14 research outputs found

    I carcinomi tiroidei differenziati

    Get PDF
    Gli Autori, dopo un excursus sulla patologia tiroidea neoplastica, si soffermano sulla epidemiologia, l’etiologia e la diagnostica dei carcinomi tiroidei ben differenziati. Riportano quindi la loro casistica e la pluriennale esperienza nel trattamento di questi pazienti affetti da una patologia generalmente considerata a bassa malignità. Essi ritengono che oggi il trattamento di scelta sia costituito dalla tiroidectomia totale con linfectomia del compartimento centrale ed eventuale associazione di radioterapia metabolic

    Il trattamento del gozzo immerso. La nostra esperienza

    Get PDF
    Gli Autori, dopo avere accennato alla storia naturale del gozzo immerso, riferiscono la loro esperienza di tale patologia maturata negli ultimi 5 anni, sottolineando i caratteri della complessa sintoma - tologia osservata nei vari casi, la condotta terapeutica seguìta, i buoni risultati ottenuti. Si soffermano quindi ad elencare le molteplici classificazioni, via via proposte. Illustrano le complesse situazioni sia di ordine emodina - mico che respiratorio di particolare interesse anestesiologico. Discutono, infine, sulla diagnostica e soprattutto sul corretto atteggiamento terapeutico il cui obiettivo è duplice: risolvere la sinto - matologia prodotta dalla massa mediastinica ed escludere la possibi - lità di recidiv

    Chemodectoma carotideo. Una entitĂ  spesso misconosciuta

    Get PDF
    I chemodectomi sono rari tumori che originano dalle cellule del sistema adrenergico paragangliare. Solitamente sono di natura benigna e non funzionanti, ma quando le loro dimensioni superano i 4 cm possono dare sintomi da compressione. In questo studio gli Autori si propongono di fornire sulla base della loro specifica esperienza, linee guida per il management di questi tumori sia dal punto di vista diagnostico che terapeutic

    La paratiroidectomia radioguidata

    Get PDF
    Gli Autori, dopo un’attenta analisi della letteratura scientifica sulle metodiche di diagnostica strumentale (con particolare attenzione a quelle medico-nucleari) e di terapia chirurgica delle patologie paratiroidee, riferiscono la loro esperienza sull’impiego della chirurgia mininvasiva radioguidata con MIBI e gamma-probe per l’individuazione intraoperatoria delle ghiandole patologiche. Dopo aver presentato la loro casistica, gli Autori concludono affermando che tale metodica è rapida, poco invasiva, poco costosa e sicuramente utile nell’individuare ghiandole patologiche o ectopiche. Essa può essere universalmente impiegata in quanto, a fronte di numerosi vantaggi, quali riduzione dei tempi operatori e di degenza, maggiore radicalità, utilizzo di tecniche mininvasive, non presenta significative limitazioni tecniche e/o problemi di natura radio-protezionistica

    Considerazioni etiopatogenetiche e cliniche sulle cisti luteiniche del corpo luteo

    Get PDF
    Gli Autori riportano un caso clinico di emoperitoneo da rottura di cisti luteinica del corpo luteo e colgono da questa loro osservazione lo spunto per puntualizzare le caratteristiche principali di questa evenienza patologica. Le cisti ovariche rappresentano la patologia più frequentemente osservabile a carico degli annessi; esse vanno distinte in cisti follicolari, cisti luteiniche e cisti luteiniche del corpo luteo. La loro evoluzione, influenzata tanto da fattori endocrini che da stimoli flogistici, passa attraverso tre momenti essenziali: - obliterazione per rapida cicatrizzazione dello stigma follicolare; - versamento ematico e rammollimento centrale; - incremento del liquido intracavitario che si interrompe con la costituzione del tessuto fibroso. Nella seconda fase del ciclo mestruale avvengono modificazioni anatomo-funzionali che portano o alla formazione del corpo luteo gravidico o alla formazione del corpo luteo mestruale. Le cisti luteiniche del corpo luteo rappresentano l’esito dell’evoluzione cistica del corpo luteo. Sono cisti caratterizzate da un’intensa attività endocrina e pertanto possono frequentemente produrre un eccesso di steroidi, in particolar modo di progesterone. Possono essere causa di emorragie, spesso di lieve entità ma anche imponenti; queste rappresentano una frequente e pericolosa complicanza specie nelle donne sottoposte a terapia anticoagulante con warfarin. Questo farmaco può infatti determinare un aumento della pressione intracistica con conseguente rottura sulla capsula ed emoperitoneo, rendendo necessario quindi, come nel caso descritto, l’intervento chirurgico d’urgenza

