27 research outputs found

    Italia: design, politica e democrazia nel XX secolo

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    Partendo dal presupposto che il territorio del progetto è inserito in una dimensione dialettica e dialogica che coinvolge – come già sosteneva John Ruskin – designer, produzione e società, l’obiettivo principale c è stato quello di far emergere le differenti modalità che la comunità italiana del progetto ha utilizzato nel suo porsi in rapporto alla trasformazione delle condizioni politiche e dei modelli sociali

    Albe Steiner's Research for a Graphic design History's Active Learning and Teaching

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    Progetto Collection in motion

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    Il millennio di carta. Una nuova percezione del futuro.

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    Questo volume ripercorre alcuni momenti di quel 'laboratorio della transizione' che è stato la rivista LineaGrafica dagli anni Ottanta in poi. In un testo a più voci, i discorsi aperti da Giovanni Baule con i suoi editoriali - pubblicati tra il 1985 e il 2007, e di cui proponiamo una selezione - si intrecciano con riflessioni sui percorsi del design della comunicazione. Il dialogo a distanza che ne risulta è un'occasione per prendere posizione rispetto ai molteplici temi che hanno indirizzato questo campo di studi e di progetto che hanno segnato, nelle diverse fasi, tanto i momenti di riaffermazione delle radici e dell'identità disciplinare, quanto i profondi cambiamenti che hanno accompagnato le innovazioni tecnologiche, soprattutto digitali e di linguaggio

    Albe Steiner's Research for a Graphic design History's Active Learning and Teaching

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    Progettiste e memoria del progetto: simmetrie archivistiche e culturali

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    “D” come design, ma anche come donna: designer, artiste, artigiane e imprenditrici hanno avuto un ruolo chiave nella ricca e densa storia del design italiano dal dopoguerra ai nostri giorni, stando al centro della scena come dietro le quinte. Negli anni in cui la cultura del progetto si stava affermando, l’apporto dell’universo femminile è stato essenziale sotto il profilo della creatività e dell’innovazione. Donne che si sono distinte nei settori più diversi, indicando nuove possibili strade: non solo disegno industriale e grafica, ma editoria, formazione, imprenditoria, fino al mondo delle tecnologie informatico-digitali. Progettiste che hanno saputo fare la differenza, lavorando attivamente in studi di progettazione, nelle redazioni e all’interno delle università. Attraverso il racconto delle loro vicende viene arricchita e completata la storia del design novecentesco, con nuove prospettive nei modi di leggere il ruolo della donna ieri come oggi. La componente femminile, con la doppia caratterizzazione incarnata dalle due eroine ariostesche – Angelica e Bradamente – emerge potente nel campo del design, una disciplina che parla il linguaggio universale della creatività, capace di spostare lo sguardo dal maschile al femminile e viceversa
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