11 research outputs found

    Transport and noise properties of YBCO nanowire based nanoSQUIDs

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    The development of quantum limited magnetic flux sensors has recently gained a lot of attention for the possibility of detecting the magnetic moment of nanoscaled systems. Here, the ultimate goal is the observation of a single spin. Such sensors are of fundamental importance for applications, ranging from spintronics and spin-based quantum information processing, to fundamental studies of nano-magnetism in molecules and magnetic nanoclusters. A nano-scale superconducting quantum interference device (nanoSQUID) is indeed a promising candidate to reach this ambitious goal. Nanowires, fabricated of high critical temperature superconductors (HTS), have been shown to be a valid candidate for the realization of nanoSQUIDs. A crucial requirement to achieve the necessary flux sensitivity and spatial resolution, is a SQUID loop on the nanometer scale. Moreover, HTS nanowire-based SQUIDs in combination with large area pickup loops or flux transformers might become instrumental in magnetometer applications, such as magneto encephalography and low field magnetic resonance imaging, where low intrinsic magnetic field noise is required. In this review we will give a survey on the state of the art of YBa2Cu3O7-δ thin film nanowires and their implementation in low noise nanoSQUIDs and magnetometers

    Eccellenze italiane. Internazionalizzazione ed ecosostenibilità del distretto tessile biellese

