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    Iulii Aspri e Maesii Titiani in un documento epigrafico dell'ager Tusculanus

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    Maria Grazia Granino Cecere, Iulii Aspri e Maesii Titiani in un documento epigrafico dell'ager Tusculanus, p. 139-157. Il recente rinvenimento presso l'abbazia di S. Nilo a Grottaferrata del frammento di un coperchio di sarcofago relativo ad una Mesia Titiana c(larissima) p(uella), pronipote di un Asper iunior, riferibile alla nota proprietà dei Iulii Aspri nell'ager Tusculanus, consente da un lato di riprendere in esame i numerosi problemi connessi allò stemma di quella famiglia, di notevole importanza nella scena politica della prima metà del III secolo; dall'altro di conoscerne successivi legami matrimoniali con la non meno influente gens senatoria siciliana dei Maesii Titiani, i cui interessi in Roma e nel Lazio potrebbero essere stati ben più ampi di quanto finora supposto.Granino Cecere Maria Grazia. Iulii Aspri e Maesii Titiani in un documento epigrafico dell'ager Tusculanus. In: Mélanges de l'École française de Rome. Antiquité, tome 102, n°1. 1990. pp. 139-157

    La gestione della spazio da parte dell'ordo decurionum in due santuari del Latium vetus : Fortuna Primigenia a Praeneste e Hercules Victor a Tibur

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    I due santuari della Fortuna Primigenia a Praeneste e di Hercules Victor a Tibur, tra i più importanti del Latium vetus e con vicende per così dire parallele, almeno dall’età tardo-repubblicana al III secolo d. C., hanno restituito un patrimonio epigrafico sufficientemente ampio per poter osservare come lo spazio al loro interno venisse gestito da parte del locale ordo decurionum. La presenza delle formule di concessione/autorizzazione (loco dato decurionum decreto e simili) nelle dediche sacre e nelle iscrizioni onorarie rinvenute nelle due aree santuariali permette di notare diverse modalità di gestione : nel luogo di culto prenestino l’ordo decurionum riservava lo spazio quasi esclusivamente alle offerte dei devoti per la dea, mentre in quello tiburtino il senato locale destinava l’area porticata su tre lati del tempio all’erezione di basi onorarie e di statue di imperatori, di personalità di prestigio e di concittadini che si erano resi benemeriti nei confronti del municipio. Lo spazio santuariale in questo caso si presentava quasi in alternativa a quello forense.Granino Cecere Maria Grazia. La gestione della spazio da parte dell'ordo decurionum in due santuari del Latium vetus : Fortuna Primigenia a Praeneste e Hercules Victor a Tibur. In: Mélanges de l'École française de Rome. Antiquité, tome 119, n°2. 2007. Antiquité. pp. 363-368

    Epigrafia dei santuari rurali del Latium vetus

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    Maria Grazia Granino Cecere, Epigrafia dei santuari rurali del Latium vetus, p. 125-143. Quanto si presenta è solo una revisione preliminare della documentazione epigrafica di carattere sacro del Latium vetus secondo le finalità proposte dal tema dell'incontro. Non intendendosi per santuari rurali né quelli federali tanto importanti nell'antico Lazio né quelli extraurbani, non risultano numerosi quelli conosciuti, ed in particolare attraverso le iscrizioni. Almeno due erano connessi a sorgenti sulfuree ed entrambi assai noti : il primo presso Tor Tignosa, l'altro alle Aquae Albulae, località dell'ager Tiburtinus, sempre considerata in realtà come suburbio di Tivoli stessa. Un luogo di culto dedicato a Minerva, probabilmente nell'epiclesi di Medica, appare quello rivelato da un'iscrizione rinvenuta tra strutture di un impianto termale presso le rive dell'antico Trerus (od. Sacco) (v. retro) nell'ager Praenestinus. Isolato, tra Tivoli e Palestrina, in prossimità o sullo stesso mons Aeflanus sorgeva un santuario della Bona Dea. Ancora la documentazione epigrafica consente di individuare in una Duronia colei che probabilmente fece costruire o restaurare un luogo di culto di Cerere e Proserpina rinvenuto in localité Casaletto, non lontano da Ariccia.Granino Cecere Maria Grazia. Epigrafia dei santuari rurali del Latium vetus. In: Mélanges de l'École française de Rome. Antiquité, tome 104, n°1. 1992. pp. 125-143

    Quindecemviri e sacra peregrina

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    The contribution examines the role played by the collegium of XVviri s.f. in overcoming moments of crisis through the introduction of foreign deities, such as Asclepius, Mater Magna and Ceres, among the sacra populi Romani. Their task, after admitting the new divinity in the Roman pantheon, was to control its worshipers: they had to protect the respect of the mos maiorum

    Publii Durdenii vascularii

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    Granino Cecere Maria Grazia. Publii Durdenii vascularii. In: Epigrafia della produzione e della distribuzione. Actes de la VIIe Rencontre franco-italienne sur l'épigraphie du monde romain (Rome, 5-6 juin 1992) Rome : École Française de Rome, 1994. pp. 753-758. (Publications de l'École française de Rome, 193

    D. Caecilius Abascantus, diffusor olearius ex provincia Baetica (CIL VI 1885)

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    Granino Cecere Maria Grazia. D. Caecilius Abascantus, diffusor olearius ex provincia Baetica (CIL VI 1885). In: Epigrafia della produzione e della distribuzione. Actes de la VIIe Rencontre franco-italienne sur l'épigraphie du monde romain (Rome, 5-6 juin 1992) Rome : École Française de Rome, 1994. pp. 705-719. (Publications de l'École française de Rome, 193

    Publii Durdenii vascularii

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    Granino Cecere Maria Grazia. Publii Durdenii vascularii. In: Epigrafia della produzione e della distribuzione. Actes de la VIIe Rencontre franco-italienne sur l'épigraphie du monde romain (Rome, 5-6 juin 1992) Rome : École Française de Rome, 1994. pp. 753-758. (Publications de l'École française de Rome, 193

    Gli Augustales Claudiales: alcune riflessioni su di una sodalitas tra Roma e Bovillae

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    With concern of sodalitas of Augustales Claudiales, remain some fragments of fasti. We can distinguish as follows: cooptationes fragments – divided into decurias; three magistri fragments – magistri were yearly responsible for board, and publici fragments that is the public slaves who performed service for the association. These fasti fragments have been discovered both in Bovillae, chosen by Tiberius as the seat for the establishment of sodalitas in 14 A.D. and in Rome, too. It can be assumed that sodalitas also had a seat in Urbe because of functions fulfilled by its members in the City and also because of the conservation status of some fragments when they were found out

    D. Caecilius Abascantus, diffusor olearius ex provincia Baetica (CIL VI 1885)

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    Granino Cecere Maria Grazia. D. Caecilius Abascantus, diffusor olearius ex provincia Baetica (CIL VI 1885). In: Epigrafia della produzione e della distribuzione. Actes de la VIIe Rencontre franco-italienne sur l'épigraphie du monde romain (Rome, 5-6 juin 1992) Rome : École Française de Rome, 1994. pp. 705-719. (Publications de l'École française de Rome, 193

    Juan Francisco Masdeu e Carlo fea: lettere e ammonizioni per una diatriba epigráfica

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