5 research outputs found

    Tracking MEP installation works

    Get PDF

    Tracking MEP installation works

    Get PDF
    Previous research has shown that "Scan-vs-BIM" systems are powerful to provide valuable information for tracking structural works (progress, quality, safety). However, the transferability of this capability to other construction areas such as MEP works has not been assessed so far. Comparatively, the construction of MEP systems, in particular pipes and ducts, tends to be more flexible with respect to the positioning of individual components, so that Scan-vs-BIM systems could be defeated when tracking MEP installation works. This paper presents recent results on the feasibility and performance of using a Scan-vs-BIM system to track MEP works. The approach followed is presented and then tested with two real-life challenging case studies were conducted simultaneously but totally independently in Canada and Italy. The results show that, as expected, pipes and ducts tend to be more loosely positioned than structural elements leading to a poorer performance of the Scan-vs-BIM system. Nonetheless, it appears that the system works well to assess the level of conformance of site installation works, providing valuable information for estimating emerging performance metrics like "percent built as-designed". In addition, the proposed system could also be useful to accelerate and thus reduce the cost of delivering as-built BIM models for in the case of new builds

    The Field BIM

    No full text

    Tecniche di rilievo tridimensionale e rischio idrogeologico: condivisione in rete di dati in alta risoluzione LiDAR. Il caso di studio della Regione Veneto

    No full text
    Le tecniche di rilevamento tridimensionale con misurazione ad alta densità, ad esempio tramite approcci LiDAR aerotrasportati, da terra (TLS - Terrestrial Laser Scanner) o su mezzi mobili (mobile mapping), permettono di rilevare e osservare il territorio con una accuratezza, una particolare risoluzione e una ricchezza di dettaglio globalmente molto elevate rispetto agli approcci di rilevamento tradizionali. Tali tecnologie, a causa delle dimensioni dei dati grezzi rilevati, non permettono la condivisione e la lettura diretta del dato tridimensionale da parte di diversi utenti. Solitamente il dato rilevato viene tradotto in formati standard (modelli digitali del terreno, curve di livello, eccetera) per poter essere condiviso. Il dato grezzo, invece, con tutta la ricchezza di contenuti associata, viene in generale perso o memorizzato in formati e modalità (dischi rigidi o DVD) che non lo rendono disponibile al committente. Di seguito si introduce una applicazione di una tecnologia sviluppata dall’Università degli Studi di Brescia, in accordo con l’azienda spin-off Gexcel srl, che permette la condivisione e visualizzazione di tali dati anche via rete. La difficoltà di implementare le tecnologie di condivisione dei dati rilevati tramite tecnologia LiDAR risiede nella problematicità di trasferire, anche solo per la visualizzazione, il dato tridimensionale rilevato. La ricerca propone, dunque, una nuova modalità di gestione dei dati tridimensionali (mesh, nuvole di punti, colore associato alle nuvole di punti), praticamente senza limiti di dimensioni, e di visualizzare e trasmettere tale dato anche via internet. In particolare, si mostra come su un unico file, residente su un server remoto, sia stato possibile visualizzare dati tridimensionali multirisoluzione di frane, smottamenti, modelli digitali del terreno relativi all'intera regione Veneto. Tali dati tridimensionali (arricchiti dai livelli di informazione territoriale) sono visualizzabili, scaricabili, interrogabili e condivisibili via web. Viene, inoltre, mostrato come sia possibile visualizzare sul modello tridimensionale livelli informativi provenienti da sistemi informativi territoriali che analizzano i dati di rischio idrogeologico. La ricerca propone così una prima applicazione di condivisione in rete di dati in alta risoluzione LiDAR applicata agli studi dei dissesti idrogeologici della Regione Veneto, come esempio di tecnologia utile alle attività di rapido supporto alle decisioni
    corecore