15 research outputs found

    Seismic emergency in Molise (2018). Preliminary report of the SISMIKO task force.

    Get PDF
    Il 16 agosto 2018 alle ore 18:19:04 UTC un terremoto di magnitudo ML 5.2 (Mw 5.1) è stato ben risentito in un’ampia area che comprende molte regioni del Centro Sud Italia. I sismologi in turno presso la sala di monitoraggio e sorveglianza sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) hanno localizzato l’evento in provincia di Campobasso, a 4 km a Sud-Est di Montecilfone e ad una profondità inizialmente calcolata di 9 km. Nella stessa area si era verificato due giorni prima, il 14 agosto alle ore 23.48 italiane un terremoto di Mw 4.6 anch’esso ben risentito (i dettagli dell’evento sono reperibili alla pagina [http://cnt.rm.ingv.it/event/20375681]). A seguito dell’evento di magnitudo Mw 5.1 e della sequenza ad esso associata, come in ogni emergenza di questo tipo, è stato attivato il Gruppo Operativo SISMIKO [Moretti et al., 2012; 2016; Pondrelli et al., 2016] per l’installazione di alcune stazioni sismiche temporanee ad integrazione di quelle permanenti della Rete Sismica Nazionale (RSN [Michelini et al., 2016]) presenti nella regione.Il 16 agosto 2018 alle ore 18:19:04 UTC un terremoto di magnitudo ML 5.2 (Mw 5.1) è stato ben risentito in un’ampia area che comprende molte regioni del Centro Sud Italia [http://cnt.rm.ingv.it/event/20375681]. I sismologi, in turno presso la sala di monitoraggio e sorveglianza sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), hanno localizzato l’evento in provincia di Campobasso, a 4 km a Sud-Est di Montecilfone. Nella stessa area si era verificato due giorni prima, il 14 agosto alle ore 21.48 UTC un terremoto di Mw 4.6 [http://cnt.rm.ingv.it/event/20362671]. A seguito dell’evento di magnitudo Mw 5.1 e della sequenza ad esso associata, come avviene in questi casi, si è attivato il Gruppo Operativo SISMIKO [Moretti et al., 2012; 2016; Pondrelli et al., 2016] per l’installazione di stazioni sismiche temporanee ad integrazione di quelle permanenti della Rete Sismica Nazionale (RSN [Michelini et al., 2016; http://cnt.rm.ingv.it/instruments/network/IV]) presenti nella regione.Published1SR. TERREMOTI - Servizi e ricerca per la Societ

    WOOD-UP

    Get PDF
    The fundamental vision of the WOOD-UP project was to develop existing wood gasification plants in South Tyrol towards a polygenerative use in order to be able to produce not only energy but also high-quality charcoal (biochar) for the improvement of soil fertility and for climate protection. The project, funded by the European Regional Development Fund ERDF 2014–2020, was implemented by the Free University of Bolzano together with the Laimburg Research Centre. Based on the life cycle analysis (LCA) or scenario analysis of the entire production chain of wood gasification, strengths and weaknesses of the existing systems were identified with regard to their impact on the environment. Thanks to the results obtained, a number of suggestions for improvement could be formulated.; Il miglioramento verso un assetto poligenerativo degli attuali impianti altoatesini di gassificazione della biomassa legnosa, dove oltre all’energia si possa produrre biochar di qualità da impiegare in agricoltura come ammendante con effetti positivi sulla fertilità dei suoli e sulla mitigazione dei cambiamenti climatici è la visione che ha sostenuto il progetto WOOD-UP. Il progetto, finanziato con fondi FESR 2014-2020, ha visto la collaborazione tra la Libera Università di Bolzano e il Centro di Sperimentazione Laimburg. L’analisi del ciclo di vita e di scenario dell’intera filiera di gassificazione ha evidenziato elementi di forza e di debolezza dell’attuale filiera in termini di impatti ambientali e ha permesso di avanzare proposte di miglioramento sulla base dei risultati ottenuti dalla sperimentazione. ; Grundlegende Vision des Projektes WOOD-UP war die Entwicklung der bestehenden Holzvergasungsanlagen in Südtirol hin zu einer polygenerativen Nutzung, um neben Energie auch hochwertige Holzkohle (Biochar) zur Verbesserung der Bodenfruchtbarkeit und zum Klimaschutz erzeugen zu können. Das mit Mitteln aus dem Europäischen Fonds für regionale Entwicklung EFRE 2014–2020 finanzierte Projekt wurde von der Freien Universität Bozen gemeinsam mit dem Versuchszentrum Laimburg umgesetzt. Anhand der Lebenszyklusanalyse (LCA) bzw. der Szenarioanalyse der gesamten Produktionskette der Holzvergasung wurden Stärken und Schwächen der bestehenden Systeme hinsichtlich ihrer Auswirkungen auf die Umwelt aufgezeigt. Dank der erzielten Versuchsergebnisse konnte eine Reihe von Verbesserungsvorschlägen formuliert werden

