21 research outputs found

    Innovazione dei setting per la didattica universitaria

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    In recent years, Italian universities have been called upon to experiment with innovative processes and changes that have involved different aspects. This contribution focuses in particular on the factors related to teaching that influence the design of university settings, characterized by student\u2019s profile evolution, the pervasiveness of the media and the ever-increasing demand to develop skills. and achieve the stated training goals are some aspects that have influenced the teaching. BYOD, inverted classroom, feedback, experience learning are considered relevant factors for the re-definition of settings for university teaching Starting from two approaches, teacher or student-centered, some scenarios that could characterize in the next decades the following university settings: the lecture hall, the small classroom in presence, the online synchronous environments and the asynchronous online environments

    Student Voice universitaria: il ruolo delle community degli studenti

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    L\u2019intento del contributo \ue8 quello di indagare le condizioni e le modalit\ue0 online della Student Voice universitaria, in un\u2019ottica di potenziamento della partecipazione. Il caso presentato e analizzato riguarda l\u2019utilizzo delle community online dedicate agli studenti dei corsi di laurea del Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione dell\u2019Universit\ue0 degli Studi di Milano-Bicocca attive dal 2005. La metodologia di ricerca \ue8 basata sull\u2019approccio mixed method; in particolare sono stati condotti focus group ed erogati questionari online. Per l\u2019indagine ci si \ue8 avvalsi anche dei risultati di un\u2019analisi longitudinale (dal 2005 al 2013) del tracciamento delle attivit\ue0 presenti negli ambienti online. L\u2019analisi ha permesso di delineare alcuni elementi che permettono di identificare nelle community un\u2019importante occasione per fornire la propria voce e partecipare ai processi che concorrono al raffinamento del percorso universitarioThe aim of this paper is to investigate the role of online Student Voice as a means for strengthening student participation in university education. A case study is presented that examines involvement in an online community of undergraduate education students that was established in 2005 at the University of Milan-Bicocca. The study is based on a mixed method approach comprising collection and analysis of data gathered from focus groups, from an online survey, and through longitudinal tracking of online activities (2005-2013). The results indicate that the community represents a significant arena for expressing student voice and for fostering participation in the processes that lead to refinement of the degree course

    Introduzione della robotica in attività di problem solving nella scuola primaria : Analisi dei livelli di focalizzazione sugli scopi del problema

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    L\u2019obiettivo della ricerca \ue8 quello di analizzare il primo utilizzo della robotica nella scuola primaria nell\u2019ottica di individuare i livelli di focalizzazione sul problema principale proposto didatticamente rispetto alla necessit\ue0 di dominare la complessit\ue0 del sistema composto dalla novit\ue0 di elementi tecnologici articolati quali i robot e la sua programmazione. A livello metodologico sono state previste l\u2019osservazione delle attivit\ue0, la somministrazione di prove di comprensione del problema e le interviste a un campione di bambini per individuare i livelli di attenzione sul problema principaleThe aim of the research is to analyze the first time use of robotics in primary schools, in order to assess student abilty to focus on the proposed core educational activities, over the need to focus on the complexity of the newly introduced technology: robotics and coding. The methodology applied included, observation of all the activities, the administration of problem solving comprehension tests and interviews to a cross-section of students to assess the levels of attention to the core (educational) issue(s

    La Formazione all'inclusione degli insegnanti di sostegno con Wiki e Forum

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    La formazione degli studenti che si specializzano per diventare insegnanti di sostegno \ue8 finalizzata a favorire lo sviluppo di un approccio inclusivo. Nel presente studio si analizza un\u2019esperienza di tirocinio in cui ci si \ue8 avvalsi delle tecnologie Wiki e Forum per favorire un approccio collaborativo. \uc8 stata condotta un\u2019analisi categoriale sulle relazioni degli studenti per rilevare gli indici di inclusione presenti. I dati hanno evidenziato un largo utilizzo di tali parametri.Training student-teachers to become specialized support teachers for classroom inclusion entails adoption of an inclusive approach. In this light we conducted a training initiative that made use of wiki and web-forum tools as a means to promote a collaborative approach. In this study we performed a categorical analysis of students\u2019 reports on the experience, identifying inclusion indexes. The collected data reveal wide-scale use of these inclusion parameters

    La videolezione

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    La videolezione \ue8 un format didattico inscrivibile tra le forme di trasmissione asincrone di contenuti da fruire in autoformazione da parte dei discenti. Questo significa che il video deve essere sostanzialmente esauriente rispetto all\u2019obiettivo che ci si \ue8 posti, ovvero non deve generare domande fuorvianti. All'interno di un EAS il video pu\uf2 essere utilizzato nel momento preparatorio con lo scopo di fornire lo stimolo in grado di rendere da subito l\u2019oggetto di studio interessante e meritevole di diventare ci\uf2 su cui porre la massima attenzione

