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    po 119 ferritin heavy subunit enhances apoptosis of non small cell lung cancer cells through modulation of a mir 125b p53 axis

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    Introduction The ferritin molecule is a nanocage composed by the variable assembly of 24 heavy and light subunits. As major intracellular iron storage protein, ferritin has been studied for many years in the context of iron metabolism. However, recent evidences highlight its role, and particularly that of the heavy subunit (FHC), in pathways related to cancer development and progression, such as cell proliferation, epithelial-mesenchymal transition, cell death and angiogenesis. This new role of FHC is largely due to its ability to regulate a repertoire of oncogenes and oncomiRNAs. Moreover, the existence of a feedback loop between FHC and the tumour suppressor p53 has been observed in different cell types. Material and methods FHC was overexpressed in A549 and H460 non-small cell lung cancer (NSCLC) cells through transient transfection of a specific expression vector. FHC, p53 and miR-125b levels were measured by q-PCR and TaqMan analyses in cancer cell lines as well as in tumour tissue specimens. The analysis of the methylation status of miR-125b promoter region was achieved by Methylation Specific PCR (MSP). FHC-overexpressing and control A549 and H460 cells were monitored for changes in proliferation and apoptosis through PI and Annexin/7-AAD flow cytometry assays. Intrinsic and extrinsic apoptosis biomarkers were measured by Western Blot. Statistical analysis was performed by Student t-test or non-parametric Wilcoxon signed-rank test. Results and discussions The major finding of this study was that FHC is able to enhance p53 expression through the down-regulation of miR-125b in A549 and H460 NSCLC cell lines. Indeed, we found that FHC overexpression induces hypermethylation and thus the down-regulation of miR-125b which, in turn, is a direct repressor of the tumour suppressor p53. Absolute q-PCR highlighted a significant correlation among these three key molecules also in human tumour tissue specimens thus strongly suggesting the existence of a new regulatory axis In vitro, FHC overexpression also triggered p53-mediated cell apoptosis that is partially reverted by miR-125b reconstitution. Up-regulation of BAX, a pro-apoptotic member of Bcl-2 family, and the enhanced cleavage of caspase-9 demonstrated the activation of the intrinsic apoptotic pathway. Conclusion Overall, the identification of a FHC/miR-125b/p53 regulatory axis may provide a novel molecular strategy for the regulation of the apoptotic cell death in non small cell lung cancer

    DANT (Decision and New Technologies)

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    Il progetto di ricerca si inserisce nell\u2019ambito del quadro delineato dal progetto \u201cDipartimenti di Eccellenza\u201d sul tema \u201cDiritto e Innovazione. Europa e Cina di fronte alle sfide della globalizzazione\u201d. Esso intende indagare alcune delle implicazioni che le nuove tecnologie e pi\uf9 in generale le nuove acquisizioni scientifiche hanno sulla \u201cdecisione\u201d. Il termine \u201cdecisione\u201d, sotto il profilo giuridico, ricorre in molteplici ambiti: dall\u2019attivit\ue0 giurisdizionale (la \u201cdecisione\u201d del giudice), a quella amministrativa (le modalit\ue0 di esercizio del potere amministrativo) fino a coinvolgere, non ultimo, l\u2019ampio spettro della regolamentazione dei rapporti tra privati (l\u2019attivit\ue0 contrattuale \ue8 sempre il frutto di una \u201cdecisione\u201d). Per lungo tempo il diritto ha rappresentato, nel mondo occidentale, un fattore relativamente stabile di costruzione razionale di principi e regole al \u201cpasso\u201d con i tempi. Il diritto consuetudinario ha messo al centro il tempo e la durata come formanti del fenomeno giuridico. La scientificizzazione (si pensi alla fase matura del diritto romano e a quella del diritto medievale \u2018sapienziale\u2019) ha poggiato su una piattaforma caratterizzata da una forte storicit\ue0 e da dinamiche di elaborazione/interpretazione di categorie e di regole capaci di promuovere una graduale evoluzione. Il razionalismo giuridico, in et\ue0 moderna, ha introdotto nuovi elementi (si pensi alla calcolabilit\ue0) ma ha continuato a vedere nell\u2019\u201cuso moderno\u201d del diritto romano un deposito di principi e concetti. Anche di fronte alla rivoluzione industriale e all\u2019impatto delle nuove tecniche tra Otto e Novecento (mezzi a vapore, energia elettrica, motore a scoppio, telefono, ecc.) il giurista ha sempre valorizzato il registro della \u201ctradizione\u201d ricorrendo agli strumenti ermeneutici antichi (basti pensare all\u2019analogia) per \u201cleggere\u201d i nuovi fenomeni e cercare di \u201cgovernarli\u201d dal punto di vista legislativo, giudiziale e scientifico. Il giurista si \ue8 sempre mosso cercando un punto mediano tra la tradizione e l\u2019innovazione. Il giurista del XXI secolo continuer\ue0 a \u201cpensare\u201d e operare in questo modo o dovr\ue0 invece mutare forma mentis e modus operandi? Queste domande acquistano un senso preciso considerando come, negli ultimi anni, lo straordinario sviluppo/combinazione delle nuove tecnologie ha cominciato ad incidere radicalmente su tutti gli aspetti della vita individuale e sociale al punto da far pensare a nuove dimensioni come il \u201ctrans-umano\u201d e il \u201cpost-umano\u201d. Nell\u2019ambito delle rivoluzioni del digitale l\u2019utilizzazione sempre pi\uf9 estesa degli algoritmi e dell\u2019intelligenza artificiale apre senza dubbio nuovi complessi scenari e suggerisce al giurista, anzitutto, di tentare di comprenderne il funzionamento e le potenzialit\ue0. La presente ricerca \u2013 in una prospettiva storica, tecnico-giuridica, interdisciplinare \u2013 intende approfondire alcuni profili emergenti come la cd. \u201cdecisione giudiziale robotizzata\u201d, la cd. \u201cdecisione robotica nel diritto amministrativo\u201d, il problema dell\u2019erosione dell\u2019autonomia nelle contrattazioni, in particolare nel commercio on line e, in genere, nei contratti dei consumatori, nonch\ue9 quello relativo alle nuove frontiere della responsabilit\ue0 civile con riferimento ai processi di automazione, in specie quelli connessi al settore driverless. Il carattere pluridisciplinare e intersettoriale dell\u2019attivit\ue0 del gruppo di ricerca, che si avvale di competenze proprie dell\u2019area giuridica e di quella ingegneristica, consentir\ue0 di riflettere su questi temi in maniera integrata coniugando l\u2019expertise tecnico-informatica sui profili connessi all\u2019intelligenza artificiale e alla robotica con le riflessioni giuridiche sul tema cruciale della decisione
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