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MAGLIO study: epideMiological Analysis on invasive meninGococcaL disease in Italy: fOcus on hospitalization from 2015 to 2019
This study analyzed hospital admissions for invasive meningococcal disease (IMD) in epidemiological and economic terms in Italy from 2015 to 2019. The volume of acute admissions for meningococcal diagnosis was analyzed in the period from 2015 to 2019. IMD admissions were identified by ICD-9-CM diagnoses. Costs were assessed using current DRG tariffs. In 2019, a total of 237 admissions for meningococcal disease were recorded in Italy. The mean age of patients was 36.1 years. Lumbar puncture was reported in only 14% of hospital discharge forms. From 2015 to 2019, there was a mean annual reduction of - 1.2% nationally for IMD hospitalizations. For 2019, the total costs for acute inpatient admissions were euro2,001,093. Considering annual incidence due to IMD, a significant decrease was noted in the age group from 0 to 1 year (p = 0.010) during 2015-2019. For all years, mortality associated with meningeal syndrome was lower compared to septic shock with or without meningitis. From 2015 to 2019, hospitalizations for IMD appear to be decreasing slightly in Italy, even if mortality remains high. Favorable trends in hospitalizations for IMD were seen in the 0-1-year age group, which may be attributable to increased vaccination. Costs of hospitalizations for IMD remain high
Una misura di performance dei SSR - II edizioni
Il progetto “Una misura di Performance dei SSR” ha come obiettivo quello di
contribuire allo sviluppo di metodologie di valutazione della Performance dei servizi
sanitari; in particolare si focalizza su due aspetti: la multidimensionalità della Performance
e la composizione delle diverse prospettive di cui sono portatori gli stakeholder
del sistema.
Il team di ricerca di CREA Sanità - Università di Roma Tor Vergata (Consorzio
per la Ricerca Economica Applicata in Sanità) ha proposto e sviluppato un metodo
originale basato sulla elicitazione delle Utilità attribuita alle varie dimensioni di Performance.
Il metodo è evidentemente mutuato dalla logica delle preferenze sottostante la
scienza economica, e sfrutta gli esperimenti implementativi sviluppati nella teoria delle
decisioni multi-attributo utilizzata nel Project Management.
Il progetto è giunto alla sua seconda annualità; ed è stato reso possibile grazie
alla partnership, e al contributo incondizionato offerto da un gruppo di aziende
del settore sanitario, nonché della competente disponibilità di un qualifi cato panel di
Esperti.
Nella prima annualità (2013), è stata sviluppata la metodologia ed è stata,
quindi, implementata raggiungendo indicazioni conformi alle aspettative: in particolare
si è confermata la dipendenza della misura di Performance dalle prospettive adottate
dai diversi stakeholder, nonché dai livelli degli indicatori.
Nella seconda edizione del Progetto, il metodo è stato nuovamente applicato
allargando i componenti del panel e il set di indicatori, con l’obiettivo di fornire nuove
quantifi cazioni e ranking di Performance dei Servizi Sanitari Regionali (SSR): particolare
attenzione è stata posta alle eventuali differenze di risultati rispetto a quanto
emerso nella prima edizione, anche per valutare la riproducibilità dei risultati.
In sintesi, è stato confermato come il ranking dipenda oltre che dalla prospettiva
adottata, anche dal set di indicatori scelto e dal “valore” attribuito ai loro livelli;
in particolare è interessante rilevare come il contributo delle diverse dimensioni alla
Performance non vari solo al variare della Categoria di stakeholder, ma che per la
stessa possa modifi carsi nel tempo, adeguandosi al “nuovo” quadro politico e quindi
alle “nuove” priorità.
La relazione che segue fornisce una descrizione analitica della metodologia,
e quindi i risultati ottenuti dall’esercizio di elicitazione delle preferenze; seguono poi
alcune rifl essioni sul possibile contributo del metodo alle politiche sanitari
Una misura di Performance dei SSR - V edizione
Il progetto “Una misura di Performance dei SSR”, giunto nel 2017 alla sua quinta
annualità, ha il duplice obiettivo di fornire una valutazione dell’evoluzione della Performance
dei servizi sanitari e di analizzare e sviluppare metodologie utilizzabili per le valutazioni
di Performance dei SSR in senso lato.
