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    Il turismo come "engine of growth". Il caso del Kenya.

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    L'elaborato ha come scopo l'analisi di un paese in via di sviluppo, ovvero il Kenya, per capire se uno strumento come il turismo può riuscire a guidare la crescita economica del paese. La presunzione che ciò sia possibile nasce dalle evidenti e numerose risorse turistiche che si trovano su tutto il territorio keniota, e che, ogni anno, sono in grado di attirare un numero notevole di turisti. Paesi come il Kenya, al quale si possono facilmente affiancare gli altri stati che compongono il continente africano, sono caratterizzati da tutta una serie di problematiche, in particolare politiche ed economiche, che rallentano il processo di crescita del paese. Senza alcun dubbio, il turismo, non può essere considerato come un fattore trainante lo sviluppo di un territorio, perchè tale progetto di crescita, può essere realizzato soltanto con delle istituzioni che sappiano guidare le scelte del paese, anche grazie ad un fenomeno di imitazione di altri stati più sviluppati. Il turismo è comunque uno strumento di fondamentale importanza per l'economia del Kenya, in quanto, nella sua storia post-indipendenza, è stato in grado di apportare un contributo alla bilancia commerciale del paese, in termini di arrivi e, di conseguenza, di entrate in denaro. Anche se non può guidare la crescita di un paese è comunque uno dei settori economici più importanti, che necessita di una giusta promozione, soprattutto verso gli stati africani stessi, in un'ottica sostenibile, in modo da preservare le risorse e le culture locali per le generazioni future

    Exploring the interaction between a fluorescent Ag(I)-biscarbene complex and non-canonical DNA structures: a multi-technique investigation

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    Silver compounds are mainly studied as antimicrobial agents, but they also have anticancer properties, with the latter, in some cases, being better than their gold counterparts. Herein, we analyse the first example of a new Ag(I)-biscarbene that can bind non-canonical structures of DNA, more precisely G-quadruplexes (G4), with different binding signatures depending on the type of G4. Moreover, we show that this Ag-based carbene binds the i-motif DNA structure. Alternatively, its Au(I) counterpart, which was investigated for comparison, stabilises mitochondrial G4. Theoretical in silico studies elucidated the details of different binding modes depending on the geometry of G4. The two complexes showed increased cytotoxic activity compared to cisplatin, overcoming its resistance in ovarian cancer. The binding of these new drug candidates with other relevant biosubstrates was studied to afford a more complete picture of their possible targets. In particular, the Ag(I) complex preferentially binds DNA structures over RNA structures, with higher binding constants for the non-canonical nucleic acids with respect to natural calf thymus DNA. Regarding possible protein targets, its interaction with the albumin model protein BSA was also tested
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