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ADIPONECTIN, LEPTIN, RESISTIN LEVELS IN CYSTIC FIBROSIS ADOLESCENTS
INTRODUCTION: Patients with Cystic Fibrosis, especially in adolescence, could develop endocrine and metabolic complications, related to nutritional state and chronic inflammation. They develop a progressive decrease in lean body mass correlated with the progression of lung disease. Adipose tissue is involved as well and adipocytokines are a possible link between malnutrition and long term complications. PATIENTS AND METHODS: In 24 Cystic Fibrosis adolescents we studied auxological, nutritional, glycometabolic, endocrine patterns, together with leptin, adiponectin and resistin levels. We selected patients not affected by diabetes, insulin resistance, malnutrition, acute inflammatory states so as to avoid possible influences on the adipocytokines. RESULTS: All patients presented with an adequate BMI centile, with no statistically significant difference versus controls. HOMA IR and HOMA B% are in the normal range but lower than in controls, expression of a lower insulin-resistance with a lower insulin secretion. Leptin is significantly higher than in controls and maintains a correlation with BMI and gender. Resistin levels are more elevated in Cystic Fibrosis than in controls, with a statistically significant direct correlation with CRP (C-reactive protein) and insulinemia T0\u2019 and T120\u2019.Adiponectin is significantly higher in Cystic Fibrosis, inversely correlated with CRP and insulinemia and directly with cholesterol and HDL-cholesterol. CONCLUSIONS:The detection of adipocytokines levels could improve the metabolic follow-up of these patients: the maintenance of an adequate leptin gender difference is useful in the follow-up of puberty in adolescence. Adiponectin could be a marker of insulin sensitivity and prevent protein catabolism and loss of lean body mass. Resistin levels may be used as a marker of insulin resistance and may indicate the severity of chronic inflammation. This is the first study available in literature about adiponectin levels in pediatric Cystic Fibrosis patients and about resistin in Cystic Fibrosis
Training internazionale: eventi accidentali, naturali, dolosi: Eventi CBRNe
I corsi di Master Internazionale in eventi CBRNe nascono da un sinergia tra le aree scientifica
Ingegneristica (Dip. Ingegneria Industriale) e lâarea Medica (FacoltĂ di Medicina e Chirurgia)
dellâUniversitĂ degli Studi di Roma âTor Vergataâ. I Corsi di Master sono orientati su tematiche di
security e safety in caso di eventi CBRNe con una attenzione alla diffusione di una cultura
sullâaspetto radioprotezionistico. Tra gli obiettivi fondamentali del Master compare la necessitĂ di
sposare ricerca, cultura, innovazione e formazione e di formare first responders e advisor dei
decision makers che intervengono su campo o nelle fasi di gestione dellâemergenza in caso di
eventi CBRNe. Nel lavoro sono presentati i corsi di Master, il loro ambito di svolgimento e le
collaborazioni nazionali e internazionali con Enti Pubblici e Privati coinvolti nel progetto.
1. INTRODUZIONE
Lâevoluzione e il proliferarsi delle problematiche di Safety e Security in scenari nazionali ed
internazionali pongono con sempre maggior forza lâattenzione sulla necessitĂ di rispondere in modo
competente e professionale ad eventuali crisi conseguenti a scenari non convenzionali â[scenari
CBRNe (Chimico-Biologici-Radiologici-Nucleari-esplosivi)]â. In tutti i paesi industrializzati
esistono enti e strutture con gruppi altamente specializzati nel proprio settore specifico di
competenza ma la complessitĂ degli eventi richiede anche un know-how di tipo orizzontale, per cui
si vuole creare una comunitĂ di esperti ciascuno con le proprie specificitĂ ma con conoscenze di
quelle affini. Preso atto della globalitĂ di tale interesse, il Dipartimento di Ingegneria Industriale la
FacoltĂ di Medicina e Chirurgia dellâUniversitĂ di Roma Tor Vergata propongono a livello
Internazionale i corsi di Master di primo e secondo livello in âProtezione da eventi CBRNeâ) con
lâobiettivo di integrare le competenze e le attivitĂ Didattiche e di Ricerca nei settori di Safety e
Security tramite un progetto, rispondente alle esigenze espresse dal Mondo del Lavoro ed avente
