27 research outputs found

    Has VZV epidemiology changed in Italy? Results of a seroprevalence study

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    The aim of the study was to evaluate if and how varicella prevalence has changed in Italy. In particular a seroprevalence study was performed, comparing it to similar surveys conducted in pre-immunization era. During 2013–2014, sera obtained from blood samples taken for diagnostic purposes or routine investigations were collected in collaboration with at least one laboratory/center for each region, following the approval of the Ethics Committee. Data were stratified by sex and age. All samples were processed in a national reference laboratory by an immunoassay with high sensitivity and specificity. Statutory notifications, national hospital discharge database and mortality data related to VZV infection were analyzed as well. A total of 3707 sera were collected and tested. In the studied period both incidence and hospitalization rates decreased and about 5 deaths per year have been registered. The seroprevalence decreased in the first year of life in subjects passively protected by theirmother, followed by an increase in the following age classes. The overall antibody prevalence was 84%. The comparison with surveys conducted with the samemethodology in 1996–1997 and 2003–2004 showed significant differences in age groups 1–19 y. The study confirms that in Italy VZV infection typically occurs in children. The impact of varicella on Italian population is changing. The comparison between studies performed in different periods shows a significant increase of seropositivity in age class 1 – 4 years, expression of vaccine interventions already adopted in some regions

    Scienze dell’educazione e inclusione sociale. Un seminario per riflettere sulle disuguaglianze educative

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    L’inclusione sociale è sempre più presente tra i primi posti delle agende politiche nazionali e internazionali di questi ultimi anni. Ci si interroga sempre più sulle tematiche dello svantaggio e della povertà culturale, che sono alla base delle disuguaglianze educative e sociali. Le scienze dell'educazione sono chiamate a fornire il massimo contributo di ricerca e di intervento nell'ottica delle politiche di coesione dell’Unione Europea, proprio perché i diversi sistemi di istruzione, le politiche educative e gli interventi volti a ridurre le disuguaglianze sociali non sono ancora riusciti negli anni a ridurre i divari, le marginalizzazioni, le esclusioni, i livelli di dispersione e di iniquità nei sistemi scolastici e nella società. Il volume raccoglie le riflessioni, gli studi e le ricerche di studiosi nazionali e internazionali, per gettare uno sguardo “pedagogico” necessario ad indagare il sistema delle dispersioni nella scuola e nella società, e sottolineare la centralità delle relazioni e delle interconnessioni tra le diverse istituzioni educative. I diversi contributi sono stati presentati in un seminario di due giorni, organizzato dal Corso di Studi in Scienze dell’Educazione e della Formazione di Sapienza, Università di Roma. Un’occasione per aprire uno spazio di riflessione pedagogica tra esperti, professori e studenti, per approfondire la complessa tematica dell’inclusione sociale e il ruolo che le scienze dell’educazione possono e devono svolgere

    Scienze dell'educazione e inclusione sociale

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    Convegno su scienze dell'educazione e inclusione social

    Introduzione

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    l volume raccoglie le riflessioni, gli studi e le ricerche di studiosi nazionali e internazionali, per gettare uno sguardo “pedagogico” necessario ad indagare il sistema delle dispersioni nella scuola e nella società, e sottolineare la centralità delle relazioni e delle interconnessioni tra le diverse istituzioni educative. I diversi contributi sono stati presentati in un seminario di due giorni, organizzato dal Corso di Studi in Scienze dell’Educazione e della Formazione di Sapienza, Università di Roma. Un’occasione per aprire uno spazio di riflessione pedagogica tra esperti, professori e studenti, per approfondire la complessa tematica dell’inclusione sociale e il ruolo che le scienze dell’educazione possono e devono svolgere

    Educational activities offered by the Educational Services of Roma Capitale during the lockdown

