50 research outputs found

    Social Work Education: Innovations and Experiences

    No full text
    As confirmed by several of the articles proposed for this section, educators and researchers have stepped up their efforts reshaping traditional setting, activities and tools of teaching and learning and capturing evidence from practice to better understand potential and limits of this unedited condition. Among lessons learnt, the virtual environment produces effects on who learns but also on who teaches, and the virtual educational strategies can be effective only within a relational framework, in order to integrate the educational activities in the presence, not to replace it. Social work education are processes that develop through human relationships

    Preface

    No full text

    Round Table

    No full text
    Can the story of social work be told through Objects? Might a collection of objects be more illuminating than a formal text book or a dry definition? In this engaging, photographic book, Mark Doel curates a collection of 127 objects contributed by people from around the globe to evoke a sense of social work \u2013 past, present and future. Written as a Guide to an Exhibition of Social Work, this is the ideal book to introduce social work to newcomers, and to entertain those with long experience of the profession. The objects are presented by a diverse group of people with different perspectives on social work, but with a common imagination

    La ricerca scientifica di Social Work. Quale oggettivit\ue0 per lo studio della soggettivit\ue0 profonda?

    No full text
    The paper discusses epistemological issues about major communalities and differences between Sociology and Social Work\u2019s styles of social research. Compared with conventional methods and contents of macro-sociological research, Social work is ideographical in essence, as micro \u201cclinical\u201d approaches in medicine and psychotherapy. The epistemological domain of Social work research focuses on existential vulnerabilities and severe social diseases where feelings, attitudes and coping capabilities of those human beings involved must to be entirely considered and taken into account. One of the most appropriate research style in social work research (the participatory research) is briefly described and a possible typology of social work studies\u2019 contents is indicated

    Non rassegniamoci al declino. Il welfare prossimo venturo

    No full text
    Sempre più spesso in ambito accademico e professionale vengono elaborate proposte di riforma delle politiche e degli interventi socio-assistenziali. Rispetto a qualunque proposta di riforma, vanno segnalare due questioni generali. Anzitutto, in una riforma è necessario tenere in considerazione la questione degli ambiti del welfare e come questi ambiti interagiscono e interferiscono. La seconda riguarda la questione dei modelli di welfare. Per quanto riguarda gli ambiti del welfare, è evidente innanzitutto la complessità della connessione tra i meccanismi della redistribuzione monetaria, sia su base universalistica/impersonale (detrazioni fiscali; reddito di cittadinanza) sia su base personalizzata (sussidi, indennità, reddito minimo, ecc.), e dell’erogazione di prestazioni standardizzate a sostegno delle famiglie o delle persone fragili. Ma la riforma del welfare non è solo la riforma dei servizi erogati, degli standard minimi erogabili. Dovrebbe essere una riforma che tocchi primariamente l’agire associato, una riforma che colga i gangli della responsabilizzazione comunitaria in un’ottica di sussidiarietà piena, una sussidiarietà che non si traduca più nella stucchevole esternalizzazione dei servizi

    Scuola e promozione della salute in ottica relazionale

    No full text
    Esercitando il suo ruolo sociale nel sistema di welfare, la Scuola si occupa di promozione della salute. Su questo tema \ue8 bene distinguere tra gradienti diversi. Un conto \ue8 considerare il welfare, benessere dato dalle condizioni materiali e strumentali; altro conto \ue8 guardare alla salute dell\u2019apparato psicofisico; altro conto ancora \ue8 preoccuparsi del well being, che ha a che fare con il sentirsi bene con se stessi, amati e stimati. La promozione della salute, nei bambini e nei ragazzi, non dovrebbe considerare soltanto il benessere biologico e organico, quanto piuttosto preoccuparsi del vivere intero, delle prospettive di vita, della ricerca di senso dei ragazzi. E il benessere vero non \ue8 un prodotto calato dall\u2019alto unilateralmente, ma il frutto di una co-evoluzione in cui l\u2019adulto che accompagna apre un dialogo autentico e si fa aiutare dai giovani a costruire azioni polifoniche e aperte

    La logica dell'auto mutuo aiuto. Reciprocit\ue0 nel welfare societario

    No full text
    gruppi di auto/mutuo aiuto sono esperienze ormai note, cos\uec come noti sono i benefici per chi li frequenta. Tuttavia i sistemi istituzionali di welfare, nazionali e locali, bench\ue9 li riconoscano e li nominino, non puntano su tale strumento e non lo incardinano seriamente nelle pratiche ordinarie dei servizi sociali e sociosanitari. Perch\ue9 questo accade? La risposta risiede nella logica stessa dell\u2019auto/mutuo aiuto, la mutualit\ue0, che cozza contro l\u2019impostazione ideologica di sistemi di welfare in cui l\u2019aiuto \ue8 un processo unidirezionale \uabdato\ubb dai professionisti incardinati nel sistema, in virt\uf9 della loro competenza esperta. C\u2019\ue8 bisogno, invece, di un modello di welfare societario, intrinsecamente capace di accogliere la logica dell\u2019auto/mutuo aiuto come fondamento, un welfare pienamente sussidiario, strutturato secondo l\u2019idea contro-intuitiva della piena reciprocit\ue0

    Manifesto del Metodo Relational Social Work

    No full text
    Il Metodo RSW indica a tutti gli esperti del welfare una via maestra: affermare solo ci\uf2 che si pratica. Prima di imporre impegnativi cambiamenti esistenziali ad altri, gli operatori sociali, i dirigenti dei servizi, gli amministratori, i formatori e gli stessi studiosi dovrebbero mostrare \uabcome si fa\ubb, nel rispetto di una semplice Regola aurea: \uabFai a te stesso il bene che tu vorresti che i tuoi simili facessero a loro stessi e agli altri\ubb. Lavoro relazionale, sapere esperienziale, reciprocit\ue0, corresponsabilit\ue0 e partecipazione. Sono questi i principi ai quali profondamente s\u2019ispira, per declinarli operativamente, il Metodo RSW. Con l\u2019obiettivo di stimolare la riflessione epistemologica sul senso del Lavoro sociale professionale, Fabio Folgheraiter ne stila un Manifesto di \uabassiomi e corollari\ubb sintetici. L\u2019intento non \ue8 di cristallizzarne le idee e le logiche ma, al contrario, di rilanciare, nel perdurante tempo di crisi dei nostri sistemi di welfare, un dibattito fondazionale attorno a un differente paradigma del \uabprendersi cura\ubb. Spaziando dalle competenze tecniche di guida/facilitazione relazionale a quelle esperienziali; dalle reti istituzionali agli aiuti relazionali diretti; dai modelli di Stato sociale alle logiche di governance, questo piccolo libro condensa utili suggestioni per tutti i Lettori interessati a capire come possano esistere, nelle comunit\ue0, sistemi socioassistenziali aperti \uabal loro senso\ubb, pi\uf9 umani e pi\uf9 efficienti nello stesso tempo
    corecore