52 research outputs found

    Vado per la citt\ue0 antica

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    Nel biennio 2015-16 durante la XV e la XVI campagna di scavo archeologico a Tifernum Mataurense (Sant'Angelo in Vado - PU) l'Universit\ue0 ha ideato, curato ed attuato il progetto 'Vado per la citt\ue0 antica', concernente un ciclo di attivit\ue0 ed eventi per la valorizzazione dell\u2019area archeologica tifernate, inserito nel programma dell\u2019Estate vadese: 'Aperiterme', 'la Domus del mito tra terra e cielo', 'I luned\uec dell'archeologia', 'A lavoro con gli archeologi', 'Facciamo il punto', 'Per un cantiere aperto'. Le iniziative sono state curate e realizzate su base scrupolosamente scientifica con conoscenze e personale universitario, a titolo gratuito e in sinergia con il Comune, che ha atteso agli aspetti organizzativi e logistici

    Il profilo biografico e scientifico di Enzo Catani

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    La prefazione intende illustrare brevemente il profilo biografico e scientifico dello studioso Enzo Catani, a cui \ue8 stata dedicata la Miscellanea di studi di archeologia e di antichit\ue0 per il suo LXX genetliaco

    Attivit\ue0 di ricerca, tutela e valorizzazione dell'Universit\ue0 degli Studi di Macerata a Tifernum Mataurense (S. Angelo in Vado - PU)

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    Nella scheda si descrive in sintesi le attivit\ue0 di scavo, ricerca, studio, tutela e valorizzazione, effettuate dall'Universit\ue0 degli Studi di Macerata nell'area archeologica e nel museo di Sant'Angelo in Vado (PU), corrispondente alll'antico municipio romano di Tifernum Mataurense

    Indagini archeologiche a Tifernum Mataurense (Sant’Angelo in Vado –PU).VII campagna di scavo (3-29 luglio 2006)

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    Il lavoro vuole fornire una preliminare relazione sulla VII campagna di scavo effettuata nell\u2019estate del 2006 dall\u2019Universit\ue0 degli Studi di Macerata a Tifernum Mataurense, antico municipio romano nell\u2019alta valle del Metauro nella VI regio augustea. Le attivit\ue0, finalizzate alla riscoperta delle antiche terme romane in loc. Colombaro, gi\ue0 scavate tra il 1957 e il 1959 dalla Soprintendenza Archeologica delle Marche di Ancona e poi ricoperte per ragioni conservative, ha previsto un duplice intervento. Il primo \ue8 consistito in un\u2019indagine stratigrafica sul \u2018Testimone A\u2019, risparmiato dagli scavi del \u201957, che ha permesso di documentare una situazione antica gi\ue0 fortemente compromessa in et\ue0 medievale. Il secondo ha riguardato l\u2019estensione verso Est del fronte di scavo con la rimozione di un consistente strato di riporto; l\u2019operazione ha fatto emergere strutture di ambienti termali parzialmente obliterati dalla costruzione di un laboratorio moderno, ampi tratti della sottopavimentazione dell\u2019ipocausto con parte delle suspensurae tuttora in situ, resti di pavimentazione in cocciopesto con un piccolo lembo di mosaico bicromo, ancora conservato. I lavori hanno previsto anche il proseguimento degli scavi nei piccoli Saggi \u2018A\u2019 e \u2018B\u2019, avviati nel 2003 e ripresi nel 2005 lungo l\u2019asse mediano del cardo maximus per lo studio della preparazione stradale e dell'eventuale fase precedente. Nel \u201cSaggio A\u201d e sotto la massicciata stradale \ue8 stato rinvenuto uno strato antico formato da ghiaia grossolana e ciottoli fluviali, disposti in modo casuale e caotico, ben addensati e incastrati tra loro da una compatta sabbia. La presenza di turbative nell\u2019assortimento deposizionale delle ghiaie prova che il materiale \ue8 stato soggetto a notevole energia idraulica e suggerisce una genesi naturale dello strato, forse da identificare nel fondo di un canale. Nel \u201csaggio B\u201d le attivit\ue0 hanno raggiunto uno strato composto da una matrice di terra limosa e sabbiosa, molto compatta, con una componente di grossolana ghiaia fluviale, a disposizione caotica con uno scenario d\u2019insieme che indirizza l\u2019interpretazione verso uno strato antropico, forse un piano preparatorio per un\u2019opera idrica, quale un canale di irrigazione o di derivazione, come nell\u2019adiacente \u201cSaggio A\u201d