    Emergenza sismica nel centro Italia 2016-2017. Secondo rapporto del gruppo operativo SISMIKO. Sviluppo e mantenimento della rete sismica mobile a seguito del terremoto di Amatrice Mw 6.0 (24 agosto 2016, Italia centrale)

    Get PDF
    La rete sismica temporanea installata dal gruppo operativo INGV SISMIKO a seguito del terremoto del 24 agosto 2016 tra i Monti della Laga e la Valnerina, è stata ampliata nel settore settentrionale a seguito dei forti terremoti avvenuti alla fine del mese di ottobre 2016. Successivamente alle due scosse di Mw 5.4 e 5.9 che il 26 ottobre hanno interessato l’area al confine Marche-Umbria tra i Comuni di Castelsantangelo sul Nera (MC), Norcia (PG) e Arquata del Tronto (AP), la geometria della rete è stata estesa di circa 25 km verso nord con l’attivazione di ulteriori tre stazioni temporanee di cui una, da subito, disposta per la trasmissione dei dati in tempo reale e per l’inserimento nel sistema di sorveglianza sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). Un’ultima stazione è stata inoltre installata nei pressi di Campello del Clitunno in provincia di Perugia ad ovest della sequenza, a seguito del terremoto Mw 6.5 che la mattina del 30 ottobre ha interessato l’intera area già fortemente provata dalla sequenza in corso; questo è stato il più forte terremoto registrato negli ultimi 30 in Italia. A circa 5 mesi dall’inizio dell’emergenza sismica, la rete temporanea conta quindi 23 stazioni che da metà dicembre sono tutte trasmesse in tempo reale ai diversi centri di acquisizione INGV, ovvero Milano, Ancona e Grottaminarda ma soprattutto Roma dove i dati vengono contestualmente archiviati nell’European Integrated Data Archive (EIDA) e integrati nel sistema di monitoraggio e sorveglianza sismica dell’INGV; per la sorveglianza sono incluse solo parte delle stazioni. Nelle ultime settimane, le attività di campagna del gruppo operativo SISMIKO sono state costantemente focalizzate alla cura e alla manutenzione della strumentazione per garantire la continuità della trasmissione e dell’acquisizione dei dati, a volte compromesse da malfunzionamenti legati al maltempo. Alla data di aggiornamento del presente report, non è ancora stata decretata una dismissione o una rimodulazione della geometria della rete sismica temporanea, anche in considerazione della attività sismica in corso a tutt’oggi molto sostenuta. Tutti i dati acquisiti dalle stazioni temporanee SISMIKO, sono distribuiti senza alcun vincolo, al pari dei dati della Rete Sismica Nazionale (RSN, codice di rete IV), ed utilizzati per prodotti scientifici in tempo reale (localizzazioni di sala, calcolo dei Time Domain Moment Tensor -TDMT delle ShakeMaps, ecc) e per l’aggiornamento dei database dell’INGV come l’Italian Seismological Instrumental and Parametric Database (ISIDe) con la revisione del Bollettino Sismico Italiano (BSI), dell’INGV Strong Motion Data (ISMD) e dell’ITalian ACcelerometric Archive (ITACA), dell’European-Mediterranean Regional Centroid Moment Tensors (RCMT) e nei lavori scientifici che utilizzano forme d’onda velocimetriche ed accelerometriche (ri- localizzazioni, studi della sorgente sismica ecc.).Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)Published1SR. TERREMOTI - Servizi e ricerca per la Societ