una Mission ben precisa (Figura 1) :
figura 1: Mission dei corsi Internazionali di Master in Protezione da eventi CBRNe
2. STATO DELLâARTE
Gli eventi estremi che richiedono professionisti di alto livello in grado di intervenire rapidamente o
direttamente come âfirst respondersâ o indirettamente come consulenti dei âdecision makersâ sono
numerosi e molto frequenti. Eâ chiaro che il trattare indistintamente il rischio CBRNe è una
forzatura a fini espositivi; la separazione è un corretto approccio per un esame analitico degli
scenari, pur non potendosi assolutamente escludere lâeventualitĂ di scenari misti. I pericoli CBRNe
sono causati da agenti Chimici, Biologici, Radiologici, Nucleari ed esplosivi che possono provocare
gravi danni alle persone, alla flora ed alla fauna. Gli eventi legati a questo tipo di sostanze, possono
essere:
ďˇ dipendenti dallâuomo, e di natura:
ďź Non intenzionale: incidenti industriali, incidenti stradali, errori umani nella
manipolazione o nello stoccaggio dei materiali;
ďź Intenzionale: nei casi in cui si interviene in modo volontario nel produrre tale tipo
dâeventi, come ad esempio per finalitĂ belliche o terroristiche; in tal caso lâarma
CBRN è definita ânon convenzionaleâ;
ďˇ non dipendenti dallâuomo: quando le strutture in cui le sostanze vengono prodotte,
manipolate o depositate subiscono lesioni per cause naturali (terremoti, alluvioni, diffusione
naturale, pandemie ecc.).
Eâ pertanto evidente come sia difficile se non impossibile fornire un elenco completo di possibili
scenari. Piuttosto, è piÚ facile individuare alcune modalità con cui gli eventi non convenzionali di
matrice CBRNe potrebbero essere effettuati. Questi possono infatti determinare serie conseguenze
soprattutto se avvengono in zone affollate, ambienti chiusi, edifici pubblici, luoghi di riunione,
mezzi di trasporto o determinano la contaminazione dâaria, alimenti, acqua e terreno. Data questa
problematica è evidente lâesigenza di formare personale altamente qualificato motivo per cui
nellâanno accademico 2009-2010 la FacoltĂ di Ingegneria (nella figura del Dipartimento di
Ingegneria Industriale, che ha una decennale esperienza in progetti di ricerca sperimentale sulle
tematiche di monitoraggio ambientale per la sicurezza ambientale [1-5] e sulla prevenzione delle
conseguenze di incidenti in impianti a fusione nucleare con successiva diffusione di agenti
Enti Militari
Enti Pubblici Enti Privati
Enti Accademici e
Di Ricerca
Preparare First Responders e Decision Makers Specializzati
radiologici [6-18] in collaborazione con la FacoltĂ di Medicina e Chirurgia hanno deciso di attivare
un corso di Master di Secondo Livello in âProtezione da eventi CBRNeâ.
Particolare spazio è stato dedicato alla formazione presso i laboratori ed i centri operativi e di
addestramento dellâUniversitĂ e degli Enti che collaborano nel Master dove le competenze teoriche
acquisite vengono completate tramite esperienze pratiche ed i frequentatori hanno familiarizzato
con il mondo del lavoro.
La quarta edizione del Master è attualmente in corso e in questi anni sono stati formati oltre ottanta
studenti provenienti dal mondo accademico, dal mondo militare e dagli enti pubblici e privati
operanti nel settore.
Il programma di studio è stato destinato alla formazione di laureati in discipline tecnico-scientifiche
in possesso di Laurea specialistica o Laurea almeno quadriennale del Vecchio ordinamento o altro
titolo ritenuto equipollente.
Le discipline oggetto delle attivitĂ di formazione del Master sono state:
1. Introduzione al rischio CBRNe
2. Agenti CBRNe e loro effetti
3. Rivelazione di agenti CBRNe
4. Protezione, decontaminazione e bonifica di agenti CBRNe
5. Aspetto del Crisis Management
6. AttivitĂ di Training con agenti reali
A questo si sono aggiunte:
ďˇ AttivitĂ di laboratorio, Casi study e lavori di gruppo, Visite, Stages e preparazione di Tesi di
Master.
La possibilitĂ di avere una classe cosĂŹ variegata che ha lavorato a stretto contatto con docenti
altamente qualificati provenienti dalle stesse realtĂ ha consentito di innescare un fenomeno di crosscontamination
scientifica il risultato della quale è stato: pubblicazioni scientifiche [19-23],
collaborazioni nazionali ed internazionali, brevetti e nascita di nuove imprese.
