Anna Ascenzi, Drammi privati e pubbliche virtù. La maestra italiana dell’Ottocento tra narrazione letteraria e cronaca giornalistica

Review of the book  Drammi privati e pubbliche virtù. La maestra italiana dell’Ottocento tra narrazione letteraria e cronaca giornalistica by Anna Ascenzi.Recensione del volume Drammi privati e pubbliche virtù. La maestra italiana dell’Ottocento tra narrazione letteraria e cronaca giornalistica di Anna Ascenzi

Tommaso Giartosio, <i>Non aver mai finito di dire. Classici gay, letture queer</i>

Tracce flagranti di continuità si impongono, a chi veda il recente Non aver mai finito di dire in relazione al più antico Perché non possiamo non dirci. Letteratura, omosessualità, mondo, pubblicato da Feltrinelli nel 2004 (e prontamente, e con favore, recensito da chi scrive nella prima annata di Studi culturali, nel suo secondo fascicolo), a partire dai loro titoli

Punti sulle mappe. Conversando con Franco Farinelli, intorno alle retoriche cartografiche

We reproduce here an interview with the Italian geographer Franco Farinelli, by Giulio Iacoli, focused on the intersections between the map and the world, narrative imagination and the powers of cartographic rhetorics.Si riporta l’intervista al geografo Franco Farinelli curata da Giulio Iacoli, sulle intersezioni fra la mappa e il mondo, immaginazione narrativa e poteri della cartografia

Barbara Distefano, Sciascia maestro di scuola. Lo scrittore insegnante, i registri di classe e l'impegno pedagogico

Review of the book Sciascia maestro di scuola. Lo scrittore insegnante, i registri di classe e l'impegno pedagogico by Barbara Distefano.Recensione del volume Sciascia maestro di scuola. Lo scrittore insegnante, i registri di classe e l'impegno pedagogico di Barbara Distefano

L'iniquo osservar(si). Una sintomatica del disgusto, sulle tracce di Martha Nussbaum

Enlighted by Martha Nussbaum in an influential monograph (From Disgust to Humanity, 2010), the category of disgust towards the homosexuals provides a productive theoretical frame of reference for a re-reading of the Italian cultural politics between the 19th and the 20th Century. Furthermore, among its contemporary narrative accounts we may read two strands of the fictional representation of the homophobic disgust: a provocative one, aiming at narrating the transformations affecting the Italian social structures of the Seventies and of the Eighties (Natalia Ginzburg, Pier Vittorio Tondelli), and an internalized one, reflecting, often autobiographically, the crisis of the homosexual person/artist (Pier Paolo Pasolini, Walter Siti)

Giancarlo Alfano, Fenomenologia dell'impostore. Essere un altro nella letteratura moderna

Review of Giancarlo Alfano's&nbsp;Fenomenologia dell'impostore. Essere un altro nella letteratura moderna.Recensione del volume&nbsp;Fenomenologia dell'impostore. Essere un altro nella letteratura moderna&nbsp;di&nbsp;a&nbsp;Giancarlo Alfano

Dorena Caroli, De Amicis in Russia. La ricezione nel sistema scolastico zarista e sovietico

Review of&nbsp;Dorena Caroli's De Amicis in Russia. La ricezione nel sistema scolastico zarista e sovietico.Recensione a&nbsp;De Amicis in Russia. La ricezione nel sistema scolastico zarista e sovietico di Dorena Caroli.&nbsp; &nbsp

Bertrand Westphal, Atlas des égarements. Études géocritiques

Review of the Bertrand Westphal's book&nbsp;Atlas des égarements. Études géocritiques.Recensione del libro&nbsp;Atlas des égarements. Études géocritiques&nbsp;di&nbsp;Bertrand Westphal

La scienza irriconoscibile. Retorica e comparatistica: un modesto viatico

Introduction of the volume “Powers of Rhetorics” edited by Corrado Confalonieri, Giulio Iacoli, Beatrice Seligardi.Introduzione al volume "Poteri della retorica"

Paolo Jedlowski, Il racconto come dimora. Heimat e le memorie d’Europa

Review of the book Il racconto come dimora. Heimat e le memorie d’Europa.Pare opportuno chiarire da subito come il volume non sia, stricto sensu, una monografia su Heimat. La saga dedicata alla Germania da Edgar Reitz nel 1984, corredata da due ulteriori narrazioni per episodi, dagli anni Sessanta e Settanta (Heimat 2) agli anni della riunificazione nazionale, e del ritorno di Hermann, ora acclamato compositore, al villaggio natale (Heimat 3), vi compare, piuttosto, come reagente fondamentale, come detonatore per una serie di questioni approfondite di «teoria sociale», in un complessivo «esercizio di sociologia narrativa» (così l’autore nella prefazione, p. 9) svolto, andrà detto, con sicura competenza interdiscorsiva, con un rispetto palpabile tanto per i meccanismi delle teorie della narrazione quanto per quelli di analisi del testo filmico