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    Costi e benefici degli animali. Metodi per le stime produttive e gestione dell’allevamento nell’età del Bronzo: il caso del villaggio di via Ordiere a Solarolo (RA)

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    Il presente lavoro ha come obiettivo la ricostruzione di una stima ipotetica del numero di animali domestici che un villaggio dell’età del Bronzo dell’Italia settentrionale poteva sostenere nell’arco di un determinato periodo di tempo. A tale scopo, si è deciso di analizzare nello specifico un campione selezionato di faune provenienti da due distinte aree dell’abitato di via Ordiere a Solarolo (RA), una prettamente insediativa e una marginale all’insediamento, entrambe riferibili alla fase di Bronzo Medio 2. Il ristretto arco temporale (circoscritto a circa 100 anni di vita dell’insediamento) è stato diviso in quattro sottofasi di 25 anni ciascuna. L’analisi di tali sottofasi ha fornito, non solo un termine di osservazione puntuale del dato faunistico utile alla deduzione del numero minimo degli individui (NMI) abbattuti per ogni specie, ma anche la base per le proiezioni dei dati sull’intero nucleo insediativo. Dall’indagine condotta sono emerse forme di sfruttamento diversificate delle diverse specie domestiche (buoi, pecore, capre e maiali) che hanno permesso di ipotizzare il ruolo e l’importanza che le diverse risorse domestiche avevano nell’economia locale, sia in termini di produttività e costi che di impatto sulla gestione del territorio. Tramite le proiezioni dei dati è stato, infatti, possibile ottenere il presunto numero di animali viventi contemporaneamente nell’abitato e attraverso una simulazione ipotizzare la capacità produttiva del territorio sulla base della sua estensione e destinazione d’uso. È stato, dunque, proposto un approccio metodologico destinato a fornire informazioni utili alla ricostruzione del popolamento (animale e umano) e soprattutto ad indirizzare i futuri metodi di raccolta e di analisi del materiale archeologico durante lo scavo e la fase di studio. In particolare, il contributo conclude fornendo delle stime sulla presenza degli animali allevati nell’abitato, utili ad una ricostruzione demografica basata sui consumi alimentari umani.This work aims to provide a hypothetical estimate of the number of domestic animals that a Bronze Age village in northern Italy may have supported over a given period. For this purpose, it was decided to analyse in detail a selected sample of faunal remains from two distinct areas of the village via Ordiere in Solarolo (RA), one purely for settlement and the other marginal to the village, both spanning the Middle Bronze Age 2. The short time span (restricted to about 100 years of the settlement’s occupation) was further divided into four sub-phases of 25 years each. The analysis of the sub-phases has provided not only an accurate term of observation for the faunal data useful to determinate the minimum number of individuals (MNI) killed for each species, but also the basis for projecting the data to the entire settlement. From the analysis conducted, diversified exploitation forms of the different domestic species (cows, sheep, goats, and pigs) have emerged, allowing to postulate the role and importance that the different domestic resources had in the local economy, both in terms of productivity and costs, and their impact on the management of the territory. The data modelling led, in fact, to obtain the number of animals supposedly living at the same time in the settlement, while a simulation allowed to theorise the carrying capacity of the territory based on its extension and intended uses. Therefore, a methodological approach has been proposed to provide valuable data for the reconstruction of the population (animal and human) and to guide future methods for collecting and analysing the archaeological material during the excavation and the study phase. The contribution concludes by providing estimates of the presence of domestic animals useful for demographic reconstruction based on human food consumption

    Bronze Age combustion structures of Italian contexts in comparison: Via Ordiere-Solarolo (Ravenna) and Mursia (Pantelleria island). Archaeological, geoarchaeological and experimental data

