
“fotografare” lo stato degli impatti, sociali ed economici, in aree alle quali viene riconosciuto
un particolare “valore”, allo stesso tempo considerando la “conservazione” non
come sinonimo di “congelamento” delle risorse, quanto, piuttosto, come opportunità e
indirizzo “speciale” per lo sviluppo. La realizzazione della carta di utilizzazione del suolo
è stata possibile grazie al Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica, al Consiglio
Nazionale delle Ricerche, all’Istituto Geografico Militare Italiano e all’Università degli Studi
di Catania. L’area oggetto di studio è restituita da 28 carte in scala 1:25.000, di cui diamo
breve elencazione: Santo Stefano di Camastra, Pizzo Michele, Sant’Agata di Militello, Galati
Mamertino, RaccĂąja, Tusa, Mistretta, Pizzo Luminaria, Monte Soro, Serra del Re, Floresta,
Roccella Valdemone, Castel di Lucio, Colle del Contrasto, Capizzi, San Teodoro,
Cesarò, Randazzo, Malvagna, Sperlinga, Cerami, Troina, Serra di Vito, Bronte, Monte Etna
Nord, Grotta Fumata, Monte Minardo, Monte Etna Sud.
Dal 2010 a oggi, ultimata la conversione in digitale della cartografia originaria, nonché
l'aggiornamento delle informazioni in appositi data-base, si è proceduto alla realizzazione
della memoria illustrativa e alla ultimazione del sistema informativo territoriale.
Il metodo adottato si basa sulla costruzione di una banca dati informatizzata costituita
da una raccolta di dati di base per la descrizione delle componenti orografiche, economiche
e ambientali del territorio interessato e dall'elaborazione di carte tematiche specifiche
che evidenzino le principali trasformazioni sia a scala prettamente agraria sia a scala territoriale complessiva, comprendente cioè anche le possibili interrelazioni con
l’ambiente antropico e naturale.
L’impiego di software GIS e la disponibilità di idonee basi cartografiche (ortofoto aeree,
Carte Tecniche Regionali, rilevazioni dirette sul campo, etc.) hanno consentito di creare
una base dati raster e vettoriale omogenea relativa alla copertura del suolo, quest’ultimo
realizzato attraverso la digitalizzazione di entitĂ geografiche con topologia poligonale.
In seguito, si è cercato di definire i caratteri necessari e sufficienti a rappresentare in
modo univoco tutti i tipi di paesaggio individuati: le componenti fisico-morfologiche,
l’altimetria, la copertura del suolo prevalente evidenziandone in modo significativo le
principali strutture morfologiche. Tutte informazioni desumibili dal DEM e dalla pendenza,
funzioni di 3D Analiyst riprodotte a partire da informazioni di tipo puntuale
(punti quotati) e lineari (curve di livello), ricavate dalle Carte Tecniche Regionali
1:10.000 in formato DWG e poi elaborate con funzioni di interpolazione, le quali hanno
permesso di ottenere un dataset in formato GRID costituente il piano quotato e dal
quale sono state ottenute tutte le informazioni altimetriche utilizzate per la creazione
del Modello Tridimensionale del Terreno.The research that led, in 2006, to the creation of the Land Use Map in the Nebrodi
Park, had a protected area as object of investigation. The choice to investigate the
impact of land use of an area affected by environmental and landscape constraints is
considered both a priority and useful; that usefulness derives from representing the
state of social and economic impacts in areas to which it is recognized a particular
"value", at the same time considering that the "conservation" is not synonymous with
"freezing" of resources, but rather as opportunities and for development. The elaboration
of a land use map has been made possible by the Ministry of University and
Scientific Research, the National Research Council, Italian Military Geographic Institute
and the University of Catania. The study area is returned by 28 maps in a
1:25.000 scale, of which we report a brief list: Santo Stefano di Camastra, Pizzo
Michele, Sant'Agata di Militello, Galati Mamertino, Raccuja, Tusa, Mistretta, Pizzo
Luminaria, Monte Soro, Serra del Re, Floresta, Roccella Valdemone, Castel di Lucio,
Colle del Contrasto, Capizzi, San Teodoro, Cesarò, Randazzo, Malvagna, Sperlinga,
Cerami, Troina, Serra di Vito, Bronte, Monte Etna Nord, Grotta Fumata, Monte Minardo,
Monte Etna Sud.
From 2010 up to date, after the conversion of the original maps to digital mapping and
the updating of the information in the appropriate database, we proceeded to the execution
and completion of the written statement of the geographic information system.
The method adopted is based on building a computerized database consisting in a
collection of basic data for describing the topographical, economic and environmental
components of the concerned territory and in the elaboration of thematic maps that
highlight specific major transformations both on a purely agrarian scale and on a
total land scale, that includes also the possible interrelations with the anthropogenic
and natural environment.