La metodologia implementata si fonda sul principio della multi-dimensionalità
della Performance e sulla multi-prospettiva, utilizzando un metodo originale di valutazione,
proposto e sviluppato dal team di ricerca di C.R.E.A. Sanità (Consorzio per la
Ricerca Economica Applicata in Sanità) dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”,
con la collaborazione di un qualificato Panel di esperti afferenti a cinque categorie
di stakeholder (Industria medicale, Istituzioni, Management aziendale, Professioni sanitarie,
Utenti).
Preme sottolineare che la valutazione effettuata riguarda il SSR, inteso in senso
lato; non si limita, infatti, a considerare i risultati del sistema pubblico regionale di offerta,
o per meglio dire, il raggiungimento degli obiettivi istituzionali e programmatici del
Welfare pubblico, ma allarga il suo spettro di analisi agli impatti della spesa privata e, in
generale, agli outcome di salute della popolazione.
Il progetto, quindi, non è tanto finalizzato a valutare la capacità di garantire
l’accountability dei SSR pubblici, quanto a rappresentare una modalità “terza” di valutazione
complessiva della Sanità a livello regionale: in altri termini, esso ambisce a fornire
una indicazione sul livello di legittima aspettativa del cittadino nei confronti della Salute,
a seconda del contesto in cui risiede (Regione).
Un importante aspetto emerso in questa annualità è il palesarsi dell’evidenza
di come il dibattito di politica sanitaria assuma connotati differenti nelle diverse aree
del Paese, in funzione dello “stato” dei diversi SSR (in Piano di Rientro o in sostanziale
equilibrio economico).
Le preferenze degli stakeholder appaiono significativamente influenzate, e pertanto
diversificate, in ragione dell’appartenenza alle diverse categorie, ma anche (all’interno
delle medesime categorie) in funzione della provenienza da Regioni in Piano di
Rientro piuttosto che da Regioni in sostanziale equilibrio: la nota “spaccatura” Nord-Sud
del SSN italiano trova, quindi, una sua nuova “dimensione” nei criteri di misurazione
della Performance.
Corollario di tale frattura è una netta differenziazione che osserviamo sul giudizio
dato agli indicatori di Spesa: per i partecipanti al Panel che provengono dalle Regioni
in Piano di Rientro, una spesa più bassa è “sinonimo” di una Performance nettamente migliore, mentre per quelli provenienti dalle Regioni in sostanziale equilibrio una spesa
più alta non pregiudica necessariamente a priori la Performance.
Appaiono degne di approfondita riflessione tanto l’attribuzione di un potere “salvifico”
alle riduzioni di spesa nelle Regioni (tipicamente) meridionali, che pure hanno una
spesa inferiore alla media, quanto la (implicita) dimostrazione di consapevolezza, in chi
dispone di più risorse, del fatto che tale disponibilità può tramutarsi in una maggiore
Performance di sistema.
Inoltre, è opportuno far presente come la disponibilità di informazioni utili a costruire
indicatori significativi di Performance e le carenze in alcuni settori impattino sul
processo di valutazione. In particolare, dalle valutazioni del Panel emerge che le fonti
informative ad oggi disponibili non riescono a rappresentare esaustivamente la Performance
dei SSR, soprattutto con riferimento alle attività di assistenza extra-ospedaliera
dei malati cronici e alla continuità delle cure ospedale-territorio.
L’esito della valutazione finale, quindi, rappresenta una “media” fra la classifica
degli stakeholder afferenti alle Regioni in Piano di Rientro, che tende a “premiare” i SSR
con una spesa sanitaria pro-capite più bassa e quella degli stakeholder che operano
nelle altre Regioni, che tendono a non considerare una spesa sanitaria elevata come
fattore dirimente della Performance.