    Scheda per Database FastiOnLine sulla XVIII campagna di scavo archeologico a Tifernum Mataurense (Sant'Angelo in Vado - PU)

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    La scheda per il database dei FastiOnline informa brevemente sui principali risultati della XVII campagna di scavo archeologico (30 giugno - 29 luglio 2017), svolta dall'Universit\ue0 di Macerata nell'area delle terme romane di Tifernum Mataurense, ubicate in loc. Colombaro di Sant'Angelo in Vado (PU)

    Monumenti funerari di et\ue0 romana nelle province di Macerata e di Ascoli Piceno

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    In questo lavoro sono esposti i risultati di uno studio riguardante i monumenti funerari romani attestati nel territorio provinciale di Macerata e di Ascoli Piceno e per lo pi\uf9 inquadrati tra la Tarda Repubblica ed il Primo Impero. La ricerca comprende costruzioni funebri edificate con criteri, dimensioni e modalit\ue0 di tipo architettonico, che, oltre a svolgere la funzione primaria di locus sepolturae, sono anche imponenti riferimenti visivi, dove tipologia strutturale, apparato figurativo, messaggio epigrafico, area circostante concorrono a perpetuare la memoria del defunto e della sua famiglia. Le tipologie architettoniche documentate sono quelle c.d. a recinto, ad altare, ad edicola, a torre, a tamburo

    L’approccio dialogico dell’archeologia per lo sviluppo delle Inner Areas / The dialogic approach of archeology for the development of Inner Areas

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    AbstractIn questo studio si presentano alcune riflessioni mirate a riconoscere nelle più recenti linee di pensiero  dell’archeologia teorica - pubblica, simmetrica, sincretista - e dell’Heritage Education la necessità di un sempre più accentuato approccio dialogico con altri domini  disciplinari e con il territorio, per contribuire a promuovere il patrimonio culturale, nella fattispecie quello archeologico, quale veicolo fortemente attrattivo ed evocativo di valori culturali contestuali e sostanziale propulsore di sviluppo, nella consapevolezza che l’autenticità di un territorio sia intrinseca e dipenda in primis da una comunità consapevole, informata e cosciente delle ricchezze culturali del luogo, sentite come segni di identità. Il questo senso il patrimonio archeologico capillarmente diffuso in area appenninica, anche umbro-marchigiana, può oggi più che mai avere la reale possibilità di elevarsi a “trasmettitore di cultura”, dare effettiva prova delle sue potenzialità educative, identitarie e di sviluppo sostenibile per le aree interne, superando lo iato ancora esistente tra visione esperta e non esperta, promuovendo la ricerca a ruolo di mediatore tra politica e comunità.This study reflects upon both recent trends in archaeological theory – public, symmetrical, syncretistic – and in heritage education, including the need for an increasingly accentuated, dialogic approach with other disciplines. It emphasises the need for dialogue with regional and local authorities and communities, facilitating the promotion of archaeological cultural heritage as a highly attractive and evocative vehicle for contextual cultural values, and as a driving force for development. It argues that the ‘authenticity’ of a territory is intrinsic, dependent primarily upon a conscious, informed community that is aware of its cultural heritage and the role that it plays in the construction of (potentially multiple) identities. The rich archaeological heritage of the Apennine region, including Umbria-Marche, might therefore be seen as a ‘transmitter of culture’, with an important role to play not only in the construction of identities, but also in education and sustainable development. This can be achieved by bridging the divide between ‘expert’ and ‘non-expert’ and exploring the role of the past as mediator between politics and community. aRCHE

    Heritage Education e Public Archaeology: attivit\ue0 e riflessioni dell'Universit\ue0 di Macerata intorno al patrimonio archeologico di Tifernum Mataurense (Sant'Angelo in Vado - PU)

