151 research outputs found

    Children’s residential exposure to selected allergens and microbial indicators: endotoxins and (1→3)-β-D-glucans

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    Objectives: The study was aimed at assessment of exposure to endotoxins, (1→3)-β-D-glucans and mite, cockroach, cat, dog allergens present in settled dust in premises of children as agents which may be significantly correlated with the occurrence of allergic symptoms and diseases in children. Materials and Methods: The study covered 50 homes of one- or two-year-old children in Poland. Samples of settled dust were taken from the floor and the child's bed. The levels of (1→3)-β-D-glucans (floor), endotoxins (floor) and allergens of mite, cat, dog and cockroach (floor and bed) were analyzed. Results: Average geometric concentrations (geometric standard deviation) of endotoxins, (1→3)-β-D-glucans, Der p1, Fel d1, Can f1 and Bla g1 in children homes were on the floor 42 166.0 EU/g (3.2), 20 478.4 ng/g (2.38), 93.9 ng/g (6.58), 119.8 ng/g (13.0), 288.9 ng/g (3.4), 0.72 U/g (4.4) and in their beds (only allergens) 597.8 ng/g (14.2), 54.1 ng/g (4.4), 158.6 ng/g (3.1) 0.6 U/g (2.9), respectively. When the floor was covered with the carpet, higher concentrations of endotoxins, (1→3)-β-D-glucans and allergens (each type) were found in the settled dust (p < 0.05). The trend was opposite in case of allergens (except dog) analyzed from bed dust and significantly higher concentrations were found in the rooms with smooth floor (p < 0.05). Conclusions: Among the analyzed factors only the type of floor significantly modified both the level of biological indicators and allergens. The results of this study could be the base for verifying a hypothesis that carpeting may have a protective role against high levels of cockroach, dog and cat allergens

    La danse armée en Étrurie (résumé)

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    CAMPOREALE Giovannangelo. La danse armée en Étrurie (résumé). In: Ktèma : civilisations de l'Orient, de la Grèce et de Rome antiques, N°11, 1986. pp. 221-222

    La danza armata in Etruria

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    Giovannangelo Camporeale, La danza armata in Etruria, p. 11-42. Le testimonianze della danza armata in Etruria sono letterarie e figurate : le prime sono scarse e risalgono a un periodo recenziore, le seconde sono discretamente numerose e vanno dal villanoviano recente al periodo classico. Nel villanoviano il confronto più calzante è con la danza dei Salii, con la necessaria precisazione che si tratta di una performance riservata al ceto aristocratico. Nell'orientalizzante questa connessione resta, ma i danzatori armati hanno una précisa collocazione negli eserciti «gentilizio-clientelari» degli aristocratici. Dal tardo arcaismo in poi la danza armata è una rappresentazione scenica, che comporta l'esistenza di una tradizione teatrale locale, o una manifestazione sportiva alla stregua di altri giochi ufficiali : lo svolgimento si aveva in contesti funerari, (v. retro) ma anche rituali e conviviali. I danzatori armati dovevano essere professionisti, appartenenti alla familia privata dei vari ricchi. Però non è escluso che ce ne fossero anche alle dipendenze delle autorità cittadine dei santuari.Camporeale Giovannangelo. La danza armata in Etruria. In: Mélanges de l'École française de Rome. Antiquité, tome 99, n°1. 1987. pp. 11-42

    Sull'origine della corsa armata in Etruria

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    Su due frammenti di bucchero conservati nella collezione C.A. di Ginevra, pertinenti a un'oinochoe di provenienza sconosciuta e databile agli anni 630-620 a.C, si ha la più antica testimonianza etrusca di danza armata. Nel contesto figurato sono rappresentati anche cavalieri e una biga a due ruote con auriga. Gli stessi motivi (di norma i guerrieri marciano e non corrono) ritornano in opere etrusche, comprese tra la metà del VII e la metà del VI secolo a.C, per celebrare un evento militare, che in quelle più antiche ha un carattere gentilizio-aristocratico e in quelle più recenti - lastre architettoniche destinate a un edificio pubblico - uno cittadino.Camporeale Giovannangelo. Sull'origine della corsa armata in Etruria. In: Spectacles sportifs et scéniques dans le monde étrusco-italique. Actes de la table ronde de Rome (3-4 mai 1991) Rome : École Française de Rome, 1993. pp. 7-19. (Publications de l'École française de Rome, 172

