37 research outputs found

    Corporate Governance in Downturn Times: Detection and Alert \u2013 The New Italian Insolvency and Crisis Code

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    In its life cycle, an enterprise may experience periods of crisis. If the crisis is monitored promptly and appropriate measures are taken, not only may the enterprise continue to operate but it may also be able to seize opportunities for growth. The Italian legislator is introducing a procedure aimed at supporting companies to detect the very irst warning signs of a crisis. The supervisory board of auditors, the audit irm, and certain qualiied creditors will have the right and duty to start the early warning procedure (\u201callerta\u201d). The board of statutory auditors (Collegio Sindacale) plays a fundamental role: its ex-ante supervisory and control activities over management allow it to efectively play an important role as main recipient of any crisis warning signs. The new regulatory framework lays down certain indicators and critical thresholds, which may trigger the alert process. Initially, the Delegated Legislation (Bill No.3671-bis) sets forth certain speciic inancial indicators. The new bill (Crisis and Insolvency Code) on the contrary refers to a more complex and sector-speciic system of indicators. The indings of an empirical research conducted by analysing a sample of more than 600 enterprises and testing the discriminating capacity of the indicators initially considered are presented herein

    Corporate Governance in Downturn Times: Detection and Alert – The New Italian Insolvency and Crisis Code

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    In its life cycle, an enterprise may experience periods of crisis. If the crisis is monitored promptly and appropriate measures are taken, not only may the enterprise continue to operate but it may also be able to seize opportunities for growth. The Italian legislator is introducing a procedure aimed at supporting companies to detect the very first warning signs of a crisis. The supervisory board of auditors, the audit firm, and certain qualified creditors will have the right and duty to start the early warning procedure (“allerta”). The board of statutory auditors (Collegio Sindacale) plays a fundamental role: its ex-ante supervisory and control activities over management allow it to effectively play an important role as main recipient of any crisis warning signs. The new regulatory framework lays down certain indicators and critical thresholds, which may trigger the alert process. Initially, the Delegated Legislation (Bill No.3671-bis) sets forth certain specific financial indicators. The new bill (Crisis and Insolvency Code) on the contrary refers to a more complex and sector-specific system of indicators. The findings of an empirical research conducted by analysing a sample of more than 600 enterprises and testing the discriminating capacity of the indicators initially considered are presented herein

    Corporate Governance and ERM for SMEs Viability in Italy

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    Family Small and Medium-sized Enterprises (Family SMEs) in Italy have been asked by the new Insolvency and Crisis Code (IC-Code) to establish organizational, management and accounting bodies and tools appropriate to their nature and size. They need to be able to face early warning of company’s crisis and potential loss of going concern and to be able to implement strategies provided by the law to recover viability. The peculiarity of the Italian System is the joint existence of two levels of controls. A “downstream” one carried out by Auditors in charge of the accounting control and an “upstream” one carried out by the Supervisory Board in charge for the surveillance of directors’ behaviour. The board of statutory auditors (Collegio Sindacale), which has been defined as the watchdog distinguishing Italian corporate governance system, plays a fundamental role in reaching the goal. Its supervisory activities are played ex-ante over directors and are set with independence and competence. Auditors, instead, operate when everything has already been decided or even implemented concentrating on the accounting issues. The IC-Code sets up new corporate governance rules for a huge number of Family SMEs requiring the appointment of independent control bodies, Board of Statutory Auditors and Auditors and demanding therefore for more attention to risk monitoring and managing

    Le imposte differite nel bilancio d’esercizio. Profili economico aziendali e principi di ragioneria

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    L’Autore è stato il primo studioso in Italia a sviluppare compiutamente il filone di ricerca della corretta rappresentazione nel bilancio delle imposte sul reddito. Nel lavoro è svolta preliminarmente una ricognizione dei principi (elaborati dalla Dottrina economico-aziendale italiana e internazionale) che presidiano le determinazioni delle sintesi d’esercizio. In modo coerente con tali principi si afferma, quindi, una logica di determinazione e di rappresentazione delle imposte sul reddito nel bilancio d’esercizio, che ha come risultato ultimo la formulazione di un modello originale (i.e. hybrid method modificato). La validità delle conclusioni raggiunte è, infine, verificata anche in termini di aderenza alle regole contabili via via statuite dagli Organismi (quali, il C.N.D.C.R., lo IASC, il FASB, l’ASB) che svolgono un ruolo d’indirizzo e di istituzionalizzazione della prassi contabile professionale. Le conclusioni originali del lavoro sono state successivamente confermate da altri studiosi che si sono occupati dello stesso argomento e dai principi contabili italiani in seguito emanati (in particolare il principio n. 25, Il trattamento contabile delle imposte sul reddito, emanato nel 1999)

    La fiscalitĂ  differita alla luce dei principi contabili internazionali

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    L’intento di questo contributo è di fornire un quadro chiaro, seppure sintetico, dell’origine degli effetti fiscali differiti nel contesto internazionale, l’analisi è strutturata attraverso una breve indagine dello standard di riferimento con evidenziazione di alcuni aspetti significativi attraverso l’utilizzo di una serie di esempi

