Monumenti rupestri etrusco-romani tra i Monti Cimini e la Valle del Tevere

"Indice del libro: Presentazione di G.Moscatelli e G.Mazzuoli; Introduzione generale; I. Storia delle scoperte e ricerche; II. Topografia e geologia della zona; III. I monumenti rupestri: tipologia, funzione e cronologia; IV. Le iscrizioni; V. Criteri per la datazione dei monumenti; VI. Lo sfondo storico e socio-economico; VII. Modelli e tradizione etrusca; VIII. Sopravvivenze in età medievale e rinascimentale; Catalogo dei monumenti; Bibliografia. . Scopo principale di questo libro è di presentare per la prima volta questi monumenti rupestri nella loro (quasi) totalità e di inquadrarli nel loro contesto topografico, storico, religioso e storico-artistico. Un risultato essenziale delle ricerche è rappresentato dal catalogo con 45 monumenti di cui 36 si trovano nei territori di Bomarzo, Soriano nel Cimino e Vitorchiano..

Grab und Altar. Römische Felsdenkmäler in etruskischer Tradition

Vengono esaminati tipologia, funzione e cronologia di un gruppo di monumenti rupestri - spesso a forma di altare - nella zona di Bomarzo, Soriano nel Cimino e Vitorchiano (VT), in alcuni casi con iscrizioni in latino e databili in gran parte fra il I sec. a.C. e il I sec. d.C

Cippi, stele, statue-stele e semata. Testimonianze in Etruria, nel mondo italico e in Magna Grecia dalla Prima Età del ferro fino all'Ellenismo. Atti del Convegno internazionale, Sutri-Villa Savorelli, 24-25 aprile 2015

Questi Atti del Convegno comprendono una introduzione e 16 contributi di autori italiani, tedeschi, francesi e austriaci. Quasi tutti articoli sono riccamente illustrati. Viene trattato per la prima volta una categoria di monumenti cioè i cippi ed altri segnacoli funerari nel mondo etrusco, italico e magnogreco durante il primo millennio a.C

Tarquinia e le Civiltà del Mediterraneo. Atti del Convegno Internazionale (Milano 22-24 giugno, 2004)

Il volume raccoglie gli atti del convegno internazionale svoltosi dal 22 al 24 giugno 2004 presso l'Università degli Studi di Milano. I rapporti intercorsi tra la documentazione archeologica di Tarquinia e quella di altri poli culturali, alla luce dei nuovi dati provenienti sia dall'area più specificatamente etrusca sia dal bacino del Mediterraneo, costituiscono l'oggetto dell'opera. I temi spaziano dai processi di formazione urbana in Etruria alla presenza dei più antichi materiali ceramici di importazione greca sulle coste tirreniche, alle novità sugli artigiani attivi nelle città etrusche. Nel quadro degli scambi torna la questione demratea rivisitata da diverse angolaioni

Notes on Etruscan cosmology: the case of the Tumulus of the Crosses at Cerveteri

The aim of this contribution is to test the possibility of the use of cosmological principles connected with Etruscan religion, for composing an inscription which is incised on the wall of a passageway running beneath a ramp attached to the northeast side of the Tumulus of the Crosses, in the Banditaccia necropolis at Cerveteri. The ramp features a stairway leading to a \ufb02at ceremonial platform. On the basis of the letterforms the inscription may be dated to the end of the seventh or the beginning of the sixth century BCE. It is a rare example of a monumental inscription of the Orientalizing period of Etruscan Civilization. Directly beneath the inscription is a sign (siglum) formed by a cross inscribed in a circle. This sign has been recognized as the representation of the Etruscan concept of sacred space, whose crucial attributes are delimitation, division and orientation. A recent new reading of the inscription points out four theonymic elements, which recall divinities that, in the Etruscan cosmology, it may be argued, occupied the northeastern quadrant of the sky. Any ampli\ufb01cation of this recent new reading must take into account interdisciplinary research focused on a possible relationship, in the \ufb01eld of archaeoastronomy, between the theonymic elements and the physical space that they occupy on the wall of the passageway, since the ramp is a crucial element of Etruscan funerary cultic practices

A Contribution to the Study of the Orientation of Etruscan Temples

The aim of the present contribution is to analyse the orientation of Etruscan temples in order to understand whether they followed a certain ratio or whether they were randomlyoriented. After a critical analysis of the data from azimuth measurements, an attempt is made to understand whether this ratio could depend on factors that are of ritualistic character, possibly linked to the sky and precepts of the Etrusca Disciplina which are known to us. In undertaking this study, the author has decided first to give a brief summary of previous studies on the present subject. In the final section of this paper, the author presents the data (collected in a series of field visits during the year 2013) pertaining to the azimuths of Etruscan temples, and furthermore makes some comments on the data analysis and its significance