3. LA VISION: TRAINING INTERNAZIONALE
Nel corso dei primi anni la sfida che ha sempre raccolto lâUniversitĂ di Tor Vergata con il training
CBRNe è stata creare un prodotto per soddisfare una esigenza reale. Da questa mentalità è nata la
vision del corso di Master (figura 2)
figura 2: Vision dei corsi Internazionali di Master in Protezione da eventi CBRNe
Esigenza
IDEA
Progetto
Prototipo
Soluzione Prodotto
Questa mentalitĂ ha fatto sĂŹ che le collaborazioni a livello nazionali hanno raggiunto nel corso degli
anni i vertici. Il Master CBRNe è infatti ufficialmente convenzionato, a livello nazionale, con:
ďˇ Presidenza del Consiglio dei Ministri;
ďˇ Ministero della Difesa;
ďˇ Ministero dellâInterno;
ďˇ ENEA;
ďˇ INGV;
ďˇ Istituto Superiore SanitĂ ;
ďˇ Comitato Parlamentare per lâInnovazione Tecnologica.
E collabora con il Ministero della SanitĂ , con il Ministero della Finanza e con le maggiori aziende
Italiane che operano nei settori della Safety e della Security.
Questo progetto ha suscitato lâinteresse internazionale, nel 2012 sono infatti iniziati i contatti con la
HotZone Solution (la HZS), una societĂ olandese che opera nel settore del training CBRNe. La HZS
ha manifestato lâinteresse a collaborare con il corso di Master CBRNe portando unâesigenza a
livello Internazionale: la possibilitĂ di poter erogare didattica non solo a chi ha laurea magistrale (o
di secondo livello) ma anche a chi ha una laurea triennale (o di primo livello). Tale esigenza è stata
raccolta dallâUniversitĂ di Roma Tor Vergata e da qui è nata lâidea di sviluppare due corsi di Master
Internazionali:
⢠Corso di Master Internazionale in Protezione da eventi CBRNe - Primo Livello : questo
corso di Master è volto alla formazione di first responders che devono intervenire
operativamente in caso di emergenza CBRNe;
⢠Corso di Master Internazionale in Protezione da eventi CBRNe â Secondo Livello : questo
corso di Master è volto alla formazione di Advisor for Decision Makers cioè degli esperti
altamente qualificati che devono consigliare i decisori (come i prefetti) nelle fasi di
pianificazione dellâemergenza, intervento e ripristino della normalitĂ in caso di evento
CBRNe.
La nascita di questi due corsi è lâapplicazione pratica della vision del corso e rispecchia la mission
stessa. Lo schema è riportato in figura 3:
figura 3: Applicazione della vision per la creazione di corsi internazionali
La nascita di questi corsi internazionali che partiranno nellâanno accademico 2013/2014 ha dato la
possibilitĂ di attivare delle collaborazioni formali con i migliori centri di eccellenza internazionali
quali:
ďˇ JCBRNE Centre of Excellence NATO
ďˇ NATO SCHOOL
ďˇ Scuola NBC di Rieti
ďˇ VOP-026 Sternberk
ďˇ Seibersdorf Labor GmbH
ďˇ Il Centro di Chernobyl
Ma soprattutto ha portato due grandi risultati per i corsi ma anche la lâItalia, i corsi sono
infatti stati accreditati dalla NATO e formalmente supportati dallâOPAC (Organizzazione
Internazionale per la Contro Proliferazione Armi Chimiche).
4. LA STRUTTURA DEI CORSI DI MASTER
Il Mater di I Livello in Protezione da eventi CBRNe tenuto in lingua inglese da un corpo docente
internazionale, si propone di uniformare, almeno a livello europeo, la formazione di âFirst
Respondersâ preparando professionisti con competenze nei seguenti settori:
ďˇ Il rischio CBRNe (Chimico â Biologico â Radiologico â Nucleare-esplosivi)
ďˇ Lâanalisi degli agenti CBRNe
ďˇ Gli effetti degli agenti CBRNe
ďˇ Software speditivi da utilizzare in ambiente operativo
ďˇ Principi di funzionamento e prove pratiche della strumentazione di rivelazione CBRNe
ďˇ La protezione, decontaminazione e bonifica in caso di eventi CBRNe: esercitazioni e casi pratici
Esigenza
Internazionale
PROGETTO
Sinergia tra gli enti
CBRNe First Responders CBRNe Advisors per Decision Makers
Corso di Primo Livello Corso di Secondo Livello
S
O
L
U
Z
I
O
N
E
120 CFU ď 2 Anni Accademici
S
O
L
U
Z
I
O
N
E
ďˇ Il sistema di risposta internazionale in caso di evento CBRNe: la prima risposta in caso di
emergenza
ďˇ Il primo soccorso sanitario
ďˇ Lâinvestigazione in caso di eventi CBRNe e la comunicazione dellâincidente e integrandole
anche con moduli pratici presso centri internazionali CBRNe.
