169 research outputs found

    La moneta e la capacitĂ  contributiva

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    Il saggio si propone di evidenziare come la nozione di tributo in senso stretto e quella, correlata, di capacità contributiva siano legate in particolare ad assetti sociali in cui la diversa condizione di ciascuno è esclusivamente valutata in termini monetar

    Appunti sull’enunciazione nell’imposta di registro,

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    L’enunciazione è un istituto strettamente connesso alla disciplina originaria dell’imposta di registro. Come tale l’interpretazione dell’art. 22 può solo in parte avvenire tenendo conto dell’interpretazione evolutiva di cui la restante disciplina è stata fatta oggetto di recente

    Codice della crisi d’impresa e privilegi fiscali: rivoluzionarie novità?,

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    Con una disposizione totalmente innovativa, l’art. 15 del Codice della crisi d’impresa stabilisce che l’Agenzia delle entrate perde il proprio privilegio in caso di violazione dell’obbligo di allerta. Il collegamento così istituito fra il privilegio e la tutela degli interessi in funzione dei quali è previsto l’obbligo di segnalazione induce a interrogarsi circa l’assunzione di un possibile ruolo diverso dell’Agenzia ovvero del riconoscimento nell’ordinamento tributario di altri valori potenzialmente “bilanciabili con quello fiscale”.Through a very innovative rule set forth in article 15 of the newly enacted law concerning insolvency procedures the Italian Tax Authority is now liable to lose its position as preferential creditor of the company whenever it violates its duty to give the alarm about its debtor crisis. The link thus established between the preferential position of the Tax Authority and the protection of those interests in view of which the alarm duty is provided raises the question about the possibility that the Tax Authority has changed its role or, in other words, about the existence, within the Italian tax system, of new values which might be balanced with fiscal interests

    Il momento impositivo nell'imposta sul valore aggiunto

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    L’articolo 6 del d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633 – rubricato “Effettuazione delle operazioni” – disciplina le fattispecie al verificarsi delle quali le operazioni si considerano effettuate ai fini dell’applicazione di questa imposta. Si tratta, quindi, di una disposizione fondamentale nell’ambito della disciplina dell’imposta sul valore aggiunto. E ciò, sia sotto il profilo teorico, sia dal punto di vista applicativo. Questo saggio si propone di esaminare il tema in modo, per quanto possibile, esaustivo, avendo riguardo tanto agli aspetti teorici, quanto a quelli operativi. In altri termini, procederemo da un punto di vista generale e astratto per pervenire a quello più particolare e concreto. L’analisi prende avvio, pertanto, dalla trattazione (sia pur per cenni) dei rapporti fra tempo e diritto, per passare, poi, all’inquadramento generale della nozione di “profilo temporale” nell’imposta sul valore aggiunto al fine di verificare il ruolo che l’art. 6 svolge nell’ambito della disciplina complessiva del tributo. In tale prospettiva, si partirà dalla regolamentazione unionale dell’imposta per mettere a fuoco la distinzione esistente fra “fatto generatore” e “esigibilità” dell’i.v.a. e, successivamente, ci si soffermerà sulla normativa interna per dimostrare la presenza e la rilevanza, anche nel nostro ordinamento, della distinzione fra fatto generatore e fattispecie dell’esigibilità nonché delle conseguenze che da essa discendono. Completata, quindi, l’esposizione dei profili di inquadramento sistematico della disciplina si esamineranno in chiave critica le singole fattispecie di integrazione del momento impositivo relativamente alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizio
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