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    L’articolo prende in considerazione diverse fasi della ricerca relative all'uso del fuoco e alle pratiche di cottura in contesti domestici dell’età del Bronzo, utilizzando, per un approccio comparativo, le evidenze archeologiche rinvenute nei due insediamenti di Solarolo (RA) e di Mursia nell’isola di Pantelleria. Mentre nel primo caso l'evidenza delle strutture di cottura è scarsamente conservata e richiede campionamenti per analisi micromorfologiche e una complessa interpretazione, il secondo caso di Mursia, grazie alla migliore conservazione del deposito archeologico, permette di selezionare e ricostruire con maggiore facilità le caratteristiche coinvolte nella lavorazione e nella cottura dei cibi. Il contributo affronta il tema in modo altamente originale combinando diverse metodologie, raramente applicate nella descrizione delle strutture archeologiche connesse alla cottura dei cibi: oltre allo scavo stratigrafico documentato in dettaglio per la comprensione dei contesti sono state realizzate analisi micromorfologiche a sezione sottile, analizzate testimonianze etnoarcheologiche e applicate attività di riproduzione delle strutture e dei processi connessi alla produzione di alimenti cotti con metodi di archeologia sperimentale. Come richiesto dal processo scientifico dell’archeologia sperimentale sono illustrati in dettaglio i dati relativi alla costruzione delle strutture e al loro uso. Il contributo attende un ampio confronto nel dibattito sempre più intenso in ambito internazionale sulle attività svolte all’interno degli abitati protostorici e sui metodi di documentazione e analisi delle strutture archeologiche.Recent investigations carried out by the University of Bologna at the Bronze Age sites of Via Ordiere (Solarolo - Ravenna province) and Mursia (Pantelleria) discovered several types of fire installations. The paper considers different steps of the research related to the use of fire and cooking practices in domestic contexts using the two settlements for a comparative approach. While in the first case the evidence of firing structures is poorly pre-served and requires sampling for micromorphological analysis and complex analysis, the second case of Mursia, thanks to the best preservation of the archaeological deposit, allows to select and reconstruct more easily the features involved in processing and cooking food. Besides the presentation of the archaeological evidence, the research copes with the methods applied for a combination of results, including an archaeological protocol for documenting fire installations and the geo-archaeological analysis, extended to the comparison with similar features in the literature and with the ethno-archaeological evidence. A further approach was scheduled experimenting archaeological replica of most common fire installations. Finally, we deal a general understanding of the use of fire with a concept map going in depth with the many questions arisen pointing out the interrelationships among several parts of the process involving fire installations

    Strutture abitative e unit\ue0 sociali: il caso studio dell\u2019abitato dell\u2019et\ue0 del Bronzo di Mursia (Pantelleria - TP)

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    Gli scavi effettuati nel complesso archeologico dell\u2019et\ue0 del bronzo di Mursia (isola di Pantelleria), costituito da un villaggio fortificato e da una necropoli monumentale, hanno messo in luce un\u2019ampia porzione dell\u2019abitato, caratterizzata da numerose unit\ue0 residenziali. L\u2019analisi del contesto porta a considerare Mursia come un punto di osservazione privilegiata delle forme di organizzazione sociale della comunit\ue0 insediata tra le fasi iniziali e la met\ue0 del secondo millennio a.C. Il contributo intende affrontare l\u2019analisi dell\u2019uso dello spazio analizzando le caratteristiche e la variabilit\ue0 delle strutture che presentano dimensioni e planimetrie diverse, con modalit\ue0 costruttive che cambiano nel tempo, riconoscibili in almeno tre distinte macro-fasi nel periodo di vita dell\u2019abitato. La valutazione degli indicatori archeologici, l\u2019articolazione interna delle capanne, l\u2019identificazione di apparati connessi con attivit\ue0 produttive o con la preparazione del cibo, unitamente ai diversi parametri dell\u2019organizzazione dell\u2019abitato, (distribuzione delle strutture residenziali, modalit\ue0 di circolazione interna, ubicazione e direzionalit\ue0 degli ingressi) consentono di ipotizzare diverse forme organizzazione sociale. Il rapporto con la presenza della poderosa fortificazione (con un\u2019altezza superiore a 10 m), che delimita il villaggio sull\u2019unico lato di facile accesso, mette in discussione la valutazione apparentemente eterarchica delle componenti sociali ed ipotizza diverse possibili configurazioni di una struttura pi\uf9 differenziata, ipoteticamente confermate dalla presenza di gruppi di tombe monumentali (cosiddetti Sesi) distribuite attorno al villaggio.The Bronze Age archaeological complex of Mursia in the island of Pantelleria includes a fortified village and a monumental cemetery. The excavations carried out by the University of Bologna and the University Suor Orsola Benincasa of Naples, have revealed large portions of the settlement, characterized by several huts, identifiable as residential units. The analysis of the characters of the settlement constitutes a point of privileged observation for the identification of different forms of social organization of the community established between the initial phases and the middle of the second millennium BC. The paper deals with the analysis of the use of space by considering the characteristics and the variability of the structures that have different dimensions and plans, with constructive modalities that change over time, recognizable in at least three distinct phases in the period of life of the settlement. The evaluation of the archaeological markers, the internal articulation of the huts, the identification of features related to productive activities or with the preparation of food, together with the different parameters of the organization of the inhabited area, (distribution of huts, internal circulation, location and directionality of the entrances) suggest different forms of social organization. The huge fortification wall (with a height greater than 10 m), delimiting the village on the eastern side, suggests a different evaluation of the social structure from heterarchical and hypothesizes different possible configurations of a more differentiated, confirmed by the presence of groups of monumental tombs (socalled Sesi) distributed around the village