    Eroi e signori nelle prime scene narrative etrusche

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    Giovannangelo Camporeale, Eroi e signori nelle prime scene narrative etrusche, p. 57-69. Fra le prime scène narrative dell'arte etrusca si riscontrano la caccia al cinghiale e al cervo, il domatore del toro e dei cavalli, l'auriga, la potnia theron : alcune sono di origine realistica, altre presuppongono elaborazioni mitologiche. Sia nell'uno che nell'altro caso l'intento è piuttosto chiaro : rifarsi a un'imprea impegnativa per alludere alla potenza, essenzialmente economica, del destinatario dell'oggetto figurato.Camporeale Giovannangelo. Eroi e signori nelle prime scene narrative etrusche. In: Mélanges de l'École française de Rome. Antiquité, tome 103, n°1. 1991. pp. 57-69

    Un ulteriore sviluppo normativo in tema di responsabilità penale del sanitario

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    Muovendo dalla considerazione secondo cui le caratteristiche dell'attività medica – ove la decifrazione ex ante del quid agendum può rivelarsi praticamente assai difficile – alimentano il rischio che la valutazione della colpa si traduca in un giudizio sommario e approssimativo, l'Autore sottolinea l'utilità delle c.d. linee-guida come vademecum tecnico-scientifici. Esse non dettano regole obiettive di sicura affidabilità, presentandosi talvolta sotto forma di ‘suggerimenti' e di consigli in funzione di numerose variabili. Di ciò la recente legge Gelli-Bianco dà atto, quando evoca la necessità che dette regole, per quanto “definite” ai sensi di legge, “risultino adeguate alle specificità del caso concreto”. Non sovrastimando l'apparente contraddizione connessa al richiamo all'imperizia”, l'Autore reputa, nel complesso, possibile valorizzare le linee-guida nella valutazione dell'addebito ‘soggettivo' proprio della colpa sia pur pronunciandosi, date le peculiarità dell'arte medica, a favore dell'influenza di tali valutazioni ai fini della rilevanza del profilo della tipicità dell'illecito

    Invito al diritto penale

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    Il saggio offre una rappresentazione agile e quanto più possibile fruibile degli scopi, delle categorie e delle questioni che connotano e affliggono il diritto penale e la sua disciplina. Tali temi sono criticamente affrontati nel volume, privilegiandone gli aspetti di maggiore interesse per la più ampia cerchia di lettori, compresi quelli non necessariamente avvezzi al discorso giuridico

    Legislazione, giurisdizione, scienza penale: uno schizzo problematico

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    Sfuggendo alla tentazione di tornare sulla controversia tra i sostenitori della legalità in senso tradizionale e i fautori del c.d. diritto giurisprudenziale, lo scritto s’interroga sul ruolo attuale della legge, criticandone la tendenza a rispondere con soluzioni ‘provvisorie’ alle esigenze emergenti, quasi si trattasse di una sorta di ‘precedente’, per di più continuamente rivedibile. Dopo aver posto in evidenza la stretta connessione tra le logiche della determinatezza e una progettazione innovativa e duratura in termini politico-criminali, lo scritto si sofferma, infine, sul ruolo della scienza penale nell’additare il ricorso ad un linguaggio giuridico conforme ad una corretta ed appropriata ars legiferandi

    Due temi controversi: lo sviluppo del "diritto giurisprudenziale" ed i principi intertemporali della legge penale

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    Lo scritto si interroga criticamente sulla portata e soprattutto sui limiti del "diritto giurisprudenziale" anche alla luce dei rapporti fra l'esperienza giuridica nazionale e quella europea; esamina, inoltre, con particolare riguardo all'art. 27 Cost., la ratio della disciplina penale intertemporale della legge penale
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