14 research outputs found

    La tutela del patrimonio storico-architettonico e paesaggistico attraverso l'analisi integrata di dati territoriali: caso studio nel Teramano

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    Il tema della tutela del patrimonio culturale e paesaggistico va trattato tenendo ben presente il concetto di paesaggio ma soprattutto quello di pianificazione del territorio. Affinch\ue9 tale patrimonio venga tutelato \ue8 necessario conoscere il territorio sia da un punto di vista geografico che geomorfologico. \uc8 essenziale che si conoscano le criticit\ue0 del territorio ma anche le sue potenzialit\ue0. Solo attraverso un approccio di questo tipo, che consideri il territorio nella sua totalit\ue0 e complessit\ue0, si pu\uf2 pensare ad una sua \u201ccorretta\u201d pianificazione, gestione e sviluppo. In questa prospettiva l\u2019analisi integrata di dati vettoriali e raster si pone da un lato l\u2019obiettivo di far conoscere in maniera puntuale i valori e le criticit\ue0 del territorio, e dall\u2019altro essere un necessario strumento dal quale partire per pianificare in maniera opportuna il territorio. L\u2019obiettivo non \ue8 tanto quello di interrogare singolarmente le banche dati ma di proporre una lettura integrata di tali dati. La ricerca geografica, in questo senso, ha dato il suo contributo avvalendosi non solo di studi di terreno ma anche di tecniche e strumenti avanzati come, in questo caso, l\u2019utilizzo del telerilevamento e del GIS. Infatti il lavoro ha riguardato l\u2019analisi delle caratteristiche del territorio evidenziando le sue criticit\ue0 e i rischi attraverso l\u2019analisi cartografica e delle immagini telerilevate. Il caso studio, per il quale sono state esaminate le caratteristiche geografiche e geomorfologiche, riguarda tre comuni del teramano: Bisenti, Castiglione Messer Raimondo e Montefino. Si tratta di tre comuni collinari situati sulla fascia periadriatica che insieme all\u2019area pedemontana fungono da raccordo tra i rilievi appenninici del massiccio del Gran Sasso e dei Monti della Laga (a sud-ovest) e la costa adriatica (ad est). Questo territorio, dal punto di vista geologico e geomorfologico, \ue8 di recente formazione e ci\uf2 comporta dei diffusi fenomeni franosi di diversa tipologia ed estensione, e il formarsi di morfologie calanchive. A questi fattori naturali si aggiungono sia la sismicit\ue0 dell\u2019area che le attivit\ue0 antropiche nei pressi dei centri abitati e delle infrastrutture viarie

    La tutela del patrimonio storico-architettonico e paesaggistico attraverso l'analisi integrata di dati territoriali: caso studio nel teramano

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    Il presente lavoro descrive l'applicazione di una metodologia di analisi integrata di dati territoriali per la tutela del patrimonio storico-architettonico e paesaggistico. L'analisi riguarda tre comuni collinari della provincia di Teramo, Bisenti, Montefino e Castiglione Messer Raimondo, ed evidenzia le caratteristiche geografiche e geomorfologiche del territorio. Dallo studio emerge come le aree in esame siano interessate da importanti fenomeni di dissesto (frane, calanchi, orli di scarpata) con pericolosit\ue0 alta e rischio per il costruito. Si tratta di fragilit\ue0\u88 territoriali in riferimento al rischio sismico e a quello idrogeologico che incidono sulla qualit\ue0\u88 del paesaggio e sugli ambienti urbani. L'analisi integrata propone una sistematizzazione delle problematiche del territorio con l'obiettivo di prevenirne la perdita di valori storico-architettonici e paesaggistici appartenenti alle comunit\ue0\u88 locali che difficilmente possono essere ricostituiti una volta distrutti o gravemente danneggiati. L'analisi integrata ha permesso di intersecare i dati riguardanti i valori storici e paesaggistici locali con potenziali aree a rischio al fine di una corretta prevenzione, pianificazione e gestione del rischio finalizzata alla tutela dei valori storico-culturali maggiormente esposti. Il presente studio \u8f stato realizzato per i centri storici dei tre comuni, che nel loro insieme costituiscono un rilevante patrimonio architettonico e culturale da tutelare, recuperare e valorizzare, in particolare a causa delle criticit\ue0 esistenti dovute al rischio frane e alla sismicit\ue0 locale. L'analisi integrata si pone come un valido strumento al servizio delle amministrazioni locali che, tramite la lettura integrata dei dati, possono individuare le aree a rischio ed intervenire con apposite strategie di prevenzione e mitigazione

