1,613 research outputs found

    Archeologia e 'sacro': le ragioni di un incontro

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    Nel contributo si esamina il dibattito sorto in anni recenti attorno al concetto di Archeologia del sacro, qui inteso come disciplina che si occupa di tutto ci\uf2 che si considera propriet\ue0 degli dei e, quindi, spazi sacri, rituali e offerte votive. L'obiettivo sarebbe quello di indurre storici e archeologi ad individuare un lessico comune e un metodo di lavoro condiviso, pur nella diversit\ue0 delle discipline

    Cultura abitativa nella Cisalpina romana. 1. Forum Popili

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    Recensione del volume a cura di Antonella Coralini, Cultura abitativa nella Cisalpina Romana. 1. Forum Popili. Borgo S. Lorenzo: All\u2019Insegna del Giglio 2010. 344 S. zahlr. Abb. 1 Beil. (Flos Italiae. 9.) Il volume, che presenta i risultati di un progetto co-finanziato dal MIUR (PRIN Programmi di Ricerca di Interesse nazionale) e dall\u2019Universit\ue0 degli Studi di Bologna, \ue8 incentrato sull\u2019edilizia residenziale di Forum Popili (Forlimpopoli) e costituisce il primo di una serie di lavori analoghi dedicati ai centri urbani della Romagna romana

    A proposito di un mosaico tardoantico con figure di eroti

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    Questa relazione esamina la rappresentazione di Cupidi trovata in un mosaico del quarto secolo ad Aquileia, in un’area situatat tra l’antico foro e il porto. Fontana sostiene che il mosaico, che rappresenta alcuni Cupidi alati incorniciati da una ghirlanda di fiori e folgie, potrebbe essere datato o al tempo dell’imperatore Costantino (mosaici simili sono stati rinvenuti nel palazzo di Costantino a Treviri) o al tempo di Costanzo II. In entrambi i casi, il mosaico e il palazzo al quale apparteneva possono costituire un campione esemplare di un periodo di rinascimento politico e economico della città di Aquileia nella tarda antichità.This paper examines a depiction of Cupids found in a fourth-century mosaic at Aquileia in an area between the ancient forum and the harbour. Fontana argues that the mosaic, which represents a number of winged Cupids framed by a garland of flowers and leaves, could date back either to the time of the emperor Constantine (similar mosaics have been found in the palace of Constantine at Trier) o to the age of Constantius II. In either case, the mosaic and the palace to which it would have belonged are likely to constitute an exemplary sample from a period of political and economic renaissance of the town of Aquileia in late antiquity

    Contaminazioni nei sacra del mondo greco e romano. “Sotto gli auspici dell'archeologia”

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    Der Beitrag beschäftigt sich unter archäologischem Gesichtspunkt mit der Frage der „Verbindung“ – in all seinen unterschiedlichen Bedeutungen – im religiösen Bereich. Zwei Beispiele seien genannt: zum einen der Fall der Gottheit Epona, Schutzgöttin der Lasttiere, verbreitet in Italien und vielen Provinzen, zum anderen die architektonische Struktur des sog. Fanum bzw. gallisch-römischen Tempels, einem Gebäude mit zentralem Grundriss der v.a. in den gallischen, germanischen und Donau-Provinzen verbreitet war

    Sacerdoti egizi ad Aquileia: una riconsiderazione

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    1noLa rilettura di alcune testimonianze epigrafiche aquileiesi ha consentito di individuare alcuni sacerdoti di origine egizia e di metterli in relazione con una particolare accezione del culto nel centro altoadriatico. In particolare, la testimonianza di un sacerdote "stolista" risulta signicativa sotto molteplici aspetti. Prima di tutto, per quanto riguarda in generale la presenza di clero egiziano in Occidente gli studiosi ritengono che la figura dello stolista, ben nota ad Atene in età imperiale, non sia documentata a Roma e in Italia e che si possa contare solamente su alcune notizie indirette relative a figure con mansioni analoghe. L'iscrizione aquileiese smentisce questa presunta lacuna e apre nuove prospettive sulle pratiche rituali nei santuari nord-italici. In secondo luogo, l'esistenza di personale specializzato, di origine alessandrina, potrebbe dimostrare la necessità di rinforzare e sostenere il tempio locale attraverso l'autorità di un autentico sacerdote egiziano in un momento particolare del culto locale, probabilmente collocabile nel II secolo d.C..openopenFontana, FedericaFontana, Federic

