64 research outputs found

    La manovra Alfano: una controriforma che limita in modo irragionevole intercettazioni e diritto di cronaca

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    Mitja Gialuz "La manovra Alfano: una controriforma che limita in modo irragionevole intercettazioni e diritto di cronaca" in: Tigor: rivista di scienze della comunicazione. A.I (2009) n.1 (gennaio-giugno), pp. 60-68Nel presente saggio si analizza la proposta di riforma della disciplina delle intercettazioni telefoniche e del divieto di pubblicazione degli atti processuali avanzata dal Ministro della giustizia Angelino Alfano, attualmente in discussione alla Camera dei deputati. L’Autore giunge a conclusioni critiche, in particolare con riguardo alla prevista estensione del segreto esterno e alla conseguente restrizione del diritto di cronaca giudiziaria: essa appare al contempo irrealistica e irragionevole

    La cooperazione informativa quale motore del sistema europeo di sicurezza

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    Nel presente saggio si analizza lo sviluppo della cooperazione informativa quale perno intorno al quale ruotano le politiche di sicurezza interna dell’Unione europea. Strumento fondamentale di attuazione del canone di disponibilità in senso lato, essa presenta due profili: quello dinamico e quello statico. A quest’ultimo viene dedicato uno specifico approfondimento, con un’analisi dei due principali filoni di intervento dell’Unione: il problema della conservazione dei Passenger Name Record (PNR) e la direttiva “Frattini” sulla data retention

    Dalla Corte di Giustizia importanti indicazioni esegetiche in relazione alle prime due direttive sui diritti dell'imputato

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    L'Autore analizza la prima pronuncia della Corte di Giustizia relativa alle due "direttive di Stoccolma", ossia la direttiva 2010/64/UE e la 2012/13/UE. Vengono poste in luce le novit\ue0 interpretative accolte dalla Corte e segnalate le criticit\ue0 rispetto all'ordinamento italiano, anche a seguito dell'attuazione normativa delle due direttive realizzata nel 2014

    Principio di accessibilitĂ  e banche dati di "primo pilastro"

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    Il saggio muove dalla constatazione della crescente utilità delle banche dati istituite nell’ambito del “primo pilastro” per finalità di law enforcement. In quest’ottica, viene analizzata la prospettiva dell’attuazione del principio di accessibilità a tali archivi da parte delle autorità nazionali ed europee di contrasto, con riguardo specifico all’Eurodac e al costituendo Visa Information System

    L’assistenza linguistica nella prassi giudiziaria e la difficile attuazione della Direttiva 2010/64/UE

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    Con la Direttiva 2010/64/UE si è compiuto un passo fondamentale in fatto di diritto all’assistenza linguistica nei procedimenti penali. La finalità del diritto all’interpretazione e alla traduzione è rappresentata dalla garanzia dell’effettività dei diritti difensivi degli imputati alloglotti e dalla tutela dell’equità del procedimento. Il recepimento della direttiva da parte dell’Italia avrebbe dovuto porre rimedio alle storture che caratterizzano la prassi dell’assistenza linguistica, comprovate, tra l’altro, dall’indagine conoscitiva condotta presso il Tribunale di Trieste

    Banche dati europee e procedimento penale italiano

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    Il saggio analizza il rapporto sussistente tra le banche dati europee (centralizzate, interconnesse e nazionali) e il procedimento penale italiano. Vengono approfondite due diverse prospettive: da un canto, quella relativa all’impiego dei sistemi informativi come mezzi di trasmissione di provvedimenti giudiziari (come accade per il SIS con il mandato d’arresto europeo) e, dall’altro, quella che vede le banche dati europee come fonti di informazioni, che possono essere utilizzate nell’ambito del procedimento penale per l’accertamento dei fatti e delle responsabilità

    Introduzione

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    Riforma Orlando: le modifiche attinenti al processo penale, fra codificazione della giurisprudenza, riforme attese da tempo e confuse innovazioni

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    Viene fornita una prima illustrazione, a pochi giorni dalla definitiva approvazione, della cosiddetta riforma Orlando, segnalando anche alcune criticitĂ  e problemi esegitici

    Giustizia per nessuno. L'inefficienza del sistema penale italiano tra crisi cronica e riforma Cartabia

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    Il problema della lentezza dei procedimenti \ue8 solo uno dei sintomi di una patologia ben pi\uf9 ampia. Accanto a esso ve ne sono molti altri, tra cui l\u2019immane arretrato, il numero spropositato di impugnazioni e di prescrizioni, il deficit tecnologico e l\u2019alto tasso di scopertura degli uffici giudiziari. Si tratta di problemi cronici \u2013 acuiti dalla crisi da COVID-19 \u2013 a cui l\u2019ordinamento ha dato tradizionalmente risposte inadeguate. L\u2019inefficiente processo penale italiano non \ue8 capace di dare risposte: n\ue9 agli imputati, troppo spesso costretti a subire una \u201cpena processuale\u201d interminabile; n\ue9 alle vittime, a loro volta mortificate da un rito labirintico; n\ue9 alla comunit\ue0, la cui fiducia nelle istituzioni giudiziarie \ue8 scemata nel tempo. Di qui il titolo del lavoro: \u201cgiustizia per nessuno\u201d. Preso atto di questa situazione, il volume \u2013 dopo aver (ri)definito la portata del canone di efficienza in ambito penale e aver individuato le (lontane) origini della crisi della giustizia \u2013 si sviluppa in due parti. La prima corrisponde a una compiuta analisi statistica del sistema penale italiano, non limitata a fornire una serie di dati di matrice processuale, sostanziale e penitenziaria, ma tesa pure a ricostruire alcuni dei pi\uf9 importanti indicatori di matrice \u201ceconomico-strutturale\u201d della giustizia italiana (come quelli concernenti la geografia giudiziaria, le dotazioni finanziarie del sistema e le carenze di organico). A valle di questa attivit\ue0 ricostruttiva, la seconda parte del libro si pone un fine specifico, legato all\u2019importante cantiere di interventi aperto dalla \u201criforma Cartabia\u201d: essa ha lo scopo di valutare se la l. 27 settembre del 2021, n.134 e le manovre legislative collegate al P.N.R.R. abbiano le potenzialit\ue0 di rimediare alle principali sacche di inefficienza dell\u2019ordinamento
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