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    Tecnologie costruttive del centro storico di Iglesias

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    Il centro storico della città di Iglesias, che si colloca nel sud – est della Sardegna a pochi km dalla costa, è un eccezionale documento materiale di circa 800 anni di storia. Le sue alterne vicende storiche sono strettamente legate allo sfruttamento delle risorse minerarie della regione storica del Sulcis. Abbiamo notizie della sua esistenza già dal Medioevo, momento storico in cui il conte Ugolino della Gherardesca investì fortemente nel suo sviluppo come presidio dell’area. Il tessuto edilizio è un palinsesto dove convivono tipi edilizi e tecnologie costruttive di varie epoche, da quelli ascrivibili alla fase di impianto medioevale fino a quelli delle più recenti trasformazioni verificatesi tra XIX e inizi del XX secolo, legate ai capitali finanziari e alle risorse intellettuali che si concentrarono in città per una nuova fase di sfruttamento minerario. Il centro storico è attualmente oggetto di una azione strategica indirizzata al miglioramento delle sue condizioni insediative e al generale sviluppo della città, basato sulla valorizzazione dell’identità storico – culturale. L’azione strategica prevede la definizione degli strumenti urbanistici con cui guidare il processo di valorizzazione. Il nostro gruppo di ricerca è stato recentemente coinvolto, nell’ambito di una convenzione tra DICAAR e Comune di Iglesias, nella costruzione dell’apparato di conoscenza del tessuto storico preliminare alla definizione degli aspetti operativi del Piano Particolareggiato del Centro Matrice. Il paper descrive i caratteri costruttivi del tessuto storico iglesiente, con particolare attenzione alla contestualizzazione delle configurazioni morfologico – costruttive analizzate nel secolare processo di trasformazione che ha interessato la città. Questo lavoro contribuirà alla diffusione della conoscenza di un insediamento dalla storia peculiare, poco indagato dal punto di vista dei caratteri costruttivi e morfologici, sia a beneficio di coloro che opereranno materialmente per il suo recupero, sia come strumento di confronto con altre realtà.The historic centre of Iglesias, small town located few kilometres far from the coast in the south-west Sardinia, is an outstanding document with 800 years of history. Its story is linked with the exploitation of mineral resources of the Sulcis sub-region. We know that Iglesias exists since Middle Ages when the earl Ugolino della Gherardesca invested in its development as a “garrison” of the area. The building fabric is a palimpsest in which building types and technologies from various times coexist, those of the initial medieval phase and those of the more recent XIX – XX century urban transformations. These transformations were stimulated by the capitals and the intellectual resources that reunited in Iglesias for a new period of mineral resources exploitation. Now the historic centre is affected by a political strategy that aims at improving the living conditions and, more generally, at the development of the city through the valorisation of its cultural identity. This strategy calls for the arrangement of the urban plans. Recently, in the framework of a collaboration between DICAAR and Iglesias municipality, our research group has been asked to analyse the historic building fabric as a preliminary study to support the definition of the operational aspects of the historic centre urban plan. This paper describes the technological characteristics of the building fabric, in which local traditional building techniques, that belong to the pre-industrial economy, merged with technological innovations brought by the mining industry. These were used first for public and then for residential buildings. This work will spread the knowledge about this human settlement, that is characterised by an unusual history and that is few investigated by the building technology point of view. This study will be useful for those that will work for its rehabilitation and for comparative analysis with other case studies

