17 research outputs found

    La misura della resistenza termica conduttiva equivalente dell'abbigliamento

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    Chi ha esperienza di gestione di impianti di climatizzazione sa che questi, anche se perfettamente progettati e realizzati, danno luogo sempre a lamentele che crescono se gli infissi esterni non sono apribili e se gli ambienti di lavoro sono molto ampi e non permettono regolazioni localizzate differenziate. Anche se da una campagna di misura i parametri microclimatici dovessero risultare costanti nel tempo, perfettamente uniformi negli ambienti e pari ai valori di progetto, comunque si avrebbe tra gli occupanti un buon numero di insoddisfatti. Analizzeremo questo fenomeno alla luce della teoria esistente e ormai consolidata, esamineremo come in realtà il fenomeno è più ampio di quanto previsto dalla teoria stessa e trarremo delle conclusioni

    Clothing: an essential individual adjustment factor for obtaining general thermal comfort

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    In air conditioned buildings where thermal conditions comply with existing building codes and standards, many people often complain of unpleasant thermal sensations. These complaints may often be caused by differences in the occupants activity level and the fact that people are not alike and may prefer different thermal conditions. In this paper the important role played by clothing in the attainment of thermal comfort is stressed and it is shown how the clothing may be used to compensate for different activities and personal differences. This phenomenon is analyzed by assessing the sensitivity of Predicted Percentage of Dissatisfied (PPD) index to the subjects' activity and to the thermal insulation of the clothes they wear

    La qualità globale dell’ambiente interno e la sostenibilità energetica

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    La sostenibilità energetica non può prescindere dall’attenzione al benessere termico da garantire nell’ambiente interno. La valutazione delle soluzioni di intervento su edifici esistenti propone soluzioni anche a costi contenuti che possono essere ampiamente applicate ad edifici che non necessitano di ristrutturazione significativa. Il contestuale obiettivo di riduzione dei consumi e di soddisfacimento del benessere termico degli ambienti interni comporta la necessità di fondare le valutazioni relative all’ambiente interno sulla temperatura operativa piuttosto che su quella dell’aria. Quest’ultima non tiene infatti conto del contributo radiativo allo scambio termico tra corpo umano e ambiente circostante, fattore che influenza significantemente la sensazione di benessere all’interno degli ambienti

    Impianti aeraulici per la climatizzazione. UNI 10339 presto in inchiesta pubblica.

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    La proposta di revisione della norma UNI 10339 è finalmente una realtà. Dopo un lungo percorso che ha visto impegnato un gruppo di lavoro AiCARR-CTI coordinato dal Prof. Cesare Maria Joppolo, la proposta sta per andare in inchiesta pubblica UNI. Questa notizia era attesa da molto tempo dagli addetti ai lavori, se non altro perché la 10339 è la norma di riferimento a livello nazionale per la progettazione degli impianti aeraulici per la climatizzazione dell’aria e la versione attualmente vigente, che risale al 1995 [1], non tiene conto di una serie di prescrizioni previste dalle norme pubblicate negli ultimi anni nell’ambito del mandato M343 relativo all’applicazione della EPBD. La proposta presenta una serie di novità, legate soprattutto al fatto che viene posta grande attenzione agli aspetti della qualità ambientale, nel senso che l’impianto deve garantire una determinata classe di qualità dell’aria e di comfort termoigrometrico. Ormai da anni la qualità dell’aria e il comfort termoigrometico vengono classificati iin funzione delle aspettative medie delle persone esposte agli ambienti, come mostrato in Tabella 1; la norma UNI EN 15251 prevede 4 classi: passando dalla prima all’ultima ovviamente si riducono le aspettative delle persone e quindi le prestazioni richieste all’impianto. Questo nuovo approccio è da una parte scontato dall’altra rivoluzionario. Scontato perché è normale che un impianto per la climatizzazione debba avere come fine il soddisfacimento delle condizioni di comfort per l’utente, rivoluzionario perché sancisce in maniera incontrovertibile che deve esserci sinergia tra la progettazione dell’impianto, quella dell’involucro e la qualità dell’ambiente interno, il tutto ovviamente nel rispetto del risparmio energetico

    The influence of the vapour permeability of clothing on thermal discomfort

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    Generally, in problems concerning thermal comfort or heat stress, the vapor resistance of clothing is neglected, although two moisture permeability indices have been introduced and measured for some fabrics or clothing. Only recently has a model begun to be used which utilizes one of the two indices. In this paper the classic formulations and the new one are reviewed and, by the Gagge DISC index, the influence of vapor permeability on thermal discomfort is emphasized
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