    Danni da sisma: dall'acquisizione dati da droni al processing delle immagini

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    <p>A Luglio del 2012, due mesi dopo l’evento sismico che ha colpito le province di Ferrara, Modena e Bologna, è stata condotta una sperimentazione relativa ad acquisizione di immagini su alcuni edifici storici danneggiati dal sisma da ricercatori ENEA, Unità Tecnica di Ingegneria Sismica, in accordo con il comune di Bondeno.</p><p>Il territorio di Bondeno è stato gravemente danneggiato, dal centro alla periferia; dichiarati inagibili case, edifici industriali e gran parte del patrimonio architettonico (Candigliota et al., 2012).</p><p>Le acquisizioni sono state eseguite mediante metodologie di telerilevamento a bassa quota (LARS, Low Altitude Remote Sensing) tramite velivoli radiocomandati con telecamere a bordo allo scopo di verificare l’efficacia di tale strumentazione nell’individuazione dei danni in zone inaccessibili e in situazioni di emergenza (Candigliota &amp; Immordino, 2013a,b).</p><p>Successivamente le immagini acquisite sono state processate mediante software di elaborazione dati al fine di individuare tramite procedure automatiche eventuali danneggiamenti da sisma.</p><p>Oggetto della sperimentazione sono stati Rocca Possente di Stellata, una fortezza militare patrimonio UNESCO, la chiesa e il campanile di San Giovanni, in area urbana esterna al centro storico, la chiesa della Natività di Maria con la sua torre campanaria, detta chiesa Matildica, nel cuore del centro storico e una scuola elementare degli anni ’30; di seguito si riportano le acquisizioni e i processamenti riguardanti Rocca Possente di Stellata.</p

    Remote Sensing and GIS for risk assessment in the Teramo side of Gran Sasso and Monti della Laga

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    This work is aimed at processing of satellite data and GIS for spatial definition of greatest seismic hazard and landslide risk. The study area covers some of the municipalities in the province of Teramo involved in the event of the 2009 L'Aquila earthquake: Arsita, Basciano, Bisenti, Castel Castagna, Castelli, Castiglione Messer Raimondo, Cellino Attanasio, Cermignano, Colledara, Fano Adriano, Farindola, Isola del Gran Sasso, Montefino, Montorio al Vomano, Penna S. Andrea, Pietracamela and Tossicia. The study area was selected because, despite having recorded a strong earthquake intensity, these marginal areas have been neglected in studies assessing regional-scale geological and geomorphological issues. The study was conducted with the support of a satellite image Landsat ETM September 2006, from Global Land Cover Facility (glcf.umiacs.umd.edu). The satellite scene was processed using the image processing software to extract thematic data and morphological characteristics as the basis for display in a GIS environment using open source software Qgis (http://www.qgis.org/)

    Safeguard of Historical and Cultural Values in the Teramo Area: From Hazard Integrated Analysis to Urban Vulnerability

