35 research outputs found
DECISIONE ED EMOZIONE. LA REGOLAZIONE EMOZIONALE NELLA VALUTAZIONE DELLE ALTERNATIVE
La varietà e complessità delle ricerche sul rapporto fra l’emozione e la decisione, rapporto indagato da discipline diverse (psicologia, economia, neuroscienze e così via) che trattano questo problema avvalendosi di propri metodi, necessita di uno sforzo di sistematizzazione dei risultati raggiunti sinora e un’individuazione delle questioni ancora aperte.
Nel loro insieme, i dati raccolti da numerosi ricercatori nel campo della neuropsicologia e delle neuroscienze mostrano come i processi decisionali umani siano tutt’altro che indifferenti ai vissuti emozionali a essi contingenti. Anzi, il processo decisionale sembra dipendere in molti e importanti modi dai substrati neurali che regolano le emozioni e i sentimenti. In quest’ottica, dunque, si può dire che in determinate condizioni siano proprio le emozioni a guidare i meccanismi valutativi che intervengono nel processo decisionale.
Uno dei compiti della ricerca futura, come evidenziato da un crescente numero di ricercatori, consisterà nell’integrare gli effetti motivazionali e informazionali delle emozioni per comprenderne pienamente il ruolo e le funzioni che esse ricoprono nella presa di decisione. Infatti, perlopiù le motivazioni (in termini di interessi, obiettivi, scopi, desideri, aspettative) vengono chiamate in causa soltanto per spiegare post hoc i risultati trovati, mentre occorrerebbe inserirle nel disegno sperimentale sin dall’inizio.
La regolazione emozionale, con il suo potere motivazionale, consente di tener conto di questo aspetto non marginale del problema. Il tentativo di integrare gli aspetti valutativi e quelli regolativi nello studio della relazione tra emozione e decision making, operazione ancora allo stato di work in progress, appare potenzialmente in grado di apportare nuovi e originali contributi teorici e metodologici
Soppressione espressiva, salute e differenze di genere in: La Psicologia come Scienza della Salute. Pre-atti del XII Congresso Nazionale Associazione S.I.P.S.A. Società Italiana di Psicologia della Salute. Firenze, 3-5 Novembre 2017, 168.
Emotional intelligence and social responsibility in adolescence
Using the emotional competence construct, defined by Carolyn Saarni (1999) as the set of skills which allow maintaining or changing transactions with the environment in an effective and socially appropriate manner, the study investigated the role of specific skills in social identity development, with a special attention to the need to understand the development of social responsibility (a sense of duty to others), given its relevance for building stronger relationships and communities. An adolescent’s increasing reliance on peers for emotional support and attachment impact considerably the social and emotional functioning. Further research is necessary to detail the ways in which contextual variables may interact both with one another as well as with individual emotional competence capacities to determine the course of the identity formation process
Peer Attachment and Youth Internalizing Problems: A Meta-Analysis
Background: Peer relationships become the central arena in which attachment processes are likely to play out during adolescence and beyond, and contribute to various aspects of psychosocial adjustment. Objective: Given the relevance of peer connections and the growing literature examining them, the purpose of this article was to review, through a meta-analytic approach, the evidence of the links of youth close peer relationships with internalizing problems within the theoretical framework of attachment. Methods: Journal articles were searched in PsycINFO, PsycARTICLES, ERIC, Web of Science, and Scopus electronic databases; in journals most likely to publish papers on peer attachment; and in reference lists of selected papers. Thirty-six studies were included in the meta-analysis. Results: The findings showed significant moderate correlations between peer attachment and anxiety, depression, and internalizing problems. Additional analyses indicated that the dimensions of attachment more strongly related to depression were alienation and trust, whereas peer communication was weakly related to depression. Findings were characterized by significant heterogeneity across studies that was partially explained by the results of moderator analyses. Conclusions: This study suggests that secure peer attachment might make young people less vulnerable to symptoms of depression and anxiety. Insecure peer attachment, on the other hand, is associated with an increased likelihood of experiencing internalizing symptomatology. Additionally, this study shows the moderating effect of gender suggesting that peer attachment is more strongly related to depressive symptoms in adolescent girls
Ignacio Matte Blanco e le origini della bi-logica
Matte Blanco scopre nell’inconscio freudiano la co-presenza e l’intreccio tra il pensiero e la negazione del pensiero. Egli continua, dunque, con il rigore scientifico e metodologico che caratterizzerà tutto il suo lavoro, la lettura-traduzione del mondo inconscio avviata da Freud, giungendo alla scoperta dei principi alla base della logica del sistema inconscio. Il principio di generalizzazione e il principio di simmetria permettono di dare senso e significato alle caratteristiche del sistema inconscio e conducono lo psicoanalista cileno all’elaborazione di un nuovo modo di pensare il funzionamento della mente - la teoria della bi-logica - in cui la logica classica (aristotelica o bivalente) co-esiste operativamente con la logica dell’inconscio, sebbene tale coesistenza risulti incompatibile e antinomica. In questa antinomia si evidenzia come la mente, avendo a disposizione la logica classica, la logica simmetrica e la bi-logica, esprime un fondamentale fatto ontologico, ossia l’esistenza di due modi di essere: il modo di essere asimmetrico che opera distinzioni tra cose, ordina e regola il conoscere e si rapporta al reale, e un altro modo di essere simmetrico che tratta ogni oggetto di conoscenza come se fosse omogeneo e indivisibile. Un modo di essere che si esprime nelle esperienze emozionali profonde, a cui è possibile accedere grazie a una funzione di traduzione-dispiegamento che dà conto dello strutturarsi continuamente variabile del pensiero, indagato da Matte Blanco focalizzando l’attenzione sulle sue componenti e non sui contenuti, sui suoi percorsi, ossia il pensare e il sentire e i loro molteplici intrecci. L’intera produzione scientifica di Matte Blanco costituisce un avanzamento della teorizzazione che riguarda le modalità conoscitive insite nei processi di pensieroe nell’emozione
BENESSERE E SOPPRESSIONE ESPRESSIVA NEL CICLO DI VITA: UNA RASSEGNA
Introduzione. La capacità di adottare strategie efficaci di regolazione emozionale è considerata un
aspetto fondamentale per l’adattamento, il funzionamento sociale e il benessere psicologico degli
individui. Nessuna modalità di regolazione è adattiva di per sé, ma la sua funzionalità è legata agli
scopi personali e al contesto in cui si manifestano determinate risposte emotive. Ciò vale in modo
particolare per la soppressione espressiva delle emozioni. L’obiettivo di questo studio era esaminare
le differenze di età nell’utilizzo di questa strategia.
Metodo. Per raggiungere l’obiettivo è stata condotta una rassegna qualitativa e sistematica con
meta-analisi della letteratura disponibile.
Risultati. Sono state condotte diverse meta-analisi. Nonostante l'analisi di altri potenziali
moderatori, come gli effetti di genere e le misure utilizzate per valutare l'uso della strategia, nel
presente studio abbiamo indagato anche i fattori contestuali come potenziali moderatori delle
differenze legate all'età nell'uso della soppressione delle emozioni. Nel complesso, non abbiamo
riscontrato differenze statisticamente significative legate all'età nell'uso della soppressione
espressiva. I risultati sono caratterizzati da una significativa eterogeneità . Infine, dal metodo trim
and fill e dal calcolo del fail safe N non emerse indicazioni di publication bias.
Conclusioni. A partire dai risultati delle meta-analisi e della rassegna qualitativa vengono suggerite
linee di ricerca future