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    Archivi digitali d\u2019autore: ipotesi di lavoro

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    Il panel mira ad attraversare su pi\uf9 livelli il tema della conservazione del digitale nativo nell\u2019ambito degli archivi di persona, con particolare riguardo alla conservazione e gestione dei materiali di autori contemporanei. L\u2019intento \ue8 quello di avviare una riflessione condivisa con la comunit\ue0 scientifica su metodologie e strumenti da adottare in questo campo di indagine non del tutto esplorato e ancora carico di criticit\ue0 teoriche e operative. Se \ue8 chiaro ormai che la conservazione degli archivi nativi digitali \ue8 una sfida sempre pi\uf9 importante nei pi\uf9 diversi settori della nostra societ\ue0 (l\u2019ambito della pubblica amministrazione e quello forense sono tra gli esempi pi\uf9 noti), \ue8 altrettanto vero che per gli archivi di persona, nel contesto specifico della produzione letteraria, i casi di studio a nostra disposizione sono ancora sporadici e non sufficienti per individuare del tutto delle buone pratiche. Pare dunque necessario un confronto all\u2019interno della comunit\ue0 scientifica delle DH, non tanto per condividere risultati quanto per illustrare le problematiche maggiori e individuare delle ipotesi di lavoro. Il panel vuole aprirsi al dibattito con un approccio multidisciplinare, cercando di affrontare le questioni archivistiche pi\uf9 importanti relative all\u2019acquisizione e conservazione dei fondi, alla loro archiviazione, gestione e fruizione. Verr\ue0 dato particolare rilievo alla scelta di formati e standard, alla qualit\ue0 dei dati e dei servizi, ai numerosi aspetti critici sotto il profilo giuridico, alla gestione del versioning e agli strumenti per la ricerca e la didattica. Nel corso della sessione saranno esaminate due esperienze italiane: il lavoro sull\u2019archivio ibrido di Massimo Vannucci e il progetto PAD \u2013 Pavia Archivi Digitali, che ha avviato nel 2010 un percorso di sperimentazione su archivi di scrittori contemporanei, perfezionando negli anni alcune strategie per le fasi di preparazione dei conferimenti e acquisizione dei materiali

    Digitale d’autore

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    Il volume parte da una ricognizione introduttiva sul rapporto tra scrittori e computer; d\ue0 una definizione degli archivi letterari nati digitalmente, fornisce alcuni esempi nel panorama internazionale e delinea una prima mappatura delle esperienze italiane, soffermandosi in particolare sul caso dell’archivio di Franco Fortini conservato all’Universit\ue0 degli Studi di Siena. Offre una sintesi del primo progetto italiano dedicato al born-digital letterario, PAD – Pavia Archivi Digitali, analizzando i processi di acquisizione e gestione dei fondi, oggi conservati presso il Centro Manoscritti di Pavia. Propone infine un’analisi critica delle prime tre opere di Francesco Pecoraro alla luce dell’archivio digitale conservato a Pavia

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    Il volume parte da una ricognizione introduttiva sul rapporto tra scrittori e computer; d\ue0 una definizione degli archivi letterari nati digitalmente, fornisce alcuni esempi nel panorama internazionale e delinea una prima mappatura delle esperienze italiane, soffermandosi in particolare sul caso dell’archivio di Franco Fortini conservato all’Universit\ue0 degli Studi di Siena. Offre una sintesi del primo progetto italiano dedicato al born-digital letterario, PAD – Pavia Archivi Digitali, analizzando i processi di acquisizione e gestione dei fondi, oggi conservati presso il Centro Manoscritti di Pavia. Propone infine un’analisi critica delle prime tre opere di Francesco Pecoraro alla luce dell’archivio digitale conservato a Pavia
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