2 research outputs found

    Syringa vulgaris is a new host for Cucumber mosaic virus

    Get PDF
    Virus-like symptoms consisting of light mosaic, chlorotic spots and oak chlorotic line patterns were observed on lilac plants (Syringa vulgaris L.) growing in a public garden in Imola (Emilia Romagna region, Italy). The causal agent was identified as cucumber mosaic virus (CMV) on the basis of biological, serological and nucleotide sequence properties of partial coat protein and movement protein genes, and the isolate was designated SYV. The CMV-SYV isolate caused mosaic symptoms on indicator plants of Nicotiana tabacum cv. Xanthi-nc, N. rustica and Cucumis sativus, while symptoms of local necrotic spots or pin points were observed on inoculated leaves of Vigna unguiculata and Vicia faba. To assess genetic differences between CMV-SYV and other known CMV isolates, phylogenetic analyses were carried out using 16 nucleotide sequences of coat protein and movement protein genes, including for SYV. The CMV-SYV isolate was most related to CMV subgroup IA isolates, and had 85.1-100% nucleotide sequence similarity to subgroup I isolates. This is the first report of CMV infecting S. vulgaris

    Stevia: nuovo ospite di TSWV in Italia

    No full text
    La stevia (Stevia rebaudiana Bertoni) è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Asteraceae, nativa del Paraguay. E’ diventata famosa in tutto il mondo da quando, all’inizio degli anni ’70, in Giappone, si capì che poteva costituire non solo una fonte economicamente importante di zucchero (ne contiene il 30% in più rispetto alla canna da zucchero), ma anche di quella tipologia “poco calorica” quindi capace di sostituire i comuni dolcificanti di sintesi (saccarina, aspartame, ecc.) ed essere preziosa per le persone affette da diabete o con problemi di sovrappeso. Attualmente, i maggiori produttori mondiali di stevia sono: Giappone, Cina, Taiwan, Tailandia e Corea. Non a caso, in Liguria, nella Piana di Albenga, i produttori di aromatiche hanno inserito la stevia nella loro già vasta offerta, in modo da accontentare quei consumatori desiderosi di inserire una pianta famosa e “dietetica” in giardino. - Malattie. Dal punto di vista fitosanitario, occorre innanzitutto prevenire le malattie fungine più comuni (marciumi radicali, avvizzimenti, maculature fogliari, muffa grigia, ecc.), e quelle maggiormente specifiche di questa asteracea, come Septoria steviae e Sclerotinia rolfsii, segnalate in USA, India ed anche in Italia (Kamalakannan et al. 2007; Koehler and Shew 2014; Carrieri et al. 2015). Per quanto riguarda le malattie ad eziologia virale, fortunatamente i casi a livello mondiale sono pochi: CMV (virus del mosaico del cetriolo) individuato nel 2016 in Spagna in piante di taglia ridotta e con mosaico fogliare; TSWV (virus dell’ avvizzimento maculato del pomodoro) riscontrato in USA nel 2014 e in Grecia nel 2006 Per quanto riguarda le infezioni ad eziologia virale in Italia, nel 2011, durante sopralluoghi eseguiti nella serra del Giardino delle Erbe di Casola Valsenio (Ravenna) furono individuate alcune piante cresciute in vaso, caratterizzate da un vistoso mosaico clorotico sulle foglie. Ipotizzando la presenza di CMV (trasmesso in natura da afidi) e data la stretta vicinanza con individui ancora asintomatici (anche di altre specie) che avrebbero potuto contrarre l’infezione, si decise di eliminare tempestivamente le stevie con mosaico e non fu quindi possibile identificare il virus coinvolto (M.G.Bellardi, dati personali non pubblicati). Nel 2016, presso un coltivatore di aromatiche della Piana di Albenga sono state individuate stevie in vaso caratterizzate da una sintomatologia molto grave e che ha fatto immediatamente ipotizzare la presenza di un Tospovirus. TSWV su stevia La malattia è stata osservata in un’azienda che aveva acquistato circa 20.000 talee da un rivenditore belga e 3.000 da uno locale. I sintomi sono comparsi nel mese di giugno, 15-20 giorni dopo il trapianto, esclusivamente sulle piante ottenute da talee locali con una percentuale d’infezione di circa il 40%. il virus coinvolto era un isolato di TSWV. A seguito delle inoculazioni meccaniche, il virus è stato trasmesso a diverse solanacee (melanzana, tabacco, peperone, ecc.) ed anche a stevia sana ottenendo, dopo circa una settimana, la medesima sintomatologia osservata ad Albenga. Si tratta della prima segnalazione di un virus su stevia in Italia e, purtroppo, la specie virale coinvolta è TSWV
    corecore