Il Master, articolato in moduli e stage, ha la durata complessiva di due anni accademici, ma può
essere estesa a tre anni accademici a seconda del piano di studi individuale. LâattivitĂ formativa
prevede 120 crediti formativi, pari a 3000 ore di impegno complessivo dello studente, delle quali
580 ore in didattica frontale, uguale per tutti i discenti, e tra queste 180 di esercitazioni pratiche in
centri internazionali di eccellenza.
A queste si aggiungono almeno:
- 50 ore di lavoro operativo in laboratorio assistito da docenti, esperti interni ed esterni e tutor;
- 50 ore di attivitĂ seminariale svolta da esperti interni ed esterni.
Ogni discente, inoltre, dovrĂ svolgere presso uno degli enti convenzionati uno stage sotto la guida
di un tutor personale e discutere una tesi di diploma.
Il Master di II Livello in Protezione da eventi CBRNe tenuto in lingua inglese da un corpo docente
internazionale, si propone di uniformare, almeno a livello europeo, la formazione di âCBRNe
Advisors for Decision Makersâ preparando professionisti con competenze nei seguenti settori:
ďˇ La storia degli eventi (Chimico â Biologico â Radiologico â Nucleare-esplosivi)
ďˇ Lâanalisi degli agenti CBRNe e dei loro effetti su corpo umano, flora e fauna
ďˇ Dinamiche di diffusione e dispersione di contaminanti
ďˇ Analisi numeriche per la pianificazione di interventi in caso di emergenze CBRNe
ďˇ Le metodologie, tecniche e strumentazione di rivelazione CBRNe
ďˇ Le misure e metodologie protezione CBRNe
ďˇ Le misure e metodologie di decontaminazione e bonifica CBRNe
ďˇ Il sistema di risposta internazionale in caso di evento CBRNe: pianificazione delle
emergenze e legislazione;
ďˇ Il soccorso sanitario e la psicologia dellâemergenza in caso di evento CBRNe
ďˇ Le infrastrutture critiche e rischio CBRNe
ďˇ LâattivitĂ di prevenzione, contrasto, repressione ed investigazione nella diffusione
incidentale e/o intenzionale di agenti CBRNe
ďˇ La comunicazione e lâinformazione in caso di eventi CBRNe
ed integrate anche con almeno un modulo pratico presso centri internazionali CBRNe.
Il Master ha la durata complessiva di 1 anno accademico, articolato in moduli, che può essere estesa
a due o tre anni accademici a seconda del piano di studi individuale.
LâattivitĂ formativa prevede 60 crediti formativi, pari a 1500 ore di impegno complessivo dello
studente, delle quali 390 ore in didattica frontale.
A queste si aggiungono almeno:
- 50 ore di lavoro operativo in laboratorio assistito da docenti, esperti interni ed esterni e tutor;
- 50 ore di attivitĂ seminariale svolta da esperti interni ed esterni.
Ogni discente, inoltre, dovrĂ svolgere presso uno degli enti convenzionati uno stage di 200 ore sotto
la guida di un tutor personale e discutere una tesi di diploma.
5 CONCLUSIONI
Un progetto cosĂŹ importante potrebbe riflettersi in una collaborazione a livello internazionale che,
oltre ad estendersi nella didattica, può avere conseguenze dirette nelle attività di ricerca e nella
possibilitĂ di creare quegli aggregati che meglio consentono di partecipare ai bandi internazionali.
Vogliamo creare un Centro di Eccellenza Internazionale che abbia sede in Italia.
