1 research outputs found

    Abitudini alimentari e melanoma cutaneo: nuove prospettive per la prevenzione?

    No full text
    OBIETTIVI: Il Melanoma Cutaneo (MC) colpisce ogni anno circa 200.000 soggetti, di cui 46.000 destinati a morire a causa della patologia. Il principale fattore di rischio \ue8 rappresentato dall\u2019esposizione alle radiazioni ultraviolette, ma diverse pubblicazioni hanno rivolto l\u2019attenzione all\u2019analisi dell\u2019impatto delle abitudini alimentari. Scopo del presente studio \ue8 effettuare una revisione sistematica dei lavori che hanno indagato l\u2019associazione tra abitudini alimentari e MC al fine di fornire evidenze utili ai decisori di Sanit\ue0 Pubblica. METO DI: Ai fini di identificare gli studi potenzialmente eleggibili sono state impiegate le banche dati PubMed, OvidSP e Cochrane Library; la ricerca \ue8 stata protratta dal 1990 a luglio 2011 e sono stati considerati eleggibili gli studi caso-controllo e di coorte. A seguito della selezione dei lavori, due ricercatori hanno valutato indipendentemente la qualit\ue0 attraverso la Newcastle-Ottawa Scale (NOS) ed estrapolato i dati. Sono stati estratti gli Odds Ratio o i Rischi Relativi, aggiustati per potenziali fattori confondenti, per i soggetti che avevano assunto le pi\uf9 elevate quantit\ue0 dei diversi gruppi alimentari a confronto con quelli con i livelli pi\uf9 bassi di assunzione. RISULTATI: La ricerca bibliografica ha prodotto 266 articoli di cui 15 considerati eleggibili: 13 sono risultati studi caso-controllo e 2 di coorte. Otto studi (53,3%) sono stati condotti in Europa, i restanti prevalentemente negli Stati Uniti. La numerosit\ue0 campionaria \ue8 risultata variabile da 98 a 1.400 per gli studi caso-controllo e da 50.757 a 121.700 per quelli di coorte. Secondo la NOS gli studi di coorte hanno conseguito un punteggio migliore rispetto a quelli casocontrollo. Gli studi sono risultati notevolmente eterogenei in termini di strumenti utilizzati per la valutazione delle abitudini alimentari essendo stati impiegati, nella maggior parte dei casi, questionari non standardizzati. Per tale ragione la combinazione dei dati non \ue8 stata considerata opportuna e si \ue8 proceduto a una sintesi qualitativa. La maggior parte degli studi non ha rivelato un\u2019associazione statisticamente significativa tra assunzione di alimenti e MC. Tuttavia, uno studio ha mostrato una riduzione del 46% del rischio di MC con il consumo di frutta, tre una riduzione del 30-50% con l\u2019assunzione di vegetali e due un declino di circa il 35-38% associato al consumo di pesce. CONCLUSIONI: Il lavoro mette in luce l\u2019esistenza di un\u2019associazione inversa tra rischio di MC e assunzione di pesce, vegetali e frutta. L\u2019eterogeneit\ue0 impedisce tuttavia di trarre conclusioni definitive che sarebbero necessarie per impostare campagne di educazione e promozione della salute volte alla prevenzione primaria del MC
    corecore