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    Il tessile e abbigliamento è un settore di straordinaria importanza nell’ambito dell’economia europea, in particolar modo di quella ita-liana. Esso è composto da una costellazione di piccole e medie imprese, riconosciute in tutto il mondo per qualità dei tessuti, stile e raffinatezza. In questo comparto l’Italia ricopre un ruolo preponderante poiché, grazie a storia e tradizione, i suoi prodotti portano con sé valori e connotati positivi agli occhi dei consumatori e della clientela internazionale. Per questa ragione le imprese italiane sono riuscite a mante-nere nel tempo distintività e supremazia commerciale, nonostante la crisi del settore determinata anche dalla comparsa di nuovi competitor in grado di commercializzare tessuti e capi d’abbigliamento a prezzi inferiori. A livello nazionale la struttura del comparto è peculiare: le aziende, principalmente di piccole e medie dimensioni, sono per lo più con-centrate in distretti industriali definiti da motivazioni storiche, culturali, sociali ed economiche. Questo lavoro si concentra in particolar modo sul distretto biellese, conosciuto a livello mondiale come area in cui vengono prodotti i tessuti in lana di migliore qualità. In quest’area sono presenti 1513 piccole e medie imprese, delle quali 830 fanno registrare un numero di addetti inferiore a 59. Accanto a queste convivono poche grandi aziende globalmente riconosciute, quali Ermenegildo Zegna, Successori Reda, Loro Piana, F.lli Cerruti, Colombo e Vitale Barberis Canonico. Il volume proposto è suddiviso in 5 capitoli: “Storia e architettura del distretto tessile biellese”, “Internazionalizzazione del sistema moda italiano e del distretto tessile biellese”, il marketing-mix internazionale delle aziende del tessile e abbigliamento” “Eco-sostenibilità dell’industria tessile e del distretto laniero biellese”, “Eccellenze del distretto tessile biellese: Ermenegildo Zegna e Reda”. Il primo capitolo si propone di offrire una panoramica generale sul distretto tessile biellese, la sua storia, la sua economia e il futuro. Per un’esaustiva trattazione della tematica sarà proposta una breve introduzione sul settore tessile europeo e, in particolar modo italiano, al fine di inquadrare la situazione generale attuale del distretto. Sempre in sezione verranno presentati i marchi del distretto che supportano le aziende nella loro operatività nazionale ed internazionale: “Biella The Art of Excellence” e “Biella Produces”. Sarà poi analizzata la storia del distretto, al fine di spiegare perché proprio in questo territorio è nata una così fiorente industria laniera. Per quanto concerne l’analisi economica, essa sarà suddivisa in due periodi: ciclo economico e risultati di bilancio delle imprese tessili e meccano-tessili biellesi dal 1990 agli anni 2000 e periodo dal 2000 ad oggi. Questa scelta nasce dal fatto che, mentre negli anni Novanta a fasi di recessione sono seguiti cicli di crescita, gli anni Duemila sono stati caratterizzati perlopiù da una congiuntura negativa, che ha portato a un netto ridimensionamento del numero di aziende presenti sul territorio. La parte finale del capitolo esporrà alcune possibili prospettive future. La tematica centrale del secondo capitolo è l’internazionalizzazione, affrontata sottolineando le peculiarità del settore tessile e abbiglia-mento. Saranno introdotte le caratteristiche del sistema moda italiano, evidenziando l’importanza che ha acquisito il made in Italy nel corso della storia. In seguito si tratterà dell’internazionalizzazione del di-stretto tessile biellese, mostrando come le aziende distrettuali abbiano partecipato al processo di globalizzazione sulla base delle loro dimensioni e delle disponibilità economiche. Sempre in tema di inter-nazionalizzazione verranno esposte le motivazioni che spingono le aziende del tessile e dell’abbigliamento a penetrare nuovi mercati e le principali modalità da esse utilizzate. Nel terzo capitolo saranno de-scritte le 4 P del marketing mix, prodotto, prezzo, punto vendita e promozione, in modo tale da offrire spunti per ulteriori analisi empiriche e implicazioni manageriali. Negli ultimi anni ha acquisito sempre maggiore importanza la sostenibilità ambientale, anche grazie ad alcuni gruppi di consumatori e associazioni che hanno stimolato le legislazioni mondiali a focalizzarsi sulla produzione, distribuzione e commercializzazione di pro-dotti che arrechino il minor impatto ambientale e sociale possibile. Nel quarto capitolo si tratta di questo tema. Esso sarà diviso in due macro-sezioni, la prima svilupperà il concetto di sostenibilità legato al settore del tessile e abbigliamento italiano in termini generali; nella seconda parte del capitolo, invece, si entrerà nello specifico del di-stretto tessile biellese. In primo luogo saranno descritte le iniziative introdotte a livello distrettuale da parte dall’Unione Industriale Bielle-se, dalla Camera di Commercio di Biella e da altre associazioni. Si tratterà poi del fatto che negli ultimi anni le aziende biellesi hanno investito molto nell’innovazione legata a quattro ambiti: prodotto, servizio, processo e nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Verrà infine analizzata la ricerca Ecodistretti 2009, la quale ha esaminato il rapporto tra politiche ambientali innovative e sistemi italiani di impresa, indagando altresì le politiche che hanno condotto a innovazioni eco-sostenibili presenti anche a livello di di-stretto biellese. Il capitolo cinque si propone di evidenziare e dettagliare le pratiche utilizzate dalle aziende biellesi in tema di internazionalizzazione e di sostenibilità. Questa analisi è stata resa possibile, oltre che dall’esame di informazioni secondarie tratte da siti internet aziendali, bilanci, riviste e organizzazioni di settore, anche dalle risultanze di interviste realizzate con alcune imprese distrettuali. In particolare, le domande si sono proposte di comprendere le strategie di internazionalizzazione, le motivazioni che hanno spinto le imprese alla ricerca di nuovi mercati, i conseguenti benefici, i paesi nei quali operano e l’importanza del made in Italy. Circa la sostenibilità, invece, sono sta-te indagate le iniziative ecologiche implementate, gli standard di riferimento e i vantaggi derivanti dalla sostenibilità. Il capitolo tratterà approfonditamente due casi best practices del distretto: il Gruppo Ermenegildo Zegna S.p.a. e il Gruppo Successori Reda. Per la realizzazione di questo volume rivolgiamo un sentito ringraziamento a Paolo Zegna (Presidente Ermenegildo Zegna Holditalia) ed Ercole Botto Paola (CEO Reda e Presidente Milano Unica) per il tempo dedicatoci, e per aver condiviso oltre al loro punto di vista sull’attività d’impresa, l’importanza dei valori della famiglia, del terri-torio e delle tradizioni. Non tralasciando innovazione e visione per il futuro, tanto da convincerci che sono proprio questi i punti focali del Made in Italy di successo

