48 research outputs found

    Die Visionen des Mittelalters. Ein geschichtlicher Umriß1

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    Nascita e funzione della santità mistica alla fine del medioevo centrale

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    Durante il secolo decimo secondo un nuovo tipo di santità emerge i cui protagonisti fanno non solo i soliti miracoli «pratici» (guarigione, dominio sulla natura ecc), ma ricevono anche carismi « premistici » i quali erano ignoti ai santi dell'epoca precedente : rapimenti amorosi, gusti di dolcezza interiore, estasi, incontri intimi con Gesù ecc, come viene dimostrato tramite l'esempio di testi dell'agiografia inglese. D'ora innanzi, le vite di moltissime sante e di molti santi saranno caratterizzate da fenomeni simili, fino all'unione mistica e alle stimmate. Per il carismatico stesso, l'esperienza di doni mistici aveva principalmente una funzione affermativa, essendo così approvato divinamente il suo stile di vita devota. Per i suoi contemporanei questi doni erano prove di santità, come i miracoli tradizionali, dimostrandoci così il valore nuovo che la vita interiore aveva acquisito per gli uomini del medioevo centrale. Per i lettori delle biografie di questi nuovi santi (o piuttosto sante), le esperienze mistiche garantivano che un contatto immediato con la divinità, era possibile, rispondendo in questo modo a un desiderio spirituale altretanto tipico per il tardo medioevo e l'età moderna che era stato estraneo all'alto medioevo.Dinzelbacher Peter. Nascita e funzione della santità mistica alla fine del medioevo centrale. In: Les fonctions des saints dans le monde occidental (IIIe-XIIIe siècle) Actes du colloque de Rome (27-29 octobre 1988) Rome : École Française de Rome, 1991. pp. 489-506. (Publications de l'École française de Rome, 149

    Nascita e funzione della santità mistica alla fine del medioevo centrale

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    Durante il secolo decimo secondo un nuovo tipo di santità emerge i cui protagonisti fanno non solo i soliti miracoli «pratici» (guarigione, dominio sulla natura ecc), ma ricevono anche carismi « premistici » i quali erano ignoti ai santi dell'epoca precedente : rapimenti amorosi, gusti di dolcezza interiore, estasi, incontri intimi con Gesù ecc, come viene dimostrato tramite l'esempio di testi dell'agiografia inglese. D'ora innanzi, le vite di moltissime sante e di molti santi saranno caratterizzate da fenomeni simili, fino all'unione mistica e alle stimmate. Per il carismatico stesso, l'esperienza di doni mistici aveva principalmente una funzione affermativa, essendo così approvato divinamente il suo stile di vita devota. Per i suoi contemporanei questi doni erano prove di santità, come i miracoli tradizionali, dimostrandoci così il valore nuovo che la vita interiore aveva acquisito per gli uomini del medioevo centrale. Per i lettori delle biografie di questi nuovi santi (o piuttosto sante), le esperienze mistiche garantivano che un contatto immediato con la divinità, era possibile, rispondendo in questo modo a un desiderio spirituale altretanto tipico per il tardo medioevo e l'età moderna che era stato estraneo all'alto medioevo.Dinzelbacher Peter. Nascita e funzione della santità mistica alla fine del medioevo centrale. In: Les fonctions des saints dans le monde occidental (IIIe-XIIIe siècle) Actes du colloque de Rome (27-29 octobre 1988) Rome : École Française de Rome, 1991. pp. 489-506. (Publications de l'École française de Rome, 149
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