674 research outputs found
«Gli eroi son tutti giovani e belli». L'immagine del soldato fra retorica e realtà 1870-1935
Il volume traccia e commenta l'evoluzione subita dall'immagine del soldato a partire dal racconto delle guerre risorgimentali fino all'epoca fascista. Si tratta di una ricerca condotta attraverso un'attenta mappatura di immagini pittoriche, scultoree e fotografiche che ha consentito di capire come la figura del combattente venga dapprima rappresentata in vista della costruzione dell'identità nazionale e quindi, dopo la prima guerra mondiale, in funzione del ricordo collettivo
Luciano Mercante scultore
il saggio affronta per la prima volta in maniera organica la produzione scultore di Luciano Marcant
Il mare in una stanza: arte e cantieristica navale
Il saggio affronta alcune tematiche relative alla sinergia tra l’arte figurativa e la
cantieristica navale, un binomio che attraversa l’intera storia delle grandi navi
passeggeri impegnate sulle rotte oceaniche. In particolare vengono analizzati i
motivi per cui nella decorazione di quelle navi i motivi marini sono stati per molto
tempo trascurati. Dagli inizi del Novecento fino alla fine degli anni venti infatti
le classi di lusso delle navi di linea erano assimilate ai grandi palazzi di rappresentanza,
e come tali dovevano per quanto possibile far dimenticare i disagi dei
lunghi viaggi oceanici. Il progressivo affermarsi delle tendenze funzionaliste in architettura e il fatto che le grandi navi diventeranno ideali ‘ambasciatrici’ delle
rispettive industrie nazionali, farà sì che a partire dagli anni trenta gli interni dei
transatlantici vengano progettati anche in funzione dell’ambiente circostante,
aprendo sempre più verso l’esterno gli spazi comuni anche con l’inserimento di
decori che richiamassero il mare e il viaggio. In questo campo nel secondo dopoguerra
avrà un ruolo di particolare rilievo la cantieristica italiana e in particolare
quella della Venezia Giulia, in grado di fornire architetti e artisti capaci di trasformare
le nuove imbarcazioni in vere e proprie gallerie d’arte galleggianti
Domenico Fabris, Angelo Cameroni e Luigi Tommasi nel teatro L’Armonia di Trieste
The essay shows a room decorated in 1857 by Domenico Fabris and Luigi Tommasi and by a series of reproductions
of ancient statues. The room was part of the wider complex of theater Armonia, designed by Andrea Scala
and divided between two buildings, the main one of which will be demolished in 1912. The latter belonged
also fourteen Caryatids in Vicenza’s stone that you can now assign to Angelo Cameroni
Sguardi sull’Oriente: Corrado Feroci e l’occidentalizzazione artistica della Thailandia
The essay describes the role the Tuscan sculptor Corrado Feroci played in the westernization process of the Kingdom of Siam, eventually Thailand. With his portraits and monumental sculptures, Feroci has radically changed the way in which the ruling class has handed down its image, as well as founding the first academy of fine arts in Bangkok, directing with his teaching all the main Thai artists of the after the twentieth century.Il saggio descrive il ruolo svolto dallo scultore toscano Corrado Feroci nel processo di occidentalizzazione del regno del Siam prima e della Thailandia poi. Con i suoi ritratti e le sue sculture monumentali l'artista ha cambiato radicalmente il modo con cui la classe dirigente ha tramandato la propria immagine, oltre a fondare la prima accademia di belle arti a Bangkok indirizzando con il suo insegnamento tutti i principali artisti thailandesi del secondo Novecento
Francesco Pezzicar e 'L’abolizione della schiavitù'
The document analyzes the critical success of the sculpture The abolition of slavery, made by Francesco Pezzicar
and exhibited with great evidence at the Universal Exposition of Philadelphia in 1876. The examination
of the newspapers from Trieste and a biography written by his son and kept in the State Archives of Trieste has
also enabled some important clarifications on the activities of the sculptor in the regional capital
Sbisà e la grande decorazione
The text examined the different moments of the artist in the field of decoration,
passing, through the illustration of various unpublished material, from youth
interests for the liberty’s cadences to the phase of the great mural painting in
the thirties. A season that will continue in other forms on to the post-war, when
Sbisà, working mainly for naval furniture and ecclesiastical buildings, will compete
with sculpture and especially with the ceramic with results of absolute value,
still largely to be reassessed
“Ricorda e Splendi”. Catalogo delle opere d’arte dell’Università degli Studi di Trieste
“Ricorda e Splendi” è il motto che campeggiava sul sigillo dell’Università degli Studi di Trieste che l’allora rettore Angelo Ermanno Cammarata aveva fatto realizzare nel 1950 a Tranquillo Marangoni. Si trattava di un richiamo all’iscrizione apposta sul basamento del Faro della Vittoria “Splendi e ricorda i caduti sul mare” e, nelle parole dello stesso Rettore, intendeva simboleggiare “il dovere per l’Università di conservare il patrimonio ultramillenario di cultura affidatole e di arricchirlo con lo splendore di nuove conquiste nel campo del sapere”. Tra questi doveri la tutela del non piccolo patrimonio artistico, accumulato in novant’anni di vita dell’istituzione, che questo volume ha cercato di censire e di studiare a fondo nella sua complessità e stratificazione. “Ricorda” quindi la storia di questo patrimonio e “Splendi” attraverso il suo studio e il suo fattivo incremento, gettando quando possibile uno sguardo sulla realtà artistica contemporanea
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