    Eccellenze del distretto biellese. Il caso Zegna

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    Il Gruppo Ermenegildo Zegna rappresenta una realt\ue0 consolidata a livello internazionale nella fascia \u201clusso\u201d del sistema moda italiano e da oltre 100 anni \ue8 sinonimo di qualit\ue0 e avanguardia. Conta pi\uf9 di 6500 dipendenti nel mondo e oltre il 90% del fatturato \ue8 dovuto alle esportazioni. Nonostante il rilievo acquisito esso conserva ancora oggi la sua natura di \u201cfamily business\u201d e mantiene viva l\u2019idea del fondatore Ermenegildo: \u201cprodurre esteticamente i tessuti pi\uf9 pregiati al mondo grazie all\u2019innovazione e alla selezione delle migliori fibre nobili direttamente nei mercati di origine\u201d. A differenza delle altre aziende nate nel biellese, il Lanificio Zegna nacque gi\ue0 in ottica internazionale poich\ue9, per produrre le sue stoffe, Ermenegildo ricercava le materie prime direttamente nel loro paese d\u2019origine per individuare la qualit\ue0 migliore. Fu precursore anche per le innovazioni di prodotto e di processo produttivo, oltre che per la promozione del marchio. Grazie a questa visione per cos\uec dire \u201cmoderna\u201d e profondamente attuale, si gettarono le basi per la verticalizzazione dell\u2019azienda, portata a compimento nel 2014 con la creazione della joint venture con la fattoria Achill in Australia. L\u2019acquisizione della maggioranza di Achill Farm ha rappresentato un passo significativo per il raggiungimento di standard qualitativi ancora pi\uf9 elevati. Zegna infatti \ue8 direttamente responsabile della produzione di una delle sue principali materie prime

    SQUID Magnetometer Based on Grooved Dayem Nanobridges and a Flux Transformer

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    We report noise measurements performed on a superconducting quantum interference devices (SQUID) magnetometer implementing YBa2Cu3O7-δ grooved Dayem nanobridges as weak links. The magnetometer is realized by coupling the SQUID to a flux transformer with a two-level coupling scheme using a flip-chip approach to improve the effective area of the SQUID. The measured magnetic flux noise of the SQUID is as low as 10 μ Φ0/√Hz, which corresponds to an equivalent magnetic field white noise of 60 fT/√Hz above 100 Hz at T=77 K

    Properties of grooved Dayem bridge based YBa2Cu3 O 7 - δ superconducting quantum interference devices and magnetometers

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    The transport properties of a YBa2Cu3 O 7 - δ superconducting quantum interference device (SQUID) based on grooved Dayem bridge weak links are studied as a function of temperature: at high temperatures (60 K < T < T c = 89 K), the weak links show properties similar to superconductor-normal conductor-superconductor junctions, while at temperatures below 60 K, the weak links behave like short Dayem bridges. Using these devices, we have fabricated SQUID magnetometers with galvanically coupled in-plane pickup loops: at T = 77 K, magnetic field white noise levels as low as 63 fT/ Hz have been achieved

    Restored strange metal phase through suppression of charge density waves in underdoped YBa2Cu3O7–d

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    The normal state of optimally doped cuprates is dominated by the “strange metal” phase that shows a linear temperature (T) dependence of the resistivity persisting down to the lowest T. For underdoped cuprates, this behavior is lost below the pseudogap temperature T*, where charge density waves (CDWs), together with other intertwined local orders, characterize the ground state. We found that the T-linear resistivity of highly strained, ultrathin, underdoped YBa2Cu3O7–d films is restored when the CDW amplitude, detected by resonant inelastic x-ray scattering, is suppressed. This observation suggests an intimate connection between the onset of CDWs and the departure from T-linear resistivity in underdoped cuprates. Our results illustrate the potential of using strain control to manipulate the ground state of quantum materials
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