The use of GIS software and the availability of suitable base maps (aerial orthophotos,
Regional Technical Papers, direct field measurements, etc.) allowed to create an homogenous
raster and vector data base on the land cover, the latter made through the
digitization of geographic entities with polygon topology.
Later, we tried to define the necessary and sufficient characters to represent all identified
landscape types: the physical and morphological components, the altitude, the
predominant land cover significantly highlighting the main morphological structures. All these information can be derived from the DEM and the slope functions of 3D
Analiyst reproduced from accurate point (spot elevations) and linear (contour lines)
information, obtained from the Regional Technical Papers 1:10.000 in DWG format
and then processed with interpolation functions, which have led to a dataset in GRID
format which forms the xyz from whom it was possible to obtain all the elevation information
used to create a three-dimensional model of the land
GEOGRAPHICAL PINPOINTING OF THE ROUTE TO THE MADONNA NERA OF TINDARI: AN OPPORTUNITY FOR DEVELOPMENT
Il territorio siciliano, soprattutto nelle sue aree interne, continuerĂ probabilmente ad
avere tra le sue caratteristiche peculiari una vocazione preminentemente agricola, anche
in presenza di forme di integrazione con altri settori come ad esempio il turismo. Nello
specifico abbiamo “ri-pensato” a forme di sviluppo locale sulla base del rapporto fra
luogo e cultura e di far risaltare peculiaritĂ spaziali in funzione di una valorizzazione
turistica non intrusiva per il territorio e le comunitĂ locali, e portatrice di occasioni di
sviluppo. Tentando una emancipazione parziale dalla tradizionale valorizzazione delle
specialities agricole, il nostro interesse si è rivolto a meccanismi di rigenerazione territoriale
attraverso la costruzione di eventi a forte attrattività turistica, ancorché di nicchia,
capaci di “comunicare” la valenza culturale di eventi religiosi come a nostro avviso è il
pellegrinaggio alla Madonna Nera di Tindari.
Il nostro lavoro di ricerca ha previsto, in una prima fase, la ricostruzione del pellegrinaggio
della Madonna Nera di Tindari sia dal punto di vista storico che culturale e contingente.
Una seconda fase ha visto, tramite apposite rilevazioni sul campo,
l’identificazione sul territorio e la conseguente trasformazione in un itinerario percorribile
a piedi, dalla costa ionica alla costa tirrenica e ritorno, ovvero da Santa Teresa di
Riva a Tindari. Il percorso da noi identificato risulta, da apposite misurazioni sul campo,
di una lunghezza pari a circa 50 Km, suddivisibili, per svariati motivi, in tre tronconi diversi
per caratteristiche e tipologie. Le misurazioni sono state realizzate attraverso l’utilizzo
di opportune rilevazioni GPS percorrendo piĂą volte e in diverse fasi il tracciato. Il
lavoro in campo ha permesso non soltanto di localizzare il percorso in sé ma anche di
individuare una serie di elementi puntuali e significativi quali, ad esempio, chiese, aree
di sosta, icone votive, santuari, etc.. Parallelamente sono state svolte attivitĂ di approfondimento
sugli elementi topografici piĂą rilevanti, profili altimetrici, usi del suolo, strutture ricettive, morfologia del percorso; il tutto ha consentito di trattare, attraverso la realizzazione
di mappe tematiche specifiche, i parametri principali per la costruzione di un
sistema informativo territoriale di supporto allo studio di migliori ipotesi di fruizione.The Sicilian territory, especially in its inland areas, will probably continue to have
among its special features a mainly agricultural vocation, even in the presence of forms
of integration with other sectors such as tourism. Specifically, we "re-thought" to forms
of local development on the basis of the relationship between place and culture and to
highlight spatial peculiarities in order to produce a touristic improvement that’s not
intrusive to the area and local communities, and bearer of development opportunities.
Attempting a partial emancipation from the traditional increase of agricultural specialities,
our interest is focused on mechanisms of local regeneration through the construction
of events with a strong tourist attractiveness, albeit niche, able to
"communicate" the cultural value of religious events like the pilgrimage to the Madonna
Nera of Tindari. Our research work has seen, in a first phase, the reconstruction of the
pilgrimage of the Madonna Nera of Tindari both from the historical and cultural standpoints.
A second phase has seen, through the appropriate field surveys, the identification
of the route and its transformation into a walking trail, from the Ionian coast to
the Tyrrhenian coast and back, or from Santa Teresa di Riva to Tindari. The route we
pointed out has, by specific field measurements, a length of about 50 km, divided, for
various reasons, in three sections with different characteristics and typologies. The
measurements were made through the appropriate use of GPS surveys, covering the
path several times and at different stages. The field work has allowed not only to locate
the path itself, but also to identify a series of significant items such as, for example,
churches, parking areas, icons, votive shrines, etc.. There were also carried out activities
for further exploration on the most relevant topographic features, altitude, land use,
structures, morphology of the route; this made possible to treat, through the implementation
of specific thematic maps, the main parameters for the construction of a Geographic
Information System to support the study of better use hypothesis
GEOGRAPHICAL SAMPLE SURVEY IN ORDER TO STUDY THE TERRITORIAL CHANGES CAUSED BY THE SPREAD OF CTV IN A SICILIAN CITRUS GROWING AREA THROUGH THE GEO-LOCALIZATION OF FOCUSES OF INFECTION
Il virus della “tristeza” (Citrus Tristeza Virus CTV) ha già arrecato ingenti danni e continua
a diffondersi in tutto l’areale agrumicolo italiano, in particolare in Sicilia e Calabria.