    Rapporto Preliminare Sulle AttivitĂ  Svolte Nel Primo Mese Di Emergenza Dal Gruppo Operativo Sismiko A Seguito Del Terremoto Di Amatrice Mw 6.0 (24 Agosto 2016, Italia Centrale)

    Get PDF
    Sintesi delle attività svolte dal coordinamento delle reti sismiche mobili INGV in emergenza, denominato SISMIKO, nel primo mese della sequenza sismica “Amatrice” seguita al terremoto di Mw 6.0 del 24 agosto 2016 (01:36 UTC). Descrizione della rete sismica implementata e prime analisi dei dati acquisiti. Report on the activities in the first month of emergency by coordination of mobile seismic networks INGV emergency, called SISMIKO, after the Mw 6.0 Amatrice earthquake (August 24th, 2016, central italy). Description of the temporary seismic network implemented and preliminary analysis of the acquired data.INGV DPCPublished1IT. Reti di monitoraggi

    Le attivitĂ  del gruppo operativo INGV "SISMIKO" durante la sequenza sismica "Amatrice 2016",

    Get PDF
    SISMIKO è un gruppo operativo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) che coordina tutte le Reti Sismiche Mobili INGVPublishedLecce3T. Sorgente sismica4T. Sismicità dell'Italia8T. Sismologia in tempo reale1SR TERREMOTI - Sorveglianza Sismica e Allerta Tsunami2SR TERREMOTI - Gestione delle emergenze sismiche e da maremoto3SR TERREMOTI - Attività dei Centr

    SISMIKO:emergency network deployment and data sharing for the 2016 central Italy seismic sequence

    Get PDF
    At 01:36 UTC (03:36 local time) on August 24th 2016, an earthquake Mw 6.0 struck an extensive sector of the central Apennines (coordinates: latitude 42.70° N, longitude 13.23° E, 8.0 km depth). The earthquake caused about 300 casualties and severe damage to the historical buildings and economic activity in an area located near the borders of the Umbria, Lazio, Abruzzo and Marche regions. The Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) located in few minutes the hypocenter near Accumoli, a small town in the province of Rieti. In the hours after the quake, dozens of events were recorded by the National Seismic Network (Rete Sismica Nazionale, RSN) of the INGV, many of which had a ML > 3.0. The density and coverage of the RSN in the epicentral area meant the epicenter and magnitude of the main event and subsequent shocks that followed it in the early hours of the seismic sequence were well constrained. However, in order to better constrain the localizations of the aftershock hypocenters, especially the depths, a denser seismic monitoring network was needed. Just after the mainshock, SISMIKO, the coordinating body of the emergency seismic network at INGV, was activated in order to install a temporary seismic network integrated with the existing permanent network in the epicentral area. From August the 24th to the 30th, SISMIKO deployed eighteen seismic stations, generally six components (equipped with both velocimeter and accelerometer), with thirteen of the seismic station transmitting in real-time to the INGV seismic monitoring room in Rome. The design and geometry of the temporary network was decided in consolation with other groups who were deploying seismic stations in the region, namely EMERSITO (a group studying site-effects), and the emergency Italian strong motion network (RAN) managed by the National Civil Protection Department (DPC). Further 25 BB temporary seismic stations were deployed by colleagues of the British Geological Survey (BGS) and the School of Geosciences, University of Edinburgh in collaboration with INGV. All data acquired from SISMIKO stations, are quickly available at the European Integrated Data Archive (EIDA). The data acquired by the SISMIKO stations were included in the preliminary analysis that was performed by the Bollettino Sismico Italiano (BSI), the Centro Nazionale Terremoti (CNT) staff working in Ancona, and the INGV-MI, described below

    Interplay between Hypoxia and Extracellular Vesicles in Cancer and Inflammation

    No full text
    Hypoxia is a severe stress condition often observed in cancer and chronically inflamed cells and tissues. Extracellular vesicles play pivotal roles in these pathological processes and carry biomolecules that can be detected in many biofluids and may be exploited for diagnostic purposes. Several studies report the effects of hypoxia on extracellular vesicles’ release, molecular content, and biological functions in disease. This review summarizes the most recent findings in this field, highlighting the areas that warrant further investigation
    corecore