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    Andare oltre impressionabilità e ideologia: la ‘svolta narrativa’ e gli strumenti di analisi della biblioteconomia sociale

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    Con l’espressione narrative turn si fa riferimento al successo dell’approccio narrativo che si è manifestato nel campo delle scienze umane a partire dagli anni Novanta del secolo scorso. Il nostro settore non è estraneo a questo fenomeno, come dimostra una certa narrazione della biblioteca – diffusa negli ultimi anni e che in quest’ultimo periodo si sta consolidando – che si nutre di un patrimonio mitico fatto di messaggi altamente condivisibili, fortemente motivanti, sempre positivi, basati su valori indiscutibili. A partire da questa evidenza, l’articolo presenta una riflessione sulla svolta narrativa della biblioteconomia italiana: 1) dal punto di vista storico, a partire dal concetto di ‘library faith’, espressione utilizzata in America fin dagli anni Quaranta del Novecento per indicare l’‘ideologia’ che sostiene l’importanza della biblioteca pubblica per la società; 2) dal punto di vista metodologico, introducendo le sue due declinazioni, una che impiega lo storytelling come strumento di advocacy; l’altra che utilizza la narrazione come strumento di indagine. Nell’ultima parte dell'articolo viene introdotta l’analisi automatica dei testi (AAT) come metodo che può essere proficuamente utilizzato anche nel nostro settore al fine di incrementare la comprensione del fenomeno biblioteca e, dunque, produrre narrazioni coerenti e non slegate dai dati di realtà. Sei esperti sono stati chiamati a confrontarsi sulle specificità di questo metodo, le cui caratteristiche vengono presentate nell’ambito di una più ampia riflessione sugli strumenti interpretativi della biblioteconomia sociale.‘Narrative turn’ is the phrase used to refer to the success that narrative approach has been having in humanities since the Nineties. Our field is not foreign to this phenomenon: during these last years a narrative approach to the library is emerging, based upon myths built around shared, motivating and positive messages and undisputable values. Starting from this evidence, the article deals with the narrative turn in Italian librarianship: 1) from the historical point of view: since the Forties of the twentieth century, in the United States, the ideology supporting the public libraries’ central role of in society was studied under the name of ‘library faith’; 2) from the methodological point of view in all its different aspects: the one using storytelling as a means of advocacy; the other using stories as a knowledge production tool. The last part of the essay introduces the automatic text analysis as a method our field could use to better understand ‘library phenomenon’ and build up stories that are more coherent and tied to facts and data. Six experts have been involved in a debate about the specificity of this method, described as part of a wider discussion about social librarianship’s analytical tools

    Diffusione e vitalità delle biblioteche. Un indicatore di impatto per il “Rapporto sul benessere equo e sostenibile” (BES)

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    Proseguiamo con questa relazione la riflessione intrapresa nel convegno del 2017 dedicato a “La biblioteca aperta: tecniche e strategie di condivisione”, nella sessione “La biblioteca pubblica nelle politiche di welfare: nuovi criteri di valutazione dell’impatto sociale” dove lanciammo quello che allora era l’inizio di un progetto Istat-Sapienza volto all’individuazione di una serie di iniziative di ricerca finalizzate alla misurazione delle biblioteche italiane, con l’obiettivo di restituirne la complessità nella duplice dimensione di fruizione (output) e impatto (outcome). Lo scorso anno, nell’ambito del convegno dedicato a “La biblioteca che cresce: contenuti e servizi tra frammentazione e integrazione”, nella sessione “La biblioteca tra complessità e integrazione”, presentammo i primi risultati ottenuti e tracciammo il disegno del percorso che ci vedrà impegnati nei prossimi anni, già inserendo tale riflessione in questo paradigma pervasivo che è lo sviluppo sostenibile. In questo convegno dedicato proprio alla relazione che esiste tra biblioteche e obiettivi di sviluppo sostenibile presentiamo i primi esiti del progetto in relazione al concetto di “impatto” delle biblioteche e all’auspicabile futuro inserimento di un indicatore dedicato ad esse nel rapporto BES di Istat, usando come linee guida per il nostro intervento le 4 parole chiave esplicitate dal sottotitolo del convegno: strategie, azioni, indicatori e impatto

    Prefazione

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    Nel paradigma dello sviluppo umano la visione della salute e della cura stanno cambiando. Qui le biblioteche possono avere un ruolo diverso dal tradizionale e tutto da ridefinire

    Contro i pavimenti appiccicosi A proposito di biblioteche, lettura e futuri possibili

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    L'articolo propone una riflessione sul rapporto tra biblioteche e lettura e il posizionamento delle biblioteche tra i determinanti sociali della salute

    Trasformazione, accelerazione e traguardi delle indagini sull’utenza dei servizi bibliotecari

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    La misurazione e la valutazione delle biblioteche sono oggetto di un ripensamento nel quadro più ampio della qualità della vita e del benessere individuale e collettivo e in una prospettiva multidimensionale. Il contributo descrive l'evoluzione delle pratiche di valutazione in biblioteca secondo la prospettiva espressa dall'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e dal BES dell'Istat