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    La consapevolezza del ruolo educativo del cultural heritage e l\u2019approccio olistico alla gestione del patrimonio archeologico proposto dalla public archaeology sono i presupposti per lo sviluppo di elaborazioni teoriche ed attivit\ue0 pratiche di musei e parchi, con obiettivi educativi, sociali, culturali, per consentire al pubblico di comprendere il dato archeologico, adottare modalit\ue0 comunicative ed educative differenziate in risposta ai bisogni sociali di partecipazione culturale, riaffermare il valore del patrimonio archeologico come possibile crescita per i cittadini, per lo sviluppo di un turismo sostenibile e la promozione integrata delle diversit\ue0 culturali e naturali. Su tutto questo si riflette ormai da tempo all\u2019interno dell\u2019\ue9quipe dell\u2019Universit\ue0 di Macerata, che da quasi un ventennio opera indagini stratigrafiche nell\u2019area archeologica di Tifernum Mataurense (Sant\u2019Angelo in Vado \u2013 PU), piccolo municipio romano, sito nell\u2019area centro-appenninica lungo l\u2019alta valle del Metauro, di cui si conservano importanti vestigia romane, all\u2019interno di un articolato contesto di attrattive artistiche, ambientali ed eno-gastronomiche. Si \ue8 realizzato nel tempo un circuito di attivit\ue0 diversificate, che, muovendo proprio dalle annuali campagne di scavo, ha tentato di aprire e comunicare l\u2019archeologia agli studenti e al grande pubblico tra incontri-dibattito, passeggiate tra i ruderi con story telling, full immersion su temi della vita in antico.The awareness of the educational role of cultural heritage and the holistic approach to the management of archaeological heritage as proposed by Public Archaeology are the prerequisites for the development of theoretical elaborations and practical activities for museums and parks, with educational, social and cultural objectives. The aim is to enable the public to understand the archaeological data, to adopt different communicative and educative methods in response to the social needs of cultural participation, to reaffirm the value of archaeological heritage for the development of sustainable tourism and the combined promotion of cultural and natural diversity as opportunities for growth for citizens. The team of the University of Macerata has been reflecting on all this for some time now since for almost twenty years carrying out stratigraphic surveys in the archaeological area of Tifernum Mataurense (Sant\u2019Angelo in Vado, PU), a small Roman municipality, located in the central-Apennine area along the upper Metauro valley, which still preserves significant Roman remains in a rich context of artistic, environmental and gastronomic attractions. Over time, starting from the annual excavation campaigns, a circuit of diversified activities has been created to open up and communicate archaeology to students and the general public through meetings and debates, storytelling walks amongst the ruins, full immersion on themes of life in ancient times

    Su una gemma incisa da Tifernum Mataurense (Sant'Angelo in Vado - PU)

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    Oggetto di questo studio \ue8 un\u2019inedita gemma romana di corniola, rinvenuta recentemente a Tifernum Mataurense (Sant\u2019Angelo in Vado \u2013 PU), incisa con una complessa scena a carattere militare, il cui implicito valore semantico \ue8 sembrato particolarmente significativo, per contribuire a gettare nuova luce sui rapporti della citt\ue0 col potere dell\u2019Urbe, soprattutto in un periodo ancora relativamente poco conosciuto come quello tardo-repubblicano. L\u2019intento \ue8 stato anche quello di aggiungere un piccolo tassello alle conoscenze sulla glittica di et\ue0 romana nel comprensorio piceno ed umbro-adriatico, ancora poco studiato

    Su una recente acquisizione epigrafica da Tifernum Mataurense (Sant'Angelo in Vado - PU)

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    In questo lavoro viene pubblicata un\u2019inedita epigrafe, venuta alla luce durante la XVIII campagna di scavo archeologico (29 giugno-29 luglio 2018), condotta dall\u2019Universit\ue0 di Macerata nell\u2019area delle terme romane del piccolo municipio di Tifernum Mataurense (Sant\u2019Angelo in Vado-PU). L\u2019iscrizione, che va ad aggiungersi al ristretto gruppo di significative epigrafi tifernati gi\ue0 note alla letteratura scientifica, ma non contestualizzabili stratigraficamente, \ue8 sembrata assai utile a gettare nuova luce sugli assetti istituzionali e socio-economici dell\u2019antica citt\ue0 e sulle fasi di vita delle terme stesse
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