78 research outputs found

    Contraccezione e privacy nell'adolescenza

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    Gli Autori propongono alcune riflessioni in merito alle questioni etiche e medico legali della contraccezione in adolescenza, ad esempio la prescrizione dei mezzi necessari a compiere scelte nell’ambito della procreazione responsabile ed il ruolo dei genitori e del paziente adolescente nel processo decisionale, il diritto alla tutela della riservatezza, etc. Le norme di legge (ed in particolare l’art. 2 della Legge n. 194/ 1978 e la Legge n. 405/ 1975) rappresentano gli unici riferimenti per i medici, chiamati ad applicarle nel caso concreto, nel pieno rispetto dei diritti del paziente adolescente. In particolare gli Autori riportano un recente parere del Garante per la protezione dei dati personali relativo alla tutela della riservatezza nella prescrizione di mezzi contraccettivi agli adolescenti

    Maltrattamento e violenza contro le donne durante l'assistenza al parto: una questione fondamentale nell'ambito dei diritti umani

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    Maltrattamento e violenza contro le donne durante l'assistenza al parto non sono soltanto questione di qualità dell'assistenza, ma di tutela dei diritti umani (il diritto alla vita, alla salute, all'integrità fisica, alla riservatezza, alla libertà da discriminazione, all'autonomia). Le diverse manifestazioni di questo fenomeno possono essere ricondotte sia a un livello individuale, sia a un livello strutturale e sistemico; una definizione del fenomeno comprensiva di entrambi i livelli può essere utile al fine di individuare le misure atte a modificare leggi, regolamenti e consuetudini e prevenire e contrastare il fenomeno in esame

    La dimensione plurisoggettiva della complessa e dinamica relazione terapeutica

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    La complessa e dinamica relazione terapeutica non è evidentemente riducibile ad un mero atto contrattuale tra due soggetti, il paziente ed il medico, né risolvibile, in situazioni di incapacità del paziente, applicando lo “schema” della rappresentanza legale a prescindere dalla considerazione delle istanze personalissime in gioco in tale contesto: il tempo, le mutevoli condizioni cliniche e di capacità del paziente, la pluralità di soggetti che contribuiscono alla relazione di cura, richiedono una riflessione riguardo alla titolarità e ai criteri di scelta nel processo decisionale, al fine di garantire piena tutela del diritto alla vita, alla salute, alla dignità e all’autodeterminazione della persona, anche ed in particolare quando incapace di esprimere la propria volontà

    Manipolazioni del corpo in etĂ  adolescenziale: piercing e tatuaggio

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    Tatuaggi e piercing rappresentano un importante fenomeno socio-culturale che si sta ampiamente espandendo nella popolazione, ed in particolare tra gli adolescenti. In Italia non esiste una legge specifica in materia di tatuaggi e piercing; si intende proporre alcune considerazioni circa i limiti a tali interventi invasivi rinvenibili nell’ordinamento giuridico italiano, in particolare in caso di minore che intende sottoporsi alla procedura di piercing o tatuaggio, ed in particolare riguardo all’importanza di promuovere programmi di educazione, al fine di garantire adeguata informazione in merito ai rischi per la tutela della salute correlati alle pratiche in esame

    Le direttive anticipate tra autonomia professionale del medico ed autonomia decisionale del paziente

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    Le direttive anticipate possono essere definite indicazioni anticipate fornite da una persona capace al fine di gestire e controllare i processi decisionali in ambito medico per future situazioni di incapacità. Gli Autori intendono proporre alcune considerazioni sulle problematiche etiche, deontologiche, e medico – legali relative alle direttive anticipate. In particolare, intendono rivolgere la loro attenzione alla compatibilità di tali raccomandazioni con il nostro sistema giuridico, ed al valore da riconoscere alle direttive anticipate, nel rispetto dell’autonomia professionale del medico e dell’autodeterminazione del paziente

    Etica medica e questioni di fine vita. Cenni sulle regole etico – deontologiche presenti in alcuni Paesi europei

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    Si intende svolgere una riflessione sugli orientamenti nazionali presenti in Europa in relazione alle questioni di fine vita (ad es., medicina palliativa, eutanasia, dichiarazioni anticipate di trattamento, etc.), attraverso l’analisi di alcuni Codici di deontologia medica, al fine di verificare la sussistenza di un effettivo spazio di condivisione dei valori, ovvero linee di tendenza etiche e deontologiche comuni, per delineare alcuni parametri, da riferire in particolar modo al rapporto medico – paziente nella gestione delle situazioni di fine vita

    L'assistenza sanitaria ai detenuti

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    Collaborazione al Capitolo "L'assistenza sanitaria ai detenuti" contenuto nel volume: De Ferrari F., Romano C.A. "Sistema penale e tutela della salute", Giuffrè Editore, Milano, 2003

    Adolescenti e decisioni di fine vita

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    In caso di paziente minore i trattamenti sanitari possono essere effettuati soltanto con il consenso dei genitori o del tutore. Comunque, in alcune fattispecie, in relazione alla natura ed alla gravità dell’intervento da effettuare nonché col crescere dell’età e della capacità di comprensione, l’opinione del minore riguardo ai trattamenti sanitari dovrebbe assumere un peso sempre più determinante. Così, nelle situazioni di fine vita, l’offerta di una efficace attività di cura e assistenza agli adolescenti dipende dall’instaurazione di una efficace comunicazione tra paziente, genitori e personale sanitario: in particolare pare importante verificare la capacità degli adolescenti di partecipare al processo decisionale di fine vita e dunque di coinvolgerli in esso, anche al fine di realizzare il diritto del paziente di esercitare la propria autonomia in tale processo decisionale
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