    Coltivazioni sperimentali per una valutazione della produttività agricola dell’Età del Bronzo nell’area padana

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    Archeologia sperimentale a Solarolo, per la ricostruzione della produttività nell'età del Bronz

    Le strutture di combustione ad uso alimentare nell’età del Bronzo. Dal record archeologico all’archeologia sperimentale

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    This article aims at analyzing ovens and cooking plates found in Italian prehistoric contexts. A multidisciplinary approach has been carried out to improve our understanding of finds from excavations carried out by the University of Bologna. An overview of previous researches is useful in preliminarily identifying manufacturing techniques and materials of these structures and their role in food production. More elaborate technical analyses and an experimental reproduction carried out during the activities of the Laboratory of Experimental Archaeology allowed a better understanding of the processeses involved, and, most significantly, to enhance the identification of traces of cooking activities during archaeological excavations. Ethnoarchaeology and archaeometry thus seem to be among the most qualified disciplines to investigate this kind of evidence and to design an ontological classification of prehistoric structures

    Tanca Manna (Nuoro, Prov. di Nuoro)

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    Il progetto di ricerca nel parco di Tanca Manna nel quartiere di Su Nuraghe a Nuoro riguarda un villaggio databile all'et\ue0 del Bronzo (fasi BM2, BM3 e BR) composto da un nuraghe monotorre e da diverse capanne. Il progetto ha come obiettivo principale il recupero, la valorizzazione e la fruizione del complesso archeologico all'interno del parco a cura del Comune di Nuoro, Assessorato all'Ambiente, mentre le ricerche archeologiche sono affidate alla sezione di Archeologia del Dipartimento di Storia Culture Civilt\ue0 dell'universit\ue0 di Bologna. Durante le campagne del 2014 e 2015 si e proceduto a continuare lo scavo stratigrafico e ad estendere la zona indagata nei settori attorno al nuraghe e a prendere in esame la struttura monumentale nel lato meridionale. La campagna di ricerche, condotta dal 30 agosto al 30 ottobre 2015 con la direzione scientifica di Maurizio Cattani e con la responsabilit\ue0 e direzione dei lavori sul campo di Demis Murgia (settore 1), Florencia Debandi (settore 2) e Andrea Fiorini (settore 3), ha voluto mantenere oltre alle finalit\ue0 di ricerca scientifica anche la formazione didattica, con la partecipazione di numerosi studenti e specializzandi dell'universit\ue0 di Bologna e dell'universit\ue0 di Sassari e con l'aggiornamento delle metodologie di scavo e di documentazione

    Toward the Understanding of other Complexities: Archaeological Researches in Cahokia\u2019s West Plaza (Ill., Usa)

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    In April 2011 the first fieldwork season of \u2018The Cahokia Project: An Effort Toward the Integration of Different Scientific Traditions\u2019 was carried out at Cahokia Mounds State Historic Site (Illinois, USA). The archaeological project, sprung from a seminal idea by Maurizio Tosi and made possible by his organizational efforts, is based on a research and exchange agreement signed by the Department of History and Cultures of the University of Bologna (Italy) and the Department of Anthropology of Washington University in St. Louis, Missouri
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