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    Tele-education model for primary care providers to advance diabetes equity: Findings from Project ECHO Diabetes

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    IntroductionIn the US, many individuals with diabetes do not have consistent access to endocrinologists and therefore rely on primary care providers (PCPs) for their diabetes management. Project ECHO (Extension for Community Healthcare Outcomes) Diabetes, a tele-education model, was developed to empower PCPs to independently manage diabetes, including education on diabetes technology initiation and use, to bridge disparities in diabetes.MethodsPCPs (n=116) who participated in Project ECHO Diabetes and completed pre- and post-intervention surveys were included in this analysis. The survey was administered in California and Florida to participating PCPs via REDCap and paper surveys. This survey aimed to evaluate practice demographics, protocols with adult and pediatric T1D management, challenges, resources, and provider knowledge and confidence in diabetes management. Differences and statistical significance in pre- and post-intervention responses were evaluated via McNemar’s tests.ResultsPCPs reported improvement in all domains of diabetes education and management. From baseline, PCPs reported improvement in their confidence to serve as the T1D provider for their community (pre vs post: 43.8% vs 68.8%, p=0.005), manage insulin therapy (pre vs post: 62.8% vs 84.3%, p=0.002), and identify symptoms of diabetes distress (pre vs post: 62.8% vs 84.3%, p=0.002) post-intervention. Compared to pre-intervention, providers reported significant improvement in their confidence in all aspects of diabetes technology including prescribing technology (41.2% vs 68.6%, p=0.001), managing insulin pumps (41.2% vs 68.6%, p=0.001) and hybrid closed loop (10.2% vs 26.5%, p=0.033), and interpreting sensor data (41.2% vs 68.6%, p=0.001) post-intervention.DiscussionPCPs who participated in Project ECHO Diabetes reported increased confidence in diabetes management, with notable improvement in their ability to prescribe, manage, and troubleshoot diabetes technology. These data support the use of tele-education of PCPs to increase confidence in diabetes technology management as a feasible strategy to advance equity in diabetes management and outcomes

    Radioterapia intraoperatoria (IORT) esclusiva nel carcinoma iniziale della mammella: studio pilota di fattibilità

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    Scopo. Valutare fattibilità, tollerabilità e risultato cosmetico della radioterapia intra-operatoria (IORT) quale trattamento esclusivo postoperatorio nel carcinoma mammario iniziale della mammella. Pazienti e metodi. Dall’ottobre 2008 all’ottobre 2009 sono state selezionate 30 pazienti da sottoporre a escissione tumorale ampia o quadrantectomia seguita da IORT sul letto tumorale con elettroni accelerati alla dose di 21 Gy. Le caratteristiche delle pazienti erano le seguenti: tumore mammario duttale o lobulare invasivo cT1, cT2 ≤ 2.5 cm, cN0, G1-2, età superiore ai 35 anni, M0. Risultati. L’età media è risultata di 51.7 anni (range 38 – 75) con follow-up medio di 11.7 mesi (range 6 – 18). Lo stadio patologico delle lesioni è risultato pT1 in 29 casi (96,6%), in particolare: un caso pT1a (3,3%), 21 pT1b (70,0%) e 7 pT1c (23,3%). Un caso (3,3%) era pT2 con diametro 2.5 cm. Il grading è risultato G2 in 20 casi (66,6%) e G1 in 10 (33,3%). La tossicità, valutata secondo le raccomandazioni EORTC-RTOG, è risultata essere in 10 casi G0 (33,3%), in 19 casi G1 (63,3%), in un caso G2 (3,3%); non si è avuta tossicità G3. Il tempo di completa guarigione della ferita è risultato inferiore a 10 giorni nel 96,7% dei casi con la presenza in un caso di linfocele (3,3%). Non si sono avute infezioni della ferita chirurgica né mastiti sia a livello del quadrante oggetto di trattamento che negli altri quadranti. Si è osservata fibrosi lieve in 5 casi (16,6%), moderata in 2 casi (6,6%) e in nessun caso severa. La cosmesi, valutata in 4 livelli, secondo Danoff e coll., è risultata ottima in 13 casi (43,3%), buona in 15 (50%), sufficiente in 2 (6,7%) e in nessun caso insufficiente. Per quanto riguarda il controllo locale, non è stata riscontrata nessuna recidiva locale. La sopravvivenza globale è stata del 100%. Conclusioni. La IORT nel carcinoma mammario iniziale, alle dosi utilizzate nel presente studio, è risultata una tecnica sicura, ripetibile, gravata da complicanze limitate. I vantaggi della sua utilizzazione sono riassumibili nella possibilità del controllo diretto da parte del chirurgo e del radioterapista delle strutture da trattare e di quelle da proteggere, nell’assenza di tempi di ripopolamento cellulare tra chirurgia e radioterapia, nel buon risultato cosmetico, oltre a vantaggi logistici. È necessario poter disporre di un follow-up a lungo termine per valutarne l'efficacia in termini di controllo locale e cosmesi a lungo termine
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