25 research outputs found

    Spazi e tempi del restauro

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    Presentazione della rivista Economia della Cultura, edita dal Mulino. Interventi di : Giovanna Martellotti (Universit\ue0 di Roma "La Sapienza") Claudio Spadoni (Museo d\u2019Arte Citt\ue0 di Ravenna) Intervengono Roberto Balzani (Universit\ue0 di Bologna, sede di Ravenna) Mario Micheli (Universit\ue0 Roma Tre) Angelo Pompilio (Universit\ue0 di Bologna, sede di Ravenna) Bruno Toscano (Universit\ue0 Roma Tre

    Antonio Dominici, Mariano Rossi

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    La voce dedicata a Antonio Dominici, pittore palermitano, ripercorre in sintesi il percorso di vita e di carriera dell'artista condotto lontano dalla patria, a Napoli e Caserta principalmente, in qualit\ue0 di pittore di corte dei Borboni, che gli commisero pitture su muro, scene mitologiche in dipinti da camera, modelli per l'arazzeria reale; dal 1776 fu Professore della Reale Accademia del Disegno, contribuendo cos\uec a divulgare uno stile piacevolmente decorativo ma in pi\uf9 casi, come negli arazzi con Storie di don Chisciotte, di gustoso realismo presso la corte partenopea. Di Mariano Rossi, pittore nativo di Sciacca che condusse il suo apprendistato a Roma, dove si form\uf2 accanto al Mancini, il Benefial e il Giaquinto, si ricordano gli importanti affreschi di Torino (Allegoria delle Arti, Palazzo Reale) e soprattutto di Roma, dove fu attivo per Villa Borghese e numerose chiese. Dipinse anche a Caserta, si spinse sino a Ravenna, pittore itinerante per vocazione e necessit\ue0. In Sicilia lasci\uf2 sue opere a Catania, a Sciacca, Palermo e altri centri minori, dove introdusse il gusto decorativo facile e piacevole suo proprio, in bilico, a seconda delle occasioni, tra un garbato rococ\uf2 e l'attenzione, dovuta dall'incalzare dei tempi, agli stilemi della cultura neoclassica

    Il futuro dei musei ecclesiastici italiani

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    I musei diocesani, cresciuti nel nostro Paese esponenzialmente in poco pi\uf9 di tre decenni - al 2005 erano 820, rispetto ai 104 degli anni settanta del secolo scorso - sono manifestazione importante della storia culturale e cultuale italiana. Tuttavia, si \ue8 reso necessario riflettere su canoni che distinguano tale istituzione presso il pubblico dei credenti e non da musei d'altro genere: \ue8 necessario evitare di presentare l'arte sacra in una dimensione meramente antropologico-storicistica, per far emergere il senso di catechesi, di tradizione e per far comprendere il processo storico che congiunge piet\ue0 cristiana e sentimento civico. Attraverso le riflessioni di Benedetto Croce, Bertrand Russel e Amos Funkestein si riflette sullo stretto legame che unisce teologia, pratica artistica, immaginazione scientifica per tale finalit\ue0

    L’Osservanza di Bologna. Convento e chiesa di San Paolo in Monte

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    Catalogo e storia critica della chie3sa, del convento e delle opere dei musei dell'Osservanza di Bologna

    U. GANDOLFI, I santi Marco Antonio e Sebastiano; Accademia di nudo femminile, Accademia di nudi maschile; Ercole assiso ovvero la scelta di Ercole; G. GANDOLFI, Vertumno e Pomona; M. GANDOLFI, La Comunione di san Gerolamo (da Domenichino)

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    La storia di una collezione dedicata all'arte emiliano-romagnola, e le presenze bolognesi settecentesche. Il processo intellettuale di Ubaldo Gandolfi alla definizione di un prototipo attuale di pittura sacra nello Stato Pontificio negli anni della svolta anti-gesuitica, della crisi delle coscienze. Il pensiero del medesimo autore per rinnovare, in palazzo Malvezzi oggi Rettorato dell'Universit\ue0, il racconto mitologico. Il primato del disegno in Gaetano Gandolfi. Le copie grafiche delle tele sottratte all'Italia da Napoleone nelle prove di Mauro Gandolfi, La nuova generazione: Giuseppe Sant

    Donato Creti, La Vierge de l’Apocalypse entre saint Vincent Ferrier et saint Antoine de Padoue

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    Il dipinto viene reso noto in questa sede. E' un'opera di alta qualit\ue0 per invenzione e resa grafica e pittorica; testimonianza non solo della eleganza rara della maniera del Creti, che si rivela versato nella pittura profana come universalmente riconosciuto ma anche eccellente nella raffigurazione del sacro. La piccola pala \ue8 composta secondo un equilibrio scandito da una misura quasi matematica nella proporzione delle figure poste entro i termini di un triangolo che evoca la Trinit\ue0 e caratterizzate da gestualit\ue0 composta e equilibrata, memore degli amati modelli reniani, ulteriore dimostrazione del rigoroso e perseguito intellettualismo dell'autore

    Ubaldo Gandolfi, Saint John the Baptist, 1770

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    Viene presa in esame la vocazione di Ubaldo Gandolfi per la resa in pittura di soggetti sacri, che egli seppe innovare e rendere conseguenti alle necessit\ue0 del credo cattolico della sua epoca secondo criteri fondati sul lessico degli antichi maestri ma innervati dallo studio protratto della forma e del colore dell'arte contemporanea, al fine di dare espressione agli antichi misteri in termini di assoluta novit\ue0. Per giungere a tanto l'artista era solito procedere con lo studio in disegno del soggetto da dipingere, verificandone la forma in pi\uf9 studi spesso di grande bellezza: come questo \ue8 il caso, la raffigurazione potente del Precursore

    Il ritratto dello scienziato attraverso tre secoli di libri

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    Studio della rappresentazione in arte dello scienziato in et\ue0' modern

    Questioni di identit\ue0 e forma nella pittura di accademia

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    Roberto Longhi e la pittura del Settecento a Bologna: la riscoperta dell'autonomia e della qualit\ue0 della pittura di Crespi, Creti, dei Gandolfi, dei caratteri di internazionalit\ue0 della scuola locale anche nelle peculiarit\ue0 di generi specifici quali la quadratura. Indagine su un inedito album di incisioni da Annibale Carracci e risposta degli artisti citati alle sollecitazioni dei modelli alti dal Seicento reinventati per il secolo dei lumi
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