    Biblioteche e sviluppo di comunità nella “grande ricostruzione”: culturale, sociale, digitale

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    Il contributo prende in esame il ruolo delle biblioteche per lo sviluppo di comunità a partire dai risultati dell'indagine nazionale "La biblioteca per te" promossa da Rete delle reti in collaborazione con ’Associazione Italiana Biblioteche e con la direzione scientifica di BIBLAB - Laboratorio di biblioteconomia sociale e ricerca applicata alle biblioteche dell’Università di Roma Sapienza. Il contributo ne analizza alcuni risultati con un duplice obiettivo: 1) comprendere come le biblioteche possano essere protagoniste della ri-costruzione di comunità di persone in grado di condividere obiettivi, interessi, attività per lo sviluppo di una società sana; 2) ragionare sulla ri-costruzione delle biblioteche stesse a partire da una nuova visione delle relazioni con gli altri attori che operano sul territorio, con gli amministratori, con i cittadini, con gli utenti così da ridefinire e in definitiva progettare una comunità bibliotecaria capace di generare un impatto positivo sulla vita delle persone

    Biblioteche data-driven. Verso un sistema informativo per le biblioteche italiane

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    La raccolta sistematica di dati sulle biblioteche italiane è oggi azione fondamentale per una programmazione efficace delle politiche culturali. C'è uno scarto tra la riflessione teorica che negli ultimi 40 anni ha prodotto strumenti per la valutazione della performance e la pratica delle attività di monitoraggio. Ad oggi non esiste un modello di rilevazione condiviso delle biblioteche italiane. Ci sono esperienze diverse che contribuiscono a creare un quadro incerto sulle attività, i servizi, l'impatto delle biblioteche nel panorama sociale e culturale del nostro paese. Ciò produce pericolose distorsioni.  Proprio con l’obiettivo di superare questa criticità è stato istituito un tavolo di lavoro Istat-Sapienza , al fine di unire le due anime – metodologica e biblioteconomica – necessarie all’individuazione di una serie di iniziative di ricerca, che possano realmente fornire attraverso i dati una fotografia della complessità del fenomeno biblioteca , dal punto di vista dell’offerta ma anche della domanda, nella duplice dimensione di fruizione (output) e impatto (outcome). È degli obiettivi e dei primi passi mossi nell’ambito di questo progetto che si parla nelle pagine di questo contributo

    Conoscere gli utenti per comunicare la biblioteca. Il potere delle parole per misurare l'impatto

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    In questi anni nella biblioteconomia italiana ha cominciato a diffondersi una diversa cultura della valutazione nella quale il tema dell’impatto sociale e dell’analisi dell’utenza sono diventati centrali. Centrali dal punto di vista teorico, tuttavia ancora marginali nella pratica della ricerca empirica a causa di una scarsa diffusione degli strumenti che ne facilitino l’applicazione nei diversi contesti. A fronte di questa evidenza si è diffusa una sensibilità verso le tecniche qualitative ed è avvertita l’urgenza e la necessità della comunità professionale di approfondire non solo le caratteristiche del metodo ma anche i percorsi e i temi di ricerca possibili: l’analisi dell’utenza potenziale, lo studio dei bisogni della comunità, l’approfondimento della percezione, dell’identità e del radicamento, lo studio delle biblioteche come organizzazioni. Il volume si focalizza su questi temi e in particolare su quello dell’impatto, da intendersi non solo come una misura ma anche come potente strumento di comunicazione che può favorire il riconoscimento della presenza stabile e capillare delle biblioteche e un allontanamento della marginalità alla quale a volte sembrano essere destinate

    Recensione a: Maurizio Caminito, La biblioteca nella nuvola. Utenti e servizi al tempo degli smartphone, Milano, Editrice Bibliografica, 2018, 9788893570107.

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    Recensione al volume di Maurizio Caminito, La biblioteca nella nuvola. Utenti e servizi al tempo degli smartphone, Milano, Editrice Bibliografica, 2018, 9788893570107

    Interpretazione, interconnessione, empatia. Il ruolo delle infrastrutture culturali (e delle biblioteche) per la ricostruzione che verrà. Intervista a Enrico Giovannini

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    Quale relazione tra emergenza da Covid-19 e sviluppo sostenibile? Quale ruolo potranno e dovranno avere le infrastrutture culturali nella ricostruzione che verrà? E le biblioteche come potranno riposizionarsi rispetto alle trasformazioni in corso? A queste e ad altre domande risponde Enrico Giovannini accademico, economista, portavoce dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, presidente dell’Istat dal 2009 al 2013, ministro del Lavoro e delle politiche sociali nel Governo Letta e presidente dell’European Statistical Governance Advisory Board (ESGAB), l’organismo che supervisiona il funzionamento del Sistema statistico europeo
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