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    Giovanni Sartori e la democrazia della Seconda Repubblica

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    Il saggio ripercorre e analizza criticamente tutti i passaggi istituzionali della cosiddetta Seconda Repubblica, ossia della peculiare democrazia maggioritaria che si imposta in Italia a partire dal 1994. Tali passaggi sono visti all'interno del pensiero di Giovanni Sartori e in particolare della sua teoria della democrazia. Tale pensiero si è manifestato sia attraverso opere scientifiche sia attraverso una continua attività pubblicistica, in particolare dalle colonne, come editorialista, del Corriere della Sera. Dall'esame di questo pensiero emerge una serrata e continua critica dei caratteri istituzionali della peculiare democrazia maggioritaria all'italiana.The essay traces and critically analyzes all the institutional steps of the so-called Italian Second Republic, that is the peculiar majoritarian democracy that is set in Italy since 1994. These steps are seen within the thoughts of Giovanni Sartori and in particular of his theory of democracy . Such thinking has manifested both through scientific works both through continuous publications, in particular from the columns, as a columnist, of the Corriere della Sera. From an examination of this thinking emerges a close and continuous criticism of the institutional character of the distinctive Italian style majoritarian democracy

    Le pensioni nella XVI Legislatura

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    Il Governo, all’inizio della Legislatura, ha compiuto una scelta politica molto netta in materia previdenziale: ha escluso un riordino organico delle pensioni. Probabilmente è stato un errore, perché attraverso un intervento organico sarebbe stato possibile introdurre elementi di innovazione nel sistema e magari anche qualche misura di compensazione degli interessi lesi dalle modifiche che erano palesemente necessarie (in primo luogo a favore delle lavoratrici) a restituire maggiore equilibrio ed equità al sistema stess

    Figli miei precari immaginari

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    Questo saggio si propone di esplorare la condizione giovanile al di là dei luoghi comuni – e sui giovani e il lavoro se ne dicono tanti – nella convinzione che essi non giovino a risolvere i problemi dei nostri ragazzi, ma si limitino a incamminarli verso un percorso senza sbocchi, lungo il quale non troveranno quell’Orto dei miracoli che il Gatto e la Volpe promettono a Pinocchio, ma soltanto degli assassini. Fuor di metafora, non avranno in premio quel posto di lavoro stabile a cui giustamente agognano, perché le monete d’oro non crescono sugli al

    Giovani al lavoro Proposte semplici per un problema complesso

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    «Quando mai nel corso della storia si è assistito al fenomeno di vecchi sempre più impegnati nel lavoro e giovani disoccupati?» Tutto ciò è un controsenso. Reagire alla crisi e creare occupazione non è un’utopia ma rischia di diventare un ritornello vuoto di contenuti: gli autori, al contrario, presentano soluzioni possibili, proposte credibili e ragionevolmente realizzabili, a costo zero per lo Stato, a favore dell’occupazione giovanile. A patto che i giovani siano i primi a volersi mettere in gioco e a impegnarsi in prima persona per mettere a frutto le proprie capacità, con la consapevolezza che spirito d’iniziativa e atteggiamento proattivo sono le condizioni indispensabili affinché si aprano orizzonti di possibilità concrete. Certamente il problema della disoccupazione esiste e non va sottovalutato..

    La Terra delle meraviglie. Teatro e musica tra Ville e Delizie

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    Il lettore-spettatore percorrerà un viaggio affascinante dove potrà scorgere – tra Ville e Delizie – la bellezza frugale o febbrile, l’estro e i dirompenti sensi che legano lo spartito alla partitura delle nostre esistenze. Queste pagine vogliono essere una riflessione sulla ricerca del sapere e uno studio sulla genesi dell’arte nelle sue espressioni teatrali e musicali, in una terra, quella italiana, modellata dalla civiltà dell’uomo. Da un teatro palladiano al concerto delle dame, da un pirotecnico spettacolo rinascimentale alla melodia polifonica, dalla tragedia greca alla compagnia dei Bardi, dal 'recitar cantando' al Paese del melodramma, il suono e il ritmo si fonderanno con l’inchiostro per plasmare l’essenza della musica e scandirne le diverse virtù ('ethos') tra uomo e natura, 'mousiké' e 'oikos'. Suoni, visioni e conoscenza come momenti per avvicinarsi delicatamente al mistero della voce umana che prende sembianze diverse: ora lamento amoroso e inno, ora rappresentazione teatrale e finzione, ora maschera e segreto. 45 contributi, 42 autori (docenti universitari, studiosi, musicologi). Tavole fuori testo a colori. Prefazione di Marco Dorigatti, University of Oxford
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