Nel primo caso, l’effetto è la risalita del Meridione nel ranking e un arretramento
delle realtà con la più alta spesa sanitaria come le Province Autonome di Trento e Bolzano,
la Valle d’Aosta e il Molise.
Di contro, considerando le valutazioni degli stakeholder afferenti alle Regioni in
sostanziale equilibrio, largamente maggioritari nella precedente edizione, si evidenziano
livelli peggiori di Performance attribuiti alle Regioni del Sud, molto simili a quelli dello
scorso anno, nonostante siano stati solo sette gli indicatori confermati e sia stata introdotta
una nuova Dimensione di valutazione (Innovazione)
Una misura di performance dei SSR
Negli ultimi anni l’attenzione verso l’accountability delle politiche pubbliche, e quindi anche
di quelle sanitarie, è cresciuta enormemente, con una ampia fioritura di sistemi e metodi.
Il progetto “Una misura di performance dei SSR” si inserisce in questo filone, cercando di
portare un contributo su due elementi sostanziali: l’importanza di considerare la Performance
in termini multidimensionali e di “comporre” prospettive diverse come quelle che persone
o gruppi di interesse (stakeholders) diversi, possono legittimamente portare.
Entrambi gli elementi portano ad un problema eminentemente metodologico, che è quello
di come “mettere insieme”, democraticamente, la multidimensionalità e anche le diverse
prospettive.
Il team di ricerca di CREA Sanità - Università di Roma Tor Vergata (Consorzio per la Ricerca
Economica Applicata in Sanità) ha cercato prima di rispondere al quesito metodologico,
proponendo un metodo basato sulla elicitazione delle Utilità, mutuato dalla logica della teoria
economica, e già reso operativo nell’approccio delle decisioni multi attributo proposta
dalla teoria del Project Management.
Quindi, con il progetto “Una misura di performance dei SSR”, realizzato grazie al contributo
incondizionato e alla partnership di un gruppo di aziende del settore, nonché della competente
disponibilità di un qualificato panel di Esperti, ha testato in pratica il metodo, ponendosi
come una prima originale indagine esplorativa in questo campo.
L’ambizione era quella di verificare da una parte le gestibilità di una complessità significativa,
quale quella implicita nella composizione in Sanità di obiettivi e prospettive diverse fra
loro; dall’altra di verificare l’ipotesi di ricerca da vari punti di vista, di cui due particolarmente
interessanti: le differenze nelle prospettive adottate dai diversi stakeholder, pesano davvero
nella valutazione finale delle Performance dei sistemi sanitari? Il valore attributo ai vari indicatori
segue logiche lineari, di proporzionalità, o dipende dai livelli degli indicatori stessi?
Entrambi gli obiettivi possono dirsi pienamente raggiunti, confermando le aspettative qualitative
e permettendo di quantificarne gli effetti.
La relazione che segue descrive analiticamente la metodologia predisposta e poi adottata,
e i risultati ottenuti, suggerendone il possibile contributo alla definizione delle politiche sanitarie
Una misura di performance dei SSR - II edizioni
Il progetto “Una misura di Performance dei SSR” ha come obiettivo quello di
contribuire allo sviluppo di metodologie di valutazione della Performance dei servizi
sanitari; in particolare si focalizza su due aspetti: la multidimensionalità della Performance
e la composizione delle diverse prospettive di cui sono portatori gli stakeholder
del sistema.
Il team di ricerca di CREA Sanità - Università di Roma Tor Vergata (Consorzio
per la Ricerca Economica Applicata in Sanità) ha proposto e sviluppato un metodo
originale basato sulla elicitazione delle Utilità attribuita alle varie dimensioni di Performance.
Il metodo è evidentemente mutuato dalla logica delle preferenze sottostante la
scienza economica, e sfrutta gli esperimenti implementativi sviluppati nella teoria delle
decisioni multi-attributo utilizzata nel Project Management.