    L'edilizia modulare: la lezione della casa a schiera storica di Iglesias

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    Il paradigma della “casa conclusa” frutto di un progetto mirato a soddisfare un programma funzionale stabilito a priori, legato alle necessità di un arco temporale assai ridotto, non è più compatibile con l’esigenza di sviluppo sostenibile con il quale oggi, con la crisi edilizia, siamo chiamati a confrontarci. Le famiglie mutano le loro esigenze durante il corso della propria vita per far fronte al variare della composizione del nucleo familiare, delle situazioni economica, sociale e lavorativa. Non altrettanto riesce a fare la casa conclusa. In Italia, e nelle economie più povere in misura maggiore, la casa è un bene che si trasmette alle generazioni future. Pertanto, le scelte impostate in sede di progetto si ripercuotono sul ventaglio di opportunità per un successivo riutilizzo o sullo sforzo economico e di risorse necessari per il suo adattamento. Una casa modulare, in grado di adattarsi a diversi scenari abitativi per mezzo dell’aggiunta di moduli codificati nelle dimensioni e nelle modalità di assemblaggio, può essere la soluzione per coniugare il paradigma della sostenibilità ambientale e del riuso con quello della casa come bene transgenerazionale. Eppure, il rilancio di questo principio non necessita di nuovi prodotti della mente. È sufficiente riscoprire il passato quando la modularità dell’alloggio derivava da questioni normative e l’evoluzione modulare era una condizione ordinaria nella maggior parte dei nostri centri storici. Il paper, ripercorrendo l’evoluzione tipologica della casa a schiera di Iglesias, città medievale nella regione sudoccidentale della Sardegna, e confrontandola con alcuni progetti contemporanei di scala internazionale, sintetizza alcuni principi fortemente attuali che possono applicarsi al paradigma della casa modulare in risposta ai modelli della crisi dell’identità edilizia attuale.The “concluded house” paradigm as a result of a project aimed at satisfying a priori established functional program, linked to a very short time needs, is no longer compatible with the need for sustainable development to which today, with the building crisis, we are called to deal with. Families change their needs to cope the change in the family size and economic, social and work situation. Not so successful makes the “concluded house”. In Italy, and especially in the poorest economies, the house is a good that passes on to future generations and therefore the design choices influence the range of subsequent opportunities for reuse or the economic effort and resources necessary for his adaptation. A “modular house”, able to adapt itself to different living scenarios by adding modules codified in dimensions and assembly methods, can be the solution to combine the paradigm of environmental sustainability and reuse with that of the home as a transgenerational good. Yet the relaunch of this principle does not require new products of the mind, but it is sufficient to rediscover the past, when the modularity of the accommodation derived from normative questions and modular evolution was ordinary in most of our historic centers. The paper, retracing the typological evolution of the terraced house of the historic center of Iglesias, a medieval city in south-western region of Sardinia, and comparing them with some contemporary international project, summarize some strongly current principles, inspired more from conditions of necessity than from rational choices, which can be applied to the paradigm of the “modular house” in response to the current models of the contemporary building identity crisis

    L’EDILIZIA MODULARE: LA LEZIONE DELLA CASA A SCHIERA STO RICA DI IGLESIAS

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    Il paradigma della “casa conclusa” frutto di un progetto mirato a soddisfare un programma funzionale stabilito a priori, legato alle necessità di un arco temporale assai ridotto, non è più compatibile con l’esigenza di sviluppo sostenibile con il quale oggi, con la crisi edilizia, siamo chiamati a confrontarci. Le famiglie, ossia gli utenti dell’edilizia cosiddetta “di base”, mutano le loro esigenze durante il corso della propria vita per far fronte al variare della composizione del nucleo familiare, delle situazioni economica, sociale e lavorativa. Non altrettanto riesce a fare la casa conclusa. In Italia, e nelle economie più povere in misura maggiore, la casa è un bene che si trasmette alle generazioni future. Pertanto, le scelte impostate in sede di progetto si ripercuotono sul ventaglio di opportunità per un successivo riutilizzo o sullo sforzo economico e di risorse necessari per il suo adattamento. Una casa modulare, in grado di adattarsi a diversi scenari abitativi, verificabili anche in tempi successivi, per mezzo dell’aggiunta di moduli codificati nelle dimensioni e nelle modalità di assemblaggio, può essere la soluzione per coniugare il paradigma della sostenibilità ambientale e del riuso con quello della casa come bene transgenerazionale che garantisce la continuità culturale ereditaria. Eppure, il rilancio di questo principio non necessita di nuovi prodotti della mente. È sufficiente riscoprire il passato quando la modularità dell’alloggio derivava da questioni normative e l’evoluzione modulare era una condizione ordinaria nella maggior parte dei nostri centri storici. Il paper, ripercorrendo l’evoluzione tipologica della casa a schiera del centro storico di Iglesias, città medievale nella regione sudoccidentale della Sardegna, e confrontandoli con alcuni progetti contemporanei di scala internazionale, sintetizza alcuni principi fortemente attuali che possono applicarsi al paradigma della casa modulare in risposta ai modelli della crisi dell’identità edilizia attuale.The “concluded house” paradigm as a result of a project aimed at satisfying a priori established functional program, linked to a very short time needs, is no longer compatible with the need for sustainable development to which today, with the building crisis, we are called to deal with. Families change their needs to cope the change in the family size and economic, social and work situation. Not so successful makes the “concluded house”. In Italy, and especially in the poorest economies, the house is a good that passes on to future generations and therefore the design choices influence the range of subsequent opportunities for reuse or the economic effort and resources necessary for his adaptation. A “modular house”, able to adapt itself to different living scenarios that can happen at a later time, by adding modules codified in dimensions and assembly methods, can be the solution to combine the paradigm of environmental sustainability and reuse with that of the home as a transgenerational good that guarantees hereditary cultural continuity. Yet the relaunch of this principle does not require new products of the mind, but it is sufficient to rediscover the past, when the modularity of the accommodation derived from normative questions and modular evolution was ordinary in most of our historic centers. The paper, retracing the typological evolution of the terraced house of the historic center of Iglesias, a medieval city in south-western region of Sardinia, and comparing them with some contemporary international project, summarize some strongly current principles, inspired more from conditions of necessity than from rational choices, which can be applied to the paradigm of the “modular house” in response to the current models of the contemporary building identity crisis