Ci stiamo muovendo quindi in controtendenza: le migliori menti italiane sono giĂ in Italia,
cerchiamo di creare le condizioni per portare i migliori qui, creiamo una fuga di cervelli. Ma verso
lâItalia. Qual è lâobiettivo del perseguire questa sfida? Creare un modo nuovo di lavorare insieme e,
soprattutto, avere una nuova vision di lavoro. Non vogliamo piĂš creare una esigenza per portare
avanti una nostra idea, ma mettere al servizio, organicamente, delle competenze per soddisfare
delle esigenze. I cervelli al servizio del bisogno, la soluzione per soddisfare lâesigenza come meta
finale: è questa la filosofia del progetto che stiamo portando avanti [24]. La finalità ultima è quella
di sperimentare la collaborazione con Imprese, Laboratori ed Enti Internazionali per giungere ad
ottenere dei corsi che consentano di fornire una preparazione che spazia nel mondo della Safety e
Security CBRNe e che metta lâAteneo di Roma âTor Vergataâ come centro di coordinamento delle
attivitĂ del gruppo di Imprese ed Enti Italiani con le realtĂ Internazionali. Eâ questo è la meta che
vogliamo raggiungere (figura 4):
figura 4 : La metĂ che si intende raggiungere
RINGRAZIAMENTI
Il Direttivo dei corsi di Master in Protezione da eventi CBRNe intende ringraziare AIRP per
lâoccasione data nel poter presentare i corsi in questa conferenza scientifica. Un grazie particolare
vĂ ai docenti del Master di AIRP, il Dr. Sandro Sandri (Vice Presidente AIRP), la Dr.ssa Paola
Fattibene e la Dr.ssa Claudia Fontana che insieme a tutti gli enti nazionali ed internazionali rendono
possibile con il loro contributo la buona riuscita dei corsi.
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M., Bellecci, C., Gaudio, P.âComparison of software for rescue operation planning during an accident in a nucl
Use of particle counter system for the optimization of sampling ,identification and decontamination procedures for biological aerosols dispersion in confined environment
Abstract
In a CBRNe (Chemical, Biological, Radiological, Nuclear and explosive) scenario, biological agents hardly allow
efficient detection/identification because of the incubation time that provides a lag in symptoms outbreak following
their dissemination. The detection of atmospheric dispersion of biological agents (i.e.: toxins, viruses, bacteria and so
on) is a key issue for the safety of people and security of environment. Another fundamental aspect is related to the
efficiency of the sampling method, which leads to the identification of the agent released, in fact an effective sampling
method is needed either to identify the contamination and to check for the decontamination procedure.
Environmental monitoring is one of the ways to improve fast detection of biological agents; for instance, particle
counters with the ability of discriminating between biological and non-biological particles are used for a first warning
when the amount of biological particles exceeds a particular threshold. Nevertheless, these systems are not able to
distinguish between pathogen and non-pathogen organisms, thus, classical âlaboratoryâ assays are still required to
unambiguously identify the particle which triggered the warning signal. In this work, a combination of commercially
available equipment for detection and identification of the atmospheric dispersion of biological agents was evaluated in
partnership between the Italian Army, the Department of Industrial Engineering and the School of Medicine and
Surgery of the University of Rome âTor Vergataâ. The aim of this work, whose results are presented here, was to
conduce preliminary studies on the dynamics of biological aerosols fallout after its dispersion, to improve detection,
sampling and identification techniques. This will help minimizing the impact of the release of biological agents,
guarantee environmental, and people safety and securit
New molecular targets in bone metastases
Bone metastases have a major impact on morbidity and on mortality in cancer patients. Despite its clinical relevance, metastasis remains the most poorly elucidated aspect of carcinogenesis. The biological mechanisms leading to bone metastasis establishment have been referred as " vicious circle," a complex network between cancer cells and the bone microenvironment. This review is aimed to underline the new molecular targets in bone metastases management other than bisphosphonates. Different pathways or molecules such as RANK/RANKL/OPG, cathepsin K, endothelin-1, Wnt/DKK1, Src have recently emerged as potential targets and nowadays preclinical and clinical trials are underway. The results from those in the advanced clinical phases are encouraging and underlined the need to design large randomised clinical trials to validate these results in the next future.Targeting the bone by preventing skeletal related events (SREs) and bone metastases has major clinical impact in improving survival in bone metastatic patients and in preventing disease relapse in adjuvant setting. Š 2010 Elsevier Ltd
Personalizing Cancer Pain Therapy: Insights from the Rational Use of Analgesics (RUA) Group
Introduction: A previous Delphi survey from the Rational Use of Analgesics (RUA) project involving Italian palliative care specialists revealed some discrepancies between current guidelines and clinical practice with a lack of consensus on items regarding the use of strong opioids in treating cancer pain. Those results represented the basis for a new Delphi study addressing a better approach to pain treatment in patients with cancer. Methods: The study consisted of a two-round multidisciplinary Delphi study. Specialists rated their agreement with a set of 17 statements using a 5-point Likert scale (0 = totally disagree and 4 = totally agree). Consensus on a statement was achieved if the median consensus score (MCS) (expressed as value at which at least 50% of participants agreed) was at least 4 and the interquartile range (IQR) was 3â4. Results: This survey included input from 186 palliative care specialists representing all Italian territory. Consensus was reached on seven statements. More than 70% of participants agreed with the use of low dose of strong opioids in moderate pain treatment and valued transdermal route as an effective option when the oral route is not available. There was strong consensus on the importance of knowing opioid pharmacokinetics for therapy personalization and on identifying immediate-release opioids as key for tailoring therapy to patientsâ needs. Limited agreement was reached on items regarding breakthrough pain and the management of opioid-induced bowel dysfunction. Conclusion: These findings may assist clinicians in applying clinical evidence to routine care settings and call for a reappraisal of current pain treatment recommendations with the final aim of optimizing the clinical use of strong opioids in patients with cancer
EMERGENCY PLANNING IN CASE OF CBRN EVENTS: AN INNOVATIVE METHODOLOGY TO IMPROVE THE SAFETY KNOWLEDGE OF ADVISORS AND FIRST RESPONDERS BY A MULTIDISCIPLINARY TABLE TOP EXERCISE.
