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    Overhauling corporate taxation in the digital economy. CEPS Policy Insights No 2019-15/October 2019

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    Is the corporate income tax (CIT) still an efficient system for taxing companies today? The CIT was introduced when economies were characterised primarily by tangible assets and goods and by limited international trade. Globalisation, digitalisation and the increasing weight of immaterial goods in company transactions and balance sheets have rendered that system outdated. These radical changes call for equally radical reflections on how to reform the CIT, bearing in mind the need for a corporate tax system that is fit for both the digital and the traditional economy, in developing and developed countries alike. Rather than offering a complete solution, this paper discusses various approaches that could contribute to a solution. First, we suggest that the CIT base should always be strictly aligned with the accounting profit and loss account, eschewing special adjustments for tax purposes. Second, a more radical possibility would be to abandon altogether the reference to corporate income and tax companies instead on cash flow, based on destination. And, third, the possibility could also be explored to tax companies with reference to ‘presumptive’ indicators of activity, rather than on the basis of public accounts. Presumptive indicators are already used in federal systems to allocate corporate income among decentralised jurisdictions. These propositions would not be viable without international agreement, at least at the level of the European Union. Such an agreement may prove difficult given the conflicts of interest between EU member states and between them and the United State

    A volte ritornano: le nuove norme per il contrasto all’omesso versamento delle ritenute negli appalti (ovvero l’ennesimo caso in cui sono le imprese a dover monitorare l’evasione altrui)

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    Nell’ordinamento fiscale italiano è stata recentemente introdotta (con legge 19 dicembre 2019, n. 157) una misura che obbliga i committenti a controllare il corretto versamento delle ritenute IRPEF relative ai lavoratori direttamente impiegati dalle imprese appaltatrici e subappaltatrici nell’esecuzione delle opere e dei servizi oggetto del contratto. Si tratta di una misura particolarmente gravosa per le imprese e suscettibile di sollevare molti dubbi operativi

    La tassazione delle imprese al tempo dell’economia digitale

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    Le nuove possibilità di business aperte dall'economia digitale e il ritardo del diritto a governare tali fenomeni economici stanno consentendo alle imprese multinazionali di abbattere il carico tributario. L'Europa cerca di reagire accelerando il difficile percorso verso la web tax ma, in attesa di trovare una soluzione comune, i singoli Stati nazionali tentano rischiose soluzioni autarchiche. Anche l'OCSE si muove verso una soluzione globale, ma le difficoltà del suo percorso sembrano rappresentare la cartina di tornasole della necessità di riscrivere le regole per la tassazione del reddito di impres

    La cessione gratuita di farmaci ad uso compassionevole: ovvero quando le norme fiscali rispondono a finalità extrafiscali

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    Nell’ordinamento fiscale italiano è stata recentemente introdotta (con l’art. 27 del decreto-legge n. 23 del 2020) una disposizione in base alla quale i farmaci gratuitamente ceduti nell’ambito dei “programmi ad uso terapeutico compassionevole” “non si considerano destinati a finalità estranee all’esercizio dell’impresa” ai sensi dell’articolo 85, comma 2, Tuir; ciò significa che dalle cessioni gratuite in questione non emergerà alcun ricavo tassabile a valore normale per le imprese cedenti. Inoltre, ai fini dell’Iva, le stesse cessioni gratuite sono state equiparate alla distruzione dei beni, consentendo così che nulla sia dovuto anche ai fini di tale imposta e che resti detraibile l’Iva a monte. Ancora un utilizzo della norma fiscale per finalità extrafiscal
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