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    Il contributo presenta parte dei principali risultati di una ricerca sulle attività educative a distanza indirizzate alle bambine, ai bambini e alle loro famiglie nel primo periodo di emergenza COVID 19, organizzate dai Servizi educativi di Roma Capitale. La ricerca si è posta l’obiettivo generale di leggere il cambiamento nelle pratiche educative generato dalla situazione emergenziale attraverso la somministrazione di un questionario on line indirizzato alle POSES (Posizione organizzativa dei servizi educativi e scolastici) di Roma Capitale per raccogliere, in forma anonima, informazioni sulle attività educative realizzate a supporto delle bambine, dei bambini e delle loro famiglie nel momento di emergenza dai Servizi educativi da loro coordinati. Somministrato a partire dalla metà del mese di maggio 2020, il questionario prevedeva 19 domande 6 delle quali aperte, è stato compilato dal 20% circa delle POSES di Roma Capitale, che coordinano un totale di 96 servizi educativi, 44 dei quali sono Nidi d’Infanzia, pari a poco più di un Nido su cinque, distribuiti su quasi tutti i XV Municipi in cui è organizzata Roma Capitale. I dati raccolti evidenziano la forte attivazione di tutti i servizi raggiunti per fronteggiare un momento di grande complessità, che ha portato a lavorare soprattutto sul coinvolgimento famiglie e ha generato un ripensamento delle pratiche e del confronto all’interno del gruppo educativo

    Tutti i bisogni educativi sono “speciali”. Dimensioni pedagogiche e interventi per favorire l’inclusione

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    In che senso diversità ed uguaglianza si specchiano? Se guardiamo bene è intenzione diffusa quella di interpretare i percorsi educativi in una doppia dimensione, di personalizzazione e di standardizzazione. Vale a dire le politiche di istruzione e le azioni educative debbono tener conto sia delle specificità che ognuno presenta, sia della necessità di dotare ciascuno di strumenti per la conoscenza e l'interazione sociale. I concetti di equità e giustizia attraverso l'educazione si traducono nel fornire, attraverso le istituzioni educative, dalla famiglia alla società, e in particolar mondo utilizzando le strutture preposte all'istruzione formale, come la scuola, per garantire l'acquisizione, per ognuno, di quei diritti alla conoscenza e allo sviluppo armonico di ciascuno. Ma considerando ciascuno frutto di contesti diversi e dotato di caratteristiche individuali, occorre considerare le differenze per dare continuità educativa in alcuni casi e discontinuità in altri, di ri-fornire maggiormente per alcuni, di ammortizzare in altri, di accelerare quando possibile, e di rispettare sempre i tempi di ognuno, e, soprattutto, di poter considerare i luoghi dell'istruzione, formale e informale, una sorta di ascensore per la crescita individuale e social

    Tutti i bisogni educativi sono speciali. Riflessioni, ricerche, esperienze didattiche

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    Il volume raccoglie, da più punti di vista e prospettive, contributi e riflessioni sul tema dei bisogni educativi intesi come punto di partenza di ogni pedagogia. Come considerare la diversità nei bisogni educativi e al tempo stesso garantire a ciascuno il diritto alla conoscenza e allo sviluppo armonico? Le autrici e gli autori dei contributi si sono confrontati sulla centralità dei bisogni educativi e sulla loro trasformazione in emergenze sociali, quando disattesi, nel corso di un convegno organizzato dai Corsi di laurea pedagogici della "Sapienza" nel mese di maggio 2018. Si è trattato di un'occasione per riflettere su quanto le diversità e le specialità siano il punto di fuga delle diverse pedagogie interpretate nei corsi di studio, dando vita a una discussione corale sul tema dell'inclusione educativa e, in senso più ampio, sociale. Le autrici e gli autori hanno provenienze ed esperienze diverse: la scuola, il mondo della ricerca, l'università, i contesti professionali attivi sui temi dell'accoglienza e dell'integrazione. Si tratta di realtà nelle quali sono al contempo presenti le dimensioni della diversità e dell'eguaglianza, che si intrecciano e delimitano ambiti di studio e di lavoro caratterizzati da differenti obiettivi specifici, ma da una identica necessità di impegno e di partecipazione, con un alto valore sociale e con prospettive di intervento. Se la riflessione è declinata in chiavi diverse, vi è un tono comune nell'offrire al lettore un'idea della responsabilità educativa delle istituzioni e dei singoli, che assume una forte connotazione civile e collettiva. Le riflessioni teoriche accompagnate al racconto di pratiche, esperienze e ricerche, rendono il testo un utile strumento per quanti, siano interessati ad approfondire il tema dei bisogni educativi sia nelle dimensioni pedagogiche sia nella prospettiva di interventi per favorire l’inclusione
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