10 research outputs found

    Domes in the World

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    Il tema del convegno internazionale è stato la cupola nel mondo; le cupole infatti rappresentano un segno architettonico emergente, strutture presenti in tutto il mondo come simboli sia religiosi che civili. L'obiettivo del convegno è stato quello di raccogliere a livello internazionale gli studi e la documentazione scientifica relativa a due ambiti specifici; all'ambito simbolico, sociologico e umanistico e in ambito architettonico tra geometria, struttura e materia

    Ripensare il disegno per la documentazione e la conservazione: riflessioni sulla cittĂ  di Blanca in Spagna Re-thinking the use of drawing for documentation and conservation: reflection on the Spanish town of Blanca

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    Per comprendere e documentare la città bisogna svolgere un’attenta analisi della realtà urbana che si presenta come un fenomeno complesso perché è caratterizzata dalla sovrapposizione di architetture ed aree verdi, edilizia e spazi vuoti che si compenetrano. Comprendere la città attraverso il disegno significa porsi l’obiettivo di registrare sulla carta con una grande sensibilità alcuni dati salienti per poterla identificare e per poter cogliere sia gli aspetti esterni più evidenti che quelli sottesi all’interno delle diverse composizioni architettoniche. In questo contributo si presentano i disegni elaborati in un seminario sulla rappresentazione con la tecnica dell’acquarello svolto nella città di Blanca in Spagna. To know and to document a city it is necessary to carry out a careful analysis of the urban reality which is a complex phenomenon because it is characterized by the superimposition of architecture and green areas, buildings and empty spaces permeating each other. The drawing of a city including all its important features enables us to really know it. To understand the exterior or interior aspects inside the different architectonic compositions also requires great sensibility. In this paper I’ll illustrate the watercolour drawings of the city of Blanca in Spain, which were executed in a Representation Seminar

    Il senso del luogo.Paesaggi di Franciacorta e Sebino

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    recensione relativa al Convegno organizzato dal Centro Culturale Artistico di Franciacorta e Sebino volto ad indagare le trasformazioni evolutive di un paesaggio territorialmente definito come quello di Franciacorta

    Do/Co 2012 Documentazione e Conservazione del Patrimonio Architettonico ed Urbano.

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    Il seminario sulla Documentazione Conservazione del Patrimonio Architettonico che si è svolto nel castello di Tomar in Portogallo ha avviato il confronto tra esperienze consolidate in ambito europeo e quelle più recenti realizzate in ambito scientifico anche in università brasiliane e latinoamericane.Le tematiche affrontate hanno illustrato il panorama generale della conservazione del Patrimonio storico-architettonico soprattutto trattando eperienze utili ai fini della documentazione

    Analisi critica dei disegni per il concorso di Architettura per il Vittoriano a Roma

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    Il presente contributo è nato da un'idea avuta partecipando alla Mostra per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia: “Architettare l’Unità, architettura e istituzioni nelle città della nuova Italia 1861-1911”,a cura di F. Mangone e M.G.Tampieri, inaugurata a Roma il 27 aprile all’Acquario romano. Si propone l’analisi di alcuni disegni relativi al concorso di architettura per il monumento a Vittorio Emanuele II in Roma del 1881tra cui il disegno di Giuseppe Vigna e Giuseppe Pinotti, il disegno di Corinto Corinti e il disegno di Carlo Aureli. Questi disegni, tutti a colori, sono stati scelti tra i tanti perché caratterizzati da una particolare armonia di disegno molto espressiva e da una calligrafia grafica forte; elementi fondamentali per la redazione di elaborati di concorso. L’analisi di questi disegni di architettura mira alla comprensione delle scelte sia dei metodi che degli strumenti della rappresentazione, dei modi e delle tecniche artistiche utilizzate anche per poter riflettere sulle modalità di redazione dei disegni di progetto utilizzate dagli architetti italiani alla fine dell’ottocento. Dopo la morte di Vittorio Emanuele II, nel 1878, il Ministro dell’Interno G. Zanardelli presentò alla Camera un disegno di legge che proponeva di istituire una commissione reale con lo scopo di scegliere il luogo e il genere del monumento da dedicare alla memoria del Re. Nel 1880 fu bandito un concorso per un grandioso monumento che invitava tutto il mondo civile a una gara di concetti più che di opere, con l’obiettivo di perseguire una grande idea e di trovare una nuova forma capace di divenire sia simbolo della riconoscenza del popolo al Re e sia rappresentazione delle conquiste dell’era moderna. Il concorso richiedeva la ricerca di soluzioni architettoniche originali ma risultò poco chiaro negli intenti perché furono poche le indicazioni formulate nel programma. I lavori presentati appartenevano sia ad artisti egregi sia a principianti e le proposte spaziavano dai singoli monumenti fino a complessi che prevedevano la realizzazione di interi quartieri per accogliere il grande mausoleo dedicato al Re. Dallo scrutinio finale emerse che solo un progetto appartenente ad un francese, H. P. Nénot, aveva raggiunto la quasi unanimità dei voti ma, per le molteplici polemiche sulle modalità del concorso e per l’impossibilità di far redigere un tale monumento ad uno straniero, il concorso venne dichiarato nullo. Nel settembre del 1882 Depretis riprese in mano la situazione e comunicò che il monumento doveva sorgere sulle pendici del colle capitolino, in asse con la via del corso e la tipologia doveva ispirarsi al modello del progetto degli architetti Ferrari e Piacentini presentato alla prima tornata. Venne così bandito il secondo concorso nel 1882. Alla fine dei lavori la commissione scelse il progetto di G. Sacconi e, secondo, quello di M. Manfredi. Il Vittoriano fu inaugurato il 4 giugno 1911 in occasione delle celebrazioni commemorative del cinquantenario del regno e, nel 1921, venne lì sepolta la salma di un soldato caduto in combattimento nella Grande Guerra. Questa grande mole di botticino del Vittoriano diventò negli anni del fascismo l’Altare della Patria e i lavori si conclusero definitivamente con l’inaugurazione del Museo Centrale del Risorgimento nel maggio del 1935 da parte di Vittorio Emanuele III

