199 research outputs found

    TECNOLOGIA E APPLICAZIONI DEI SISTEMI DI VIDEOCONFERENZA

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    Tesi riguardante la videoconferenza. Si parla di desktop videoconference, cioè di videoconferenza su scrivania quella che si può effettuare con il proprio PC. Ho elencato quali siano i vantaggi di tale comunicazione, quali siano le specifiche e gli standard trasmissivi, in particolare H.320 e H.323, e le codifiche utilizzate. Mi sono quindi interessato delle tecnologie di trasmissione su IP in particolare della tecnologia MULTICAST. Ho effettuato delle prove di Videoconferenza con tre software diversi per valutare sia le prestazioni della rete che dei software stessi

    Il Duomo di Massa Marittima nel Medioevo

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    Il recupero delle aree aperte di montagna: analisi delle variazioni dell'uso del suolo in due comuni della montagna pistoiese

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    Alla accresciuta domanda di prodotti zootecnici di qualita verificatasi in molte zone montane, si e accompagnata la richiesta di nuove superfici da adibire al pascolo. La scelta delle aree da recuperare per tale attivita, in accordo con quanto previsto dalle normative Regionali, non puo prescindere da una pianificazione che si avvalga di strumenti conoscitivi che quantifichino e analizzino i cambiamenti nell'uso del suolo avvenuti nel tempo. Gli Autori affrontano questi temi prendendo come caso di studio quello del territorio di due Comuni nell'Appennino pistoiese. I risultati dell'analisi mettono in evidenza come negli ultimi decenni la superficie delle aree aperte sia notevolmente ridotta, e quella delle aree agricole quasi del tutto scomparsa, a vantaggio di arbusteti e boschi di neoformazione. Notevole inoltre la diminuzione di quelle superfici forestali, come ad esempio i castagneti da frutto, storicamente utilizzati anche per attivita di pascolo

    Observations on natural regeneration in grazed Holm oak stands in the Ogliastra province (Sardinia, Italy)

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    L'impianto, la gestione e la valorizzazione multifunzionale dei boschi periurbani

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    I boschi periurbani, come tutti gli spazi verdi prossimi agli agglomerati urbani, migliorano le condizioni ambientali e la qualit\ue0 dell'aria, contribuiscono alla conservazione della biodiversit\ue0, possono favorire l'aggregazione sociale. I boschi prossimi ai centri urbani rivestono inoltre un ruolo importante dal punto di vista paesaggistico e turistico e contribuiscono a contrastare i cambiamenti climatici. Questa pubblicazione, redatta con il supporto tecnico-scientifico dell'Accademia italiana di scienze forestali di Firenze, si propone di fornire linee guida per la progettazione, la realizzazione e la gestione dei boschi periurbani e delle fasce verdi nelle aree prossime agli agglomerati urbani ed agli insediamenti industriali

    Stand structure attributes in potential Old-Growth Forests in the Apennines, Italy

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    The aim of this paper is to provide early feedback on stand structure attributes in Italian Apennines forests that could be considered Old Growth Forests in the Mediterranean Eco-Region. Few data are nowadays available relating to this Region. 10 forest reserves across the Apennines were selected and a census of trees and structural parameters was conducted in permanent plots (0.16-1.0 ha), one plot for each selected forest stand. Dimensional and structural characters indicate a large variability among the investigated forest stands. The considered parameters are compared with those reported for other European countries. Old growth features and characteristics of each indicator should be revised and referred to the particular climatic and biogeographic context. The chosen forest study sites are to be considered old if related to common Apennine stands but, in some cases, their development stage is not so close to “truly” Old Growth Forest. Permanent plots allow future investigations on dynamic processes leading to real Old Growth Mediterranean Forests in Italian Apennines

    IKK/NF-κB signaling contributes to glioblastoma stem cell maintenance

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    // Amanda L. Rinkenbaugh 1,2 , Patricia C. Cogswell 2,3 , Barbara Calamini 4 , Denise E. Dunn 4 , Anders I. Persson 5,6 , William A. Weiss 5,6 , Donald C. Lo 4 and Albert S. Baldwin 2 1 Department of Pathology and Laboratory Medicine, University of North Carolina, Chapel Hill, NC, USA 2 Lineberger Comprehensive Cancer Center, University of North Carolina, Chapel Hill, NC, USA 3 Chordoma Foundation, Durham, NC, USA 4 Center for Drug Discovery and Department of Neurobiology, Duke University Medical Center, Durham, NC, USA 5 Helen Diller Family Comprehensive Cancer Center and Department of Neurology, University of California, San Francisco, CA, USA 6 Department of Neurological Surgery and Brain Tumor Research Center, University of California, San Francisco, CA, USA Correspondence to: Albert Baldwin, email: // Keywords : NF-κB, glioblastoma, cancer stem cells, tumor-initiating cells Received : March 14, 2016 Accepted : September 24, 2016 Published : October 06, 2016 Abstract Glioblastoma multiforme (GBM) carries a poor prognosis and continues to lack effective treatments. Glioblastoma stem cells (GSCs) drive tumor formation, invasion, and drug resistance and, as such, are the focus of studies to identify new therapies for disease control. Here, we identify the involvement of IKK and NF-κB signaling in the maintenance of GSCs. Inhibition of this pathway impairs self-renewal as analyzed in tumorsphere formation and GBM expansion as analyzed in brain slice culture. Interestingly, both the canonical and non-canonical branches of the NF-κB pathway are shown to contribute to this phenotype. One source of NF-κB activation in GBM involves the TGF-β/TAK1 signaling axis. Together, our results demonstrate a role for the NF-κB pathway in GSCs and provide a mechanistic basis for its potential as a therapeutic target in glioblastoma
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