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Structured management strategy versus usual care for gastroesophageal reflux disease: rationale for pooled analysis of five European cluster-randomized trials
Background: Gastroesophageal reflux disease (GERD) has a major impact at the primary care level and there is a need to evaluate whether the diagnosis and therapeutic management of GERD in Europe needs to be improved
Orizzonti per lo sviluppo dell’agricoltura sulla Terra: come conciliare la sicurezza alimentare per l’uomo e la custodia del Creato
La relazione comunemente riconosciuta tra l’intervento
sull’ambiente e lo sviluppo non risulta sufficiente ad indicare
un percorso per il futuro dell’uomo. In altre parole non basta
considerare le sole dimensioni tecnica ed economica. Alla relazione
citata si deve aggiungere una componente decisiva,
quella antropologica. In base a quale visione dell’uomo dobbiamo
indirizzare lo sviluppo e l’intervento sull’ambiente naturale?
A seconda di come si risponde alla domanda antropologica
si danno indicazioni diverse anche sulla mentalitĂ con cui
approssimarsi all’ambiente naturale. Possiamo scorgere tre
principali visioni della natura.
a. La natura come realtĂ sacra. Questa visione riconosce
un ordine intrinseco alla natura, retta da leggi che la caratterizzano
come un sistema complesso di interrelazioni
multiple. L’ecocentrismo e il biocentrismo rientrano in
questa visione. Essa non distingue le differenze ontologiche
tra l’essere umano e il resto dei viventi, affermando
un egualitarismo ridotto all’ambito biologico, assieme
ad una certa divinizzazione della natura.
b. La natura come prodotto del caso. In questo caso la natura
non è intesa come creazione con un senso, bensì
come una realtĂ che esiste in una certa maniera, ma che
potrebbe esistere anche in un’altra. La maniera attuale
di esistere della natura è un risultato dovuto alla casualità ,
con la conseguenza che l’uomo, nella misura in cui
ne conosce le strutture intime, le potrĂ manipolare a suo
arbitrio. Si tratta di una posizione utilitaristica, in cui il
giudizio etico sulle attivitĂ ambientali o biotecnologiche
consiste nel calcolare i possibili rischi e benefici nel
tempo.
c. La natura come creazione. Questa visione riconosce che
la natura è ordinata ed è intesa come realtà creata da
Dio per amore. In tale ottica, la persona percepisce il
mondo della natura come un bene che la precede, che
può conoscere e che deve rispettare. L’essere umano,
non essendo l’autore del mondo della natura, si riconosce
solo suo amministratore e non suo sfruttatore, ed
ammette nello stesso tempo la sua grandezza e la sua
contingenza e interdipendenza1.
L’espressione più chiara, ancorché sintetica, di questa
esigenza antropologica è stata esposta da Papa Benedetto XVI
nell’enciclica sociale Caritas in veritate (CV), del giugno 2009:
“Oggi la questione sociale è diventata radicalmente questione
antropologica” (CV 75). E ancora: “Chiave dello sviluppo è
un’intelligenza in grado di pensare la tecnica e di cogliere il
senso pienamente umano del fare dell’uomo, nell’orizzonte di
senso della persona presa nella globalità del suo essere” (CV
70)
A multidisciplinary consensus document on follow-up strategies for patients treated with percutaneous coronary intervention
The number of percutaneous coronary interventions (PCI) is increasing worldwide. Follow-up strategies after PCI are extremely heterogeneous and can greatly affect the cost of medical care. Of note, clinical evaluations and non-invasive exams are often performed to low risk patients. In the present consensus document, practical advises are provided with respect to a tailored follow-up strategy on the basis of patients' risk profile. Three strategies follow-up have been defined and types and timing of clinical and instrumental evaluations are reported. Clinical and interventional cardiologists, cardiac rehabilitators, and general practitioners, who are in charge to manage post-PCI patients, equally contributed to the creation of the present document