    Drawings concerning Artistic Techniques in the Diderot’s and D’Alembert’s Encyclopaedia

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    The objective of this paper is to analyse some drawings relating to the artistic techniques in the Diderot’s encyclopedia (first volume, 1751). The encyclopedia is still now considered the laic bible of the century of the lights. It has been selected some of the most significant pictures concerning to drawing, painting, mosaic, sculpture and endgraving, showing the rich interconnections between these different kinds of art and the drawing, from whom all of them was born

    Note sul trattato ottocentesco “The Theory and Practice of Landscape Painting in Water Colours” di George Barnard. Notes on the nineteenth century treatise, The Theory and Practice of Landscape Painting in Water-Colours, by George Barnard

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    Si riportano alcune riflessioni emerse dalla lettura del trattato “The Theory and practice of landscape painting in water colours”, (London 1855) di George Barnard. Il trattato si compone di due parti distinte: la prima, relativa agli aspetti teorici, alla natura del colore e all’analisi dei materiali utilizzati per la pittura ad acqua del paesaggio urbano; la seconda, riguardante le applicazioni e gli aspetti pratici, illustrata anche attraverso grafici e diagrammi. Dopo aver collocato il trattato nell’ambito storico-culturale in cui è stato elaborato, l’attenzione è stata posta volutamente sulla prima parte del testo dedicata alla teoria e ai fondamenti della pittura del paesaggio ad acquarello.Abstract The paper offers a few reflections on reading The Theory and Practice of Landscape Painting in Water-Colours (London, 1855) by George Barnard. As the title implies, the treatise consists of two distinct parts: the first deals with the theoretical aspects, the nature of colour, and the materials used for landscape painting in watercolours, while the second covers applications and practical aspects, which are also illustrated through graphs and diagrams. After placing the treatise in its historical and cultural context, attention will focus on the first part of the book devoted to the theory and fundamentals of watercolour landscape painting

    Il colore per rappresentare e comunicare: lettura semantica di frammenti di paesaggio contemporaneo nella Valle delle Accademie a Roma.

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    L’architettura viene spesso indagata nella sua apparenza tramite l'analisi e l'osservazione, attraverso la propria percezione sensoriale. Le molteplici rappresentazioni ottenute tuttavia non riusciranno mai a comunicare la realtà nella sua totalità. L'articolazione del paesaggio urbano nella sua complessità infatti, porta a discretizzare e ad effettuare una lettura semantica degli elementi ivi presenti. Le rappresentazioni dell’ambiente urbano costruito sono quindi strumento di comunicazione della conoscenza e analisi del luogo nella sua molteplicità. Raccontare un brano di città significa indagare sulla morfologia, sulla storia, percepirne i cambiamenti susseguitisi nel tempo e saperli descrivere attraverso una rappresentazione funzionale alla conoscenza. L’intento è quello di rivelare la qualità delle superfici che compongono il costruito, le sensazioni che comunicano agli occhi di chi le osserva, così da coglierne l’essenza
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