    Sviluppo della proposta formativa «Benessere digitale – scuole»

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    Il contributo approfondisce la proposta formativa sviluppata all'interno di un progetto di sviluppo delle competenze digitali rivolto ad insegnanti della scuola secondaria di secondo grado. Il progetto \ue8 stato realizzato per offrire alcune conoscenze e competenze fondamentali per affrontare in classe i temi pi\uf9 importanti del nostro rapporto quotidiano con gli strumenti digitali, sia durante il tempo libero, sia durante lo studio e il lavoro. In questo capitolo vengono inoltre illustrati i presupposti teorici del format della formazione per i docenti e lo sviluppo del percorso didattico rivolto agli studenti, elementi cardine del progetto. Per costruire un format specifico \ue8 stato ideato il metodo HaDIMB, qui delineato in tutti i suoi assunti scientifici e caratteristiche specifiche. Il percorso formativo \ue8 stato pensato nell\u2019ottica di rispondere a un sistema di obiettivi e requisiti circoscritti dalle Indicazioni Nazionali per i licei e dalle Linee Guida ministeriali per gli istituti tecnici e professionali, che individuano nella competenza digitale uno degli obiettivi di apprendimento

    From f2f To blended courses: an italian university case study in a school of education

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    AbstractAlthough virtualization of the Italian university system was initiated almost ten years ago, third-level e-learning courses are still not widely available. To date only e-learning universities offer online courses, while traditional universities continue to deliver predominantly face-to-face courses. One of the critical issues is the fact that lecturing staff are more experienced at teaching face-to-face courses and lack confidence in creating e-learning didactic models. This paper discusses how face-to-face courses may be converted to blended courses. The key features of the conversion have been identified on the basis of courses implemented at an Italian School of Education. The analysis was conducted using a systematic observation method which focused on two aspects: the didactic features of the online courses and the technological tools used. As a result, the following course attributes were observed and discussed:-type of learning promoted by the didactic method implemented;-type of activity assigned to students;-use of assignment deadlines;-role of face-to-face lectures/tutorials in the blended model;-tasks effectively carried out by lecturing staff and tutors;-workload of lecturing and tutoring staff;-approach to managing online communication;-promotion of open-minded learning processes;-delivery of advanced multimedia learning objects versus standard files.The study identified four types of didactic model which may be implemented by teaching staff with basic technological skills:-delivery of learning objects and individual activities-individual activities and peer-collaboration;-group activities;-knowledge management and self-regulation

    Nuovi media a scuola

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    In questo contributo si affronta il tema dell\u2019educazione mediale in contesto scolastico partendo dalla presentazione e discussione di alcune delle teorie-chiave che hanno guidato e guidano le pratiche degli insegnanti che affrontano l\u2019innovazione didattica attraverso l\u2019integrazione dei nuovi media agli strumenti e materiali tradizionali, tra cui l'istruzione programmata, il costruttivismo con particolare attenzione allo sviluppo delle competenze chiave e delle competenze digitali. Le teorie hanno permesso lo sviluppo e articolazione di diversi approcci che hanno avuto riscontro nelle pratiche di educazione ai media degli ultimi anni. Rispetto allo sviluppo delle competenze viene in particolare affrontati alcuni temi chiave, problematiche e questioni che hanno caratterizzato l\u2019evoluzione del rapporto media-educazione in ambito scolastico corroborato da alcuni risultati di ricerche che possono aiutare gli insegnanti a riflettere sulle proprie pratiche didattiche con i media e di educazione ai media

    Riprogettazione del setting del laboratorio di tecnologie didattiche per la formazione iniziale degli insegnanti