    L'idatidosi epatica: pregresse e attuali strategie terapeutiche

    Get PDF
    Gli Autori, nel riportare la loro casistica, ribadiscono come ancora oggi l’incidenza dell’idatidosi epatica e delle complicanze legate a questa patologia rimanga molto significativa. Precisano come gli obiettivi da perseguire con il trattamento siano ormai standardizzati: eliminazione del parassita, prevenzione o trattamento delle complicanze, ostacolo all’insorgenza delle recidive. Gli Autori si soffermano quindi sulle varie tecniche, sia di tipo conservativo che radicale, che hanno segnato la storia della chirurgia dell’idatidosi epatica, e concludono affermando come proprio le tecniche di eradicazione del parassita e del pericistio, soprattutto se attuate a cielo aperto, rappresentino il trattamento ideale anche in considerazione dei risultati poco incoraggianti della terapia medica

    Il trattamento delle ernie inguinali recidive: nostra esperienza

    Get PDF
    Gli Autori ribadiscono come, anche dopo il sistematico ricorso alla riparazione protesica delle ernie, la comparsa delle recidive rappresenti una realtà clinica sempre attuale. Nel riportare la loro esperienza relativa agli ultimi cinque anni, si soffermano sulle caratteristiche e soprattutto sulle cause che possono essere responsabili dell’insorgenza di recidiva sia dopo intervento tradizionale che dopo tecnica tension-free. Passano quindi a descrivere le difficoltà ma anche i vantaggi tanto delle riparazioni open che di quelle per via laparoscopica. Gli Autori concludono che, di fronte ad una recidiva, si deve mantenere un atteggiamento eclettico che tenga conto delle caratteristiche anatomo-patologiche e generali di ogni singolo paziente

    Rottura spontanea di milza in presenza di infezione citomegalica. Descrizione di un caso clinico

    Get PDF
    portano un caso clinico di rottura spontanea di milza in paziente con infezione da Citomegalovirus e colgono da questo lo spunto per puntualizzare le caratteristiche principali di questa infezione ed il meccanismo che, in corso di infezione virale, induce alterazioni morfologiche e funzionali dell’organo. L’ipersplenismo da iperfunzionamento, la formazione di immunocomplessi con conseguente necrosi infartuale, specie della polpa bianca, e la coagulopatia da consumo sono responsabili, come nel caso osservato, di processi evolutivi che possono indurre la lacerazione della capsula. L’ampia diffusione dell’infezione da Citomegalovirus impone la conoscenza di tutte la manifestazioni patologiche da questa indotte allo scopo di pervenire a diagnosi e trattamento tempestivi

    I traumi chiusi della milza. Indicazioni al trattamento chirurgico

    Get PDF
    Gli Autori fanno un cenno all’evoluzione storica che ha portato a considerare la splenectomia quale intervento ideale in pazienti con lesioni post-traumatiche della milza. Si soffermano quindi sulle attuali conoscenze della fisiopatologia di questo organo che hanno determinato un sostanziale cambiamento di indirizzo spostando l’interesse, quando possibile, verso il trattamento conservativo. Nel riportare la loro esperienza relativa all’ultimo decennio, puntualizzano come ogni scelta terapeutica debba essere conseguente ad una corretta valutazione clinica che consenta di porre l’indicazione all’esplorazione dell’addome in urgenza o, invece, di avviare un protocollo di monitorizzazione del paziente. Si soffermano in particolare sulla validità della ricerca e della quantizzazione delle lesioni d’organo e del conseguente emoperitoneo. Concludono affermando come una corretta valutazione diagnostica e la conseguente terapia debbano essere attuate in opportuni Trauma Center che assicurino il monitoraggio intensivo e, se necessario, l’intervento tempestivo su questi pazienti

    La ginecomastia idiopatica: nostra esperienza

    Get PDF
    utori, nel riportare i dati della loro esperienza, citano le differenze nella fisiologica evoluzione della mammella sia nella donna sia nell'uomo. Dopo aver puntualizzato come sia importante distinguere tra ginecomastia vera e pseudoginecomastia, si soffermano sulle molteplici cause che possono ricondurre ad un abnorme sviluppo della mammel - la maschile e sulle caratteristiche anatomo-patologiche della gineco - mastia idiopatica. Pongono quindi l'accento sulla necessitĂ  che solo una diagnosi ben circonstanziata possa consentire una corretta scelta terapeutica e concludono affermando come l'opzione tra chirurgia tradizionale o tecniche di liposuzione debba essere posta solo in virtĂą della prevalen - za della componente ghiandolare o di quella adiposa
    corecore