    Il Collegio sindacale: aspetti di responsabilitĂ 

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    Obiettivo del lavoro è quello di individuare e descrivere gli obblighi e le relative responsabilità e sanzioni nei rapporti esistenti tra il Collegio Sindacale delle banche e la Banca d’Italia, gli organi assembleari e amministrativi, la Consob e le autorità finanziarie. Per raggiungere tale scopo si analizzano le comunicazioni emesse dalla Banca d’Italia, la normativa civilistica - codice civile per gli istituti di credito non quotati e Decreto Draghi per quelli quotati - e la prassi dell’amministrazione finanziaria. Il lavoro riflette, inoltre, quanto emerso da una serie di interviste ad autorevoli esponenti di primarie banche italiane, attraverso le quali si è realizzato un sondaggio di opinioni qualitative, desumibili dall’esperienza professionale, in tema di compiti, doveri, responsabilità e sanzioni degli organi di controllo aziendali

    La creazione e la distruzione di valore e la sfida della sostenibilitĂ  (seconda edizione)

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    Per lungo tempo l’idea di valore, accompagnata dalla riconosciuta supremazia dell’azionista tra i portatori di interesse rispetto all’impresa, è stata centrale nella discussione della governance aziendale. L’attenzione alle dinamiche di creazione o di distruzione di valore ha consentito di mettere in discussione le scelte del management, incentivando comportamenti virtuosi ispirati alla parsimonia nell’utilizzo del capitale investito, all’assunzione di rischi coerenti con l’appetito per il rischio e alla ricerca di una struttura finanziaria ottimale. In parallelo, dal mondo anglosassone con fioriture importanti nell’accademia italiana, è cresciuta la sensibilità verso le istanze di una più ampia platea di portatori di interesse verso l’attività dell’impresa, acuita di recente dall’emergenza climatica e dalla crisi pandemica, che richiedono con forza di innovare i modelli di business contemperando gli obiettivi di crescita e profitto con la sostenibilità nel lungo termine e l’armonia con l’ambiente. Nella seconda edizione del contributo sono state aggiunte delle considerazioni sulle dinamiche di creazione degli intangibili conseguenti agli investimenti in fattori ESG ed il confronto con la concezione più scettica di A.Damodaran sull'impatto di tali investinmenti

    La creazione e la distruzione di valore e la sfida della sostenibilit\ue0

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    Per lungo tempo l\u2019idea di valore, accompagnata dalla riconosciuta supremazia dell\u2019azionista tra i portatori di interesse rispetto all\u2019impresa, \ue8 stata centrale nella discussione della governance aziendale. L\u2019attenzione alle dinamiche di creazione o di distruzione di valore ha consentito di mettere in discussione le scelte del management, incentivando comportamenti virtuosi ispirati alla parsimonia nell\u2019utilizzo del capitale investito, all\u2019assunzione di rischi coerenti con l\u2019appetito per il rischio e alla ricerca di una struttura finanziaria ottimale. In parallelo, dal mondo anglosassone con fioriture importanti nell\u2019accademia italiana, \ue8 cresciuta la sensibilit\ue0 verso le istanze di una pi\uf9 ampia platea di portatori di interesse verso l\u2019attivit\ue0 dell\u2019impresa, acuita di recente dall\u2019emergenza climatica e dalla crisi pandemica, che richiedono con forza di innovare i modelli di business contemperando gli obiettivi di crescita e profitto con la sostenibilit\ue0 nel lungo termine e l\u2019armonia con l\u2019ambiente

    Consequences on the banking sector

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    The aim of the study is to show how the Italian banking system has changed after the economic downturn of years 2008-2009 and the link between industrial firms profitability, individuals\u2019 income, and the economics of the banks. Here are some core takeaways that have been articulated in writing: -the banking sector has seen a steep decrease in market value and profitability from 2006 onwards; -in particular, a considerable amount of NPLs has emerged as a consequence of the economic downturn; -the NPLs impact the economics of the bank in multiple ways: directly in terms of bad debt provisions and write-offs, which erode the profitability of the bank, indirectly by increasing the cost of the capital needed to operate (under Basel 3 requirements); -another factor interlaced with those mentioned above is the tendency of the central Banks to adopt loose monetary policies and to keep low interest rates, possibly as a social peace measure with the aim in mind to increase the purchasing power of those portions of the population which find themselves on the wrong side of globalisation and technological disruption; -low interest rates, heightened risk, and digitalisation set the stage for the future competition in the sector where new competitors are expected to challenge the position of consolidated institutions

    Il Bilancio secondo gli IAS

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    L'introduzione dei principi contabili internazionali (IAS/IFRS) rappresenta una rilevante novitĂ  per tutti coloro che a vario titolo si interessano al bilancio quale strumento di conoscenza dello stato di salute delle aziende. Con la progressiva globalizzazione dell'attivitĂ  economica delle imprese appare fondamentale la scelta dell'Unione Europea di creare un comune linguaggio contabile europeo, adottando un corpus di principi contabili quali gli IAS/IFRS. Questi privilegiano una visione del bilancio quale strumento informativo a beneficio di tutti gli stekeholder dell'azienda e, tra questi, i prestatori di capitale di rischio. Questo volume, frutto della collaborazione di diversi studiosi ed esperti, mira a fornire un riferimento sia teorico che operativo attraverso alcuni esempi di supporto
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