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    In questo contributo viene presentata l\u2019analisi dello sviluppo di un ambiente formativo per la formazione iniziale degli insegnanti, in modo specifico del laboratorio di Tecnologie didattiche del corso di laurea di Scienze della Formazione Primaria dell\u2019Universit\ue0 degli Studi di Milano-Bicocca. Anche se spesso viene trascurata, e le condizioni di alcune aule all'interno delle nostre scuole lo testimoniano, la cura del setting riveste un ruolo fondamentale per ogni processo formativo incidendo sull\u2019efficacia dell\u2019educazione (Proshansky & Wolfe, 1974). Lo stesso Freinet (1978) ha sottolineato che il processo di innovazione della didattica passa anche attraverso la ristrutturazione dell'ambiente di apprendimento, e il setting pu\uf2 essere considerato un potenziale agente di cambiamento. \uc8 perci\uf2 rilevante progettarlo in modo congruente con le metodologie didattiche che ci si prefigge di utilizzare, soprattutto considerando il contributo delle tecnologie da cui pu\uf2 dipendere la qualit\ue0 del processo di insegnamento (Ferrari, Garavaglia, 2012). Le varie fasi della progettazione del laboratorio di Tecnologie didattiche hanno avuto come focus principale il passaggio consapevole e riflessivo dalla teoria all\u2019azione (Vigo, 2005) e il quadro normativo dove agir\ue0 il futuro insegnante, per cui \ue8 stato rilevante il riferimento alle indicazioni ministeriali (Indicazioni nazionali per il curricolo e recentemente il Piano Nazionale Scuola Digitale). La progettazione del percorso, costruita secondo logica iterativa e collegiale, \ue8 evoluta nel tempo sulla base di una serie di feedback raccolti in modo sistematico negli anni 2013-14 e 2015-15, nello specifico: - 430 questionari di valutazione somministrati; - osservazioni da parte dei 10 conduttori dei diversi turni del laboratorio, condivise in riunioni e panel specifici; - metariflessioni sul percorso effettuato da parte degli studenti, raccolte attraverso una scheda finale; - 5 interviste a studenti selezionati. La messa a sistema di queste rilevazioni ha contributo a definire lo sviluppo a livello micro di alcune variazioni funzionali a risolvere diversi aspetti, come ad esempio una maggiore personalizzazione del percorso (Cattaneo, 2004), e l\u2019integrazione di attivit\ue0 per potenziare competenze metacognitive legate all\u2019uso degli strumenti digitali nella didattica. L\u2019analisi ha permesso di identificare anche un fattore, il setting, che in questi primi due anni di erogazione \ue8 emerso come particolarmente problematico, infatti la correlazione tra esso e la qualit\ue0 percepita del percorso formativo \ue8 di 0,423 e l\u2019analisi fattoriale ha messo in evidenza che risulta nel primo componente delle variabili che determinano la bassa qualit\ue0. Si tratta un fattore difficilmente risolvibile poich\ue9 fortemente vincolato dalle infrastrutture disponibili, a differenza degli altri che dipendono dalla qualit\ue0 di conduzione del docente: i laboratori informatici utilizzati presentano una disposizione di pc desktop per file parallele fisse che non favoriscono l\u2019attivazione di gruppi di lavoro, inoltre i dispositivi non sono adeguati rispetto agli scopi (sia a livello di dotazione che di configurazione del sistema operativo). L\u2019adozione del BYOD per far fronte a questo elemento di criticit\ue0 ha presentato da subito alcuni vantaggi perch\ue9 consente a dei futuri insegnanti di acquisire sicurezza e consapevolezza del proprio dispositivo in una situazione protetta, ma risulta parzialmente risolutiva poich\ue9 non tutti i device sono performanti, non permette di utilizzare strumentazioni specifiche e non \ue8 in grado di risolvere le problematiche legate all\u2019infrastruttura dell\u2019aula (Garavaglia, Petti & Garzia, 2016). Per cercare una soluzione efficace \ue8 stata progettata un\u2019aula appositamente studiata per le attivit\ue0 laboratoriali che comportano un utilizzo avanzato dei nuovi media. Il nuovo setting \ue8 caratterizzato da una tipologia multi-screen (Ferrari & Garavaglia, 2012) con schermi su 3 diverse pareti dedicati ai gruppi di lavoro e banchi disposti a isole con possibilit\ue0 di attivare coppie o gruppi di lavoro da 3 a 6 e dispositivi tecnologici specifici (coding, robotica, disabilit\ue0\u2026). Il nuovo laboratorio sar\ue0 oggetto di una seconda fase triennale di questo studio longitudinal

    Impatto del setting per lo sviluppo di competenze digitali nella formazione iniziale degli insegnanti

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    In questo contributo viene presentato uno studio longitudinale che ha avuto inizio nel 2013 e si \ue8 concluso nel 2018 riguardante il setting dell\u2019attivit\ue0 \u201cLaboratorio di Tecnologie Didattiche\u201d del corso di laurea in Scienze della formazione primaria dell\u2019Universit\ue0 degli Studi di Milano-Bicocca. Nella fase iniziale dello studio (Garavaglia e Petti, 2017) era stata presentata l\u2019analisi dello sviluppo di un setting formativo per la formazione iniziale degli insegnanti i cui risultati sono stati determinanti per procedere alla progettazione di un\u2019aula appositamente studiata per le attivit\ue0 laboratoriali che comportano un utilizzo avanzato dei nuovi media. In questa fase si analizza l'impatto del nuovo setting sull'attivit\ue0 didattica
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