ABSTRACT
Nowadays Chemical-Biological-Radiological-Nuclear (CRBN) risks are one of the main safety concern. The radiological disasters of Fukushima and Chernobyl, the chemical events of Seveso or the release of Sarin in the Tokio Subway,and the biological emergencies such as the H1N1 flue represent few examples of a dreadful evidence: : CBRNe risks are a real and global threat around us. A CBRNe event can be either of an intentional and un-intentional nature and it is important to have highly specialized advisors that can support decision makers and first responders to face this threat. The University of Rome Tor Vergata, in collaboration with the most important Italian and International Bodies that work in the field of CBRN safety and security and supported by NATO and OPCW, organized two International Master Courses in Protection against CBRN events. In this context, a Table Top Exercise (TTX) was organized, in collaboration with the Ministry of Interior and Ministry of Defence, taking into account that, in each country, the system response to CBRNe events strongly depends also on law and procedures, that enforce the advisors and first responders to rely with different skills and roles in function of the administration of origin. The organized TTX was aimed to test the level preparation of the Master students and experts working in Italy in the field of CBRN events and to test the emergency planning preparation. In particular, a radiological release was simulated in a Harbour facility in Urban Area. The students were divided in multidisciplinary groups with heterogeneous competences. Each group was supported by CBRNĂŹ experts and was stressed by the injects from a Command and Operative Centre. Responsiveness to
the injects and to the stress together with the ability to organize and manage safety and security operations, but also to interpret each role in the team according to according to national laws, were evaluated for each group. The scenario, the logistic organization, on-going adjustments during the exercise and the outcomes will be presented and analyzed by the authors in this paper.
PRELIMINARY INDEX
1. Abstract
2. Introduction
3. Table Top Exercise (TTX)
3.1 What is a TTX
3.2 How the TTX is organized
3.3 Scenario and injects
3.4 Organizational and technical solutions
4. Dat
Prognostic impact of the cumulative dose and dose intensity of everolimus in patients with pancreatic neuroendocrine tumors
The aim of this work is to assess if cumulative dose (CD) and dose intensity (DI) of everolimus may affect survival of advanced pancreatic neuroendocrine tumors (PNETs) patients. One hundred and sixteen patients (62 males and 54 females, median age 55\ua0years) with advanced PNETs were treated with everolimus for 653\ua0months. According to a Receiver operating characteristics (ROC) analysis, patients were stratified into two groups, with CD\ua0 64\ua03000\ua0mg (Group A; n\ua0=\ua068) and CD\ua0>\ua03000\ua0mg (Group B; n\ua0=\ua048). The response rate and toxicity were comparable in the two groups. However, patients in group A experienced more dose modifications than patients in group B. Median OS was 24\ua0months in Group A while in Group B it was not reached (HR: 26.9; 95% CI: 11.0-76.7; P\ua0<\ua00.0001). Patients who maintained a DI higher than 9\ua0mg/day experienced a significantly longer OS and experienced a trend to higher response rate. Overall, our study results showed that both CD and DI of everolimus play a prognostic role for patients with advanced PNETs treated with everolimus. This should prompt efforts to continue everolimus administration in responsive patients up to at least 3000\ua0mg despite delays or temporary interruptions
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