Il progetto è giunto alla sua seconda annualità; ed è stato reso possibile grazie
alla partnership, e al contributo incondizionato offerto da un gruppo di aziende
del settore sanitario, nonché della competente disponibilità di un qualifi cato panel di
Esperti.
Nella prima annualità (2013), è stata sviluppata la metodologia ed è stata,
quindi, implementata raggiungendo indicazioni conformi alle aspettative: in particolare
si è confermata la dipendenza della misura di Performance dalle prospettive adottate
dai diversi stakeholder, nonché dai livelli degli indicatori.
Nella seconda edizione del Progetto, il metodo è stato nuovamente applicato
allargando i componenti del panel e il set di indicatori, con l’obiettivo di fornire nuove
quantifi cazioni e ranking di Performance dei Servizi Sanitari Regionali (SSR): particolare
attenzione è stata posta alle eventuali differenze di risultati rispetto a quanto
emerso nella prima edizione, anche per valutare la riproducibilità dei risultati.
In sintesi, è stato confermato come il ranking dipenda oltre che dalla prospettiva
adottata, anche dal set di indicatori scelto e dal “valore” attribuito ai loro livelli;
in particolare è interessante rilevare come il contributo delle diverse dimensioni alla
Performance non vari solo al variare della Categoria di stakeholder, ma che per la
stessa possa modifi carsi nel tempo, adeguandosi al “nuovo” quadro politico e quindi
alle “nuove” priorità.
La relazione che segue fornisce una descrizione analitica della metodologia,
e quindi i risultati ottenuti dall’esercizio di elicitazione delle preferenze; seguono poi
alcune rifl essioni sul possibile contributo del metodo alle politiche sanitari
Una misura di performance dei SSR
Negli ultimi anni l’attenzione verso l’accountability delle politiche pubbliche, e quindi anche
di quelle sanitarie, è cresciuta enormemente, con una ampia fioritura di sistemi e metodi.
Il progetto “Una misura di performance dei SSR” si inserisce in questo filone, cercando di
portare un contributo su due elementi sostanziali: l’importanza di considerare la Performance
in termini multidimensionali e di “comporre” prospettive diverse come quelle che persone
o gruppi di interesse (stakeholders) diversi, possono legittimamente portare.
Entrambi gli elementi portano ad un problema eminentemente metodologico, che è quello
di come “mettere insieme”, democraticamente, la multidimensionalità e anche le diverse
prospettive.
Il team di ricerca di CREA Sanità - Università di Roma Tor Vergata (Consorzio per la Ricerca
Economica Applicata in Sanità) ha cercato prima di rispondere al quesito metodologico,
proponendo un metodo basato sulla elicitazione delle Utilità, mutuato dalla logica della teoria
economica, e già reso operativo nell’approccio delle decisioni multi attributo proposta
dalla teoria del Project Management.
Quindi, con il progetto “Una misura di performance dei SSR”, realizzato grazie al contributo
incondizionato e alla partnership di un gruppo di aziende del settore, nonché della competente
disponibilità di un qualificato panel di Esperti, ha testato in pratica il metodo, ponendosi
come una prima originale indagine esplorativa in questo campo.
L’ambizione era quella di verificare da una parte le gestibilità di una complessità significativa,
quale quella implicita nella composizione in Sanità di obiettivi e prospettive diverse fra
loro; dall’altra di verificare l’ipotesi di ricerca da vari punti di vista, di cui due particolarmente
interessanti: le differenze nelle prospettive adottate dai diversi stakeholder, pesano davvero
nella valutazione finale delle Performance dei sistemi sanitari? Il valore attributo ai vari indicatori
segue logiche lineari, di proporzionalità, o dipende dai livelli degli indicatori stessi?
Entrambi gli obiettivi possono dirsi pienamente raggiunti, confermando le aspettative qualitative
e permettendo di quantificarne gli effetti.
La relazione che segue descrive analiticamente la metodologia predisposta e poi adottata,
e i risultati ottenuti, suggerendone il possibile contributo alla definizione delle politiche sanitarie