Per poter tentare di arginare questa epidemia e limitarne le conseguenze è importante
avere dei validi strumenti d’indagine, anche dal punto di vista geografico-economico.
Tra questi, possiamo annoverare l’elaborazione di cartografie sufficientemente dettagliate
di micro areali agrumicoli che evidenzino le superfici abbandonate e quelle riconvertite
con la stessa o con altre coltivazioni.
Dal punto di vista geografico, il metodo che verrĂ adottato si baserĂ sulla costruzione
di una banca dati informatizzata costituita da una raccolta di dati di base per la descrizione
delle componenti orografiche, economiche e ambientali del territorio interessato
e dall'elaborazione di carte tematiche specifiche che evidenzino le principali
trasformazioni sia a scala prettamente agraria sia a scala territoriale complessiva, comprendente
cioè anche le possibili interrelazioni con l’ambiente antropico e naturale.
L’impiego di software GIS e la disponibilità di idonee basi cartografiche (carta di uso
del suolo regionale, ortofoto aeree, Carte Tecniche Regionali, rilevazioni dirette sul
campo, etc.) consentiranno di creare una base dati raster e vettoriale omogenea relativa
alla copertura del suolo (classificata sulla base di cinque categorie principali: agrumicoltura,
altre aree agricole, bosco, improduttivo, urbanizzato). Le informazioni raccolte
attraverso le rilevazioni degli Enti preposti e integrate con indagini dirette sul campo
verranno inserite in un data-base che verrĂ successivamente congiunto alle basi cartografiche
per le opportune restituzioni tematiche. Lo studio e l’implementazione di un sistema informativo territoriale delle aree agrumicole
verrà supportato da un’analisi conoscitiva territoriale che prenderà in esame alcuni
aspetti strutturali delle aziende agricole interessate da mutamenti indotti dalla presenza
del virus, con lo scopo di fornire un contributo alla comprensione dei cambiamenti in
atto e delle possibili evoluzioni del territorio agrumicolo. I risultati dei rilevamenti territoriali
verranno opportunamente informatizzati in modo da poter mettere in correlazione
le diverse tipologie agro-ambientali. Il SIT, ottenuto dalla sovrapposizione dei
due livelli di indagine in formato digitale compatibile con i piĂą rappresentativi software
GIS, sarĂ trasferito su supporto informatico utilizzabile presso qualsivoglia struttura di
ricerca, idonea a eventuali sviluppi e approfondimenti, consci del fatto che uno studio
di tal tipologia è sempre in evoluzione.The tristeza virus (CTV Citrus Tristeza Virus) has already caused enormous damage
and continues to spread throughout the Italian citrus growing area, especially in Sicily
and Calabria.
To stem this epidemic and limit its consequences is important to have valid survey
instruments, even from the geographical and economic point of view. Among these,
we can include the preparation of sufficiently detailed maps of citrus growing micro
areas, highlighting the abandoned land and those converted with the same or other
crops.
From the geographical point of view, the method to be adopted will be based on building
a computerized database consisting in a collection of basic data for describing the
topographical, economic and environmental components of the concerned territory
and in the elaboration of specific thematic maps highlighting the major changes both
on a purely agrarian scale and on a total land scale, including also the possible interrelations
with the anthropogenic and natural environment.
The use of GIS software and the availability of suitable base maps (map of the regional
land use, aerial orthophotos, Regional Technical Papers, direct field measurements,
etc.) will allow creating a uniform raster and vector data base related to the soil coverage
(classified according to five main categories: citrus growing areas, other agricultural
areas, forest, unproductive, urbanized). The information gathered through
surveys of the Authorities and integrated with direct field surveys will be entered into
a database that will later be combined with base maps for the appropriate thematic
reconstruction issues.
The study and implementation of a geographic information system of citrus growing
areas will be supported by a local knowledge analysis that will examine some structural
aspects of farms affected by structural changes induced by the presence of the
virus, with the aim of contributing to the understanding of changes in progress and
the possible evolution of the citrus growing area. The results of local surveys will be
computerized in order to properly correlate the different agro-environmental typologies.
The GIS, obtained by superposition of the two survey levels in a digital format
compatible with the most representative GIS softwares, will be transferred on data
storage devices to be used by any research facility, capable of any developments and
insights, conscious of the fact that a study of this kind is always evolving