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    An integrated analysis of spatial and satellite data has been applied on an area of the province of Teramo in Abruzzo region, Italy. Two case studies are presented: one on the gullies of Montefino, as an example of natural heritage at risk, whilst the second case concerns the municipality of Bisenti, as an example of historic centre at risk. Geomatic methodologies have been used for a preliminary analysis of the study area. In fact, based on the cartographic data, hazard maps were overlaid to high-resolution satellite images, showing a high risk for cultural heritage. The integrated analysis is therefore proposed as a monitoring tool to safeguard the territory and the historical and natural heritage by providing knowledge of both their conservation status and relations

    Hazard integrated analysis for safeguard of natural heritage and historic centres

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    An integrated analysis of spatial and satellite data has been applied on an area of the province of Teramo in Abruzzo region, Italy. Two case studies are presented: one on the gullies of Montefino, as an example of natural heritage at risk, whilst the second case concerns the municipality of Bisenti, as an example of historic centre at risk. Geomatic methodologies have been used for a preliminary analysis of the study area. In fact, based on the cartographic data, hazard maps were overlaid to high-resolution satellite images, showing a high risk for cultural heritage. The integrated analysis is therefore proposed as a monitoring tool to safeguard the territory and the historical and natural heritage by providing knowledge of both their conservation status and relations with the natural risk (landslides, floods, earthquakes)

    Hyperspectral PRISMA and Sentinel-2 Preliminary Assessment Comparison in Alba Fucens and Sinuessa Archaeological Sites (Italy)

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    Over the last decades, remote sensing techniques have contributed to supporting cultural heritage studies and management, including archaeological sites as well as their territorial context and geographical surroundings. This paper aims to investigate the capabilities and limitations of the new hyperspectral sensor PRISMA (Precursore IperSpettrale della Missione Applicativa) by the Italian Space Agency (ASI), still little applied to archaeological studies. The PRISMA sensor was tested on Italian terrestrial (Alba Fucens, Massa D&rsquo;Albe, L&rsquo;Aquila) and marine (Sinuessa, Mondragone, Caserta) archaeological sites. A comparison between PRISMA hyperspectral imagery and the well-known Sentinel-2 Multi-Spectral Instrument (MSI) was performed in order to better understand features and outputs useful to investigate the aforementioned areas. At first, bad bands analysis and noise removal were performed, in order to delete the numerically corrupted bands. Principal component analysis (PCA) was carried out to highlight invisible details in the original image; then, spectral signatures of representative areas were extracted and compared to Sentinel-2 data. At last, a classification analysis (ML and SAM) was performed both on PRISMA and Sentinel-2 imagery. The results showed a full agreement between Sentinel and PRISMA data, enhancing the capability of PRISMA in extrapolating more spectral information and providing a better reliability in the extraction of the features

    Hyperspectral PRISMA and Sentinel-2 Preliminary Assessment Comparison in Alba Fucens and Sinuessa Archaeological Sites (Italy)

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    Over the last decades, remote sensing techniques have contributed to supporting cultural heritage studies and management, including archaeological sites as well as their territorial context and geographical surroundings. This paper aims to investigate the capabilities and limitations of the new hyperspectral sensor PRISMA (Precursore IperSpettrale della Missione Applicativa) by the Italian Space Agency (ASI), still little applied to archaeological studies. The PRISMA sensor was tested on Italian terrestrial (Alba Fucens, Massa D’Albe, L’Aquila) and marine (Sinuessa, Mondragone, Caserta) archaeological sites. A comparison between PRISMA hyperspectral imagery and the well-known Sentinel-2 Multi-Spectral Instrument (MSI) was performed in order to better understand features and outputs useful to investigate the aforementioned areas. At first, bad bands analysis and noise removal were performed, in order to delete the numerically corrupted bands. Principal component analysis (PCA) was carried out to highlight invisible details in the original image; then, spectral signatures of representative areas were extracted and compared to Sentinel-2 data. At last, a classification analysis (ML and SAM) was performed both on PRISMA and Sentinel-2 imagery. The results showed a full agreement between Sentinel and PRISMA data, enhancing the capability of PRISMA in extrapolating more spectral information and providing a better reliability in the extraction of the features
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