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    Ricerca e identificazione morfologica di Strongili broncopolmonari di cervo (Cervus elaphus hippelaphus) e bovino (Bos taurus) nella Regione Valle d’Aosta

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    Le strongilosi broncopolmonari nei ruminanti domestici e selvatici sono sostenute da nematodi del genere Dictyocaulus spp, agenti eziologici della bronchite parassitaria e causa di importanti danni economici in diversi Paesi del mondo. La conoscenza di questi parassiti, quindi, risulta fondamentale ai fini della salvaguardia del patrimonio zootecnico e faunistico; tuttavia la letteratura disponibile riguardo le strongilosi polmonari, in particolare nei ruminanti selvatici dell\u2019arco alpino, risulta essere limitata. Uno degli obiettivi di questo studio \ue8, pertanto, quello di fornire un panorama sulla presenza delle strongilosi broncopolmonari nel bovino (Bos taurus) e nel cervo rosso (Cervus elaphus) su territorio nazionale e, in particolare nella Regione Valle d\u2019Aosta. Per la ricerca di Strongili sono stati presi in esame i polmoni di 100 bovini di razza Valdostana e di 104 cervi rossi. I bovini sono risultati tutti negativi, mentre 23 cervi sono risultati positivi per la presenza di Strongili polmonari, con una prevalenza di infezione del 22%. Altro punto cardine di questa ricerca \ue8 rappresentato dall\u2019identificazione su base morfologica della specie di Strongilo rinvenuta nel cervo rosso. Per questo sono state effettuate le misure dei caratteri utili ai fini dell\u2019identificazione morfologica e queste sono state confrontate, sia con la specie riconosciuta da tempo nel cervo rosso, Dictyocaulus eckerti, che con la nuova specie recentemente identificata in Polonia: Dictyocaulus cervi n. sp (Pyziel et al, 2017). Queste due specie si distinguono per le misure di diversi caratteri chiave per l\u2019identificazione morfologica. I risultati hanno messo in evidenza una corrispondenza tra i valori delle misure degli Strongili polmonari prelevati e quelle riportate per D. cervi, il che permette di avanzare l\u2019ipotesi secondo cui questa specie sia presente anche in Italia. Questo potrebbe rappresentare, quindi, il primo caso di identificazione di D. cervi n. sp. nel cervo in Italia e non fa altro che confermare la necessit\ue0 di approfondire la ricerca di questi parassiti per risolvere l\u2019annosa questione relativa alla loro tassonomia. Nel tempo diversi studi hanno messo in discussione l\u2019ipotesi secondo cui il cervo possa rappresentare un serbatoio di infezione per il bovino (Divina et al, 2000, Pyziel et al, 2015) e i risultati di questa ricerca forniscono un ulteriore supporto alla tesi secondo cui le strongilosi broncopolmonari siano ad eziologia specie-specifica e non via sia, in natura, la possibilit\ue0 di cross-infezione. Dai parassiti sono stati, inoltre, prelevati campioni da sottoporre a PCR, al fine di confermare o escludere l\u2019ipotesi avanzata dall\u2019indagine morfologica
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