    Premessa

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    Spazio e gesti del ‘sacro’. Considerazioni archeologiche

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    The contribution concerns, through the study of some specific contexts, the issue of the relation between the ritual act and the sacred spaces. An in-depth analysis is dedicated to the temple of Bona Dea in Tergeste, as an example of an integrated interpretation of the ancient sources

    Le rôle socio-économique des médiateurs culturels interprètes (MCI) dans la problématique de l'hospitalisation des migrants

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    [Table des matières] L'interprétariat dans le domaine sanitaire (rôle, limites). Les services d'interprétariat institutionalisés en Suisse (types et formes d'interprétariat: interprétariat dans les entretiens en face-à-face, par écrit, par téléphone). Le rôle social du médiateur culturel interprète (MCI) dans le système sanitaire (fonctions sociales, pouvoir et statu du MCI). Le rôle économique du MCI dans le système sanitaire (financement des services d'interprétariat, engagement et formation des MCI)

    I culti isiaci nell’Italia settentrionale 1. Verona, Aquileia, Trieste

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    Si deve ad un devoto della dea, autore di una dedica nel III d.C. a Capua,la splendida sintesi sulla dimensione raggiunta dalla sua protettrice che egli definisce Tu, una quae es omnia, dea Isis. La dea che arriva a Roma è già diventata unica, onnipotente, myrionima e dotata di infinite competenze. Questo lavoro, dedicato alla presenza della dea e dei synnaoi theoi nelle città di Verona, Aquileia e Trieste, costituisce un primo contributo allo studio dell’introduzione e dell’affermazione dei culti isiaci nell’Italia Settentrionale. Tale questione, per nulla ‘locale’,si rivela invece strettamente connessa ai problemi storici,politici e culturali che segnarono le tappe di diffusione del culto a Roma e nel mondo mediterraneo.Una particolare attenzione è dedicata all’approfondimento delle ‘immagini’ della dea, poliedrica e mutevole nelle sue competenze e, quindi, nelle forme in cui si presenta.Un ricco apparato di materiale ‘isiaco’ completa, nella concretezza della lettura iconografica, la parte teorica relativa alle raffigurazioni della dea myriónima e dei suoi páredroi

    Materials recovery from waste liquid crystal displays: A focus on indium

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    In the present work the recovery of indium and of the polarizing film from waste liquid crystal displays was experimentally investigated in the laboratory. First of all, the polarizing film was removed by employing a number of different techniques, including thermal and chemical treatments. Leaching of indium was then performed with HCl 6 N, which allowed solubilisation of approximately 90% In (i.e. 260 mg In per kg of glass) at room temperature, without shredding. Indium recovery from the aqueous phase was then investigated through solvent extraction with polyethylene glycol (PEG)-based aqueous biphasic systems. Indium extraction tests through the PEG-ammonium sulphate-water system were conducted as a function of PEG concentration, salt concentration and molecular weight of PEG, using 1,10 phenanthroline as a ligand. The experimental results demonstrated that indium partitioning between the bottom (salt-rich) and the top (PEG-rich) phase is quite independent on the composition of the system, since 80-95% indium is extracted in the bottom phase and 5-20% in the top phase; it was also found that when PEG concentration is increased, the ratio between the bottom and the upper phase volumes decreases, resulting in an increase of indium concentration in the bottom phase (at [PEG]=25% w/w, indium concentration in the bottom phase is ~30% higher than the initial concentration before the extraction)
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