    La casa a schiera nel tessuto storico delle città italiane medievali: il caso studio di Iglesias

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    La casa a schiera rappresenta il tipo elementare urbano per eccellenza, che si contrappone al tipo a corte più caratteristico dei centri rurali. Da queste due tipologie abitative si sono originati la maggior parte dei tessuti edilizi dei centri urbani mediterranei. Dal tipo a schiera gli organismi edilizi si sono evoluti, per mezzo di successivi raddoppi delle cellule e per rifusione di più unità edilizie, dando vita ad organismi più complessi a carattere plurifamiliare costituenti i tessuti storici delle nostre città. Il centro storico di Iglesias, cittadina situata nella regione sudoccidentale della Sardegna, è costituito da un borgo fortificato e presenta diversi esempi del tipo a schiera, originati in periodi diversi sotto differenti dominazioni e contesti sociali. Seppure il tema della casa a schiera e della sua evoluzione sia già stati studiato per altri centri storici italiani dalla scuola muratoriana, ed in particolare da Gianfranco Caniggia tra gli anni ‘70 e ‘80 del novecento, l'esempio iglesiente suggerisce nuovi spunti di riflessione per la sua peculiarità. Tale specificità è riscontrabile anche nel costruito urbano di Cagliari, città con la quale ha avuto in comune gli stessi dominatori, e rappresenta un unicum nel panorama italiano e che nell'Europa meridionale abbiamo ritrovato solamente nelle regioni attorno a Porto (PT). Questa singolarità è rappresentata dalla rotazione della giacitura dei tetti delle schiere che si presentano parallele rispetto al fronte strada. Ciò genera conseguenze sia nell'ambito del paesaggio urbano, in cui i profili degli isolati sono scanditi dalla successione dei timpani di facciata delle coperture, sia in quello costruttivo, in cui la diversa giacitura impone soluzioni peculiari per le coperture. Il paper, riallacciandosi agli studi di altri contesti in area mediterranea, si prefigge di indagare le cause e le conseguenze di questa scelta costruttiva.The terraced house is the urban elementary type par excellence, on the contrary of the court type, that is the most characteristic in rural centres. These two building types have originated most of the urban fabrics of the Mediterranean urban centres. From the terraced type, building organisms have evolved, by means of successive cell duplicates and by merging different building units, giving rise to more complex multi-family organisms that compose the historical fabrics of our cities. The historic center of Iglesias, a town in the southwestern region of Sardinia, is a fortified village with several examples of terraced type, originated in different periods under different domination and social contexts. Although the theme of the terraced house and its evolution has already been studied by the Muratori’s school considering other Italian historic centres, and in particular by Gianfranco Caniggia between the '70s and' 80s of the twentieth century, the Iglesias case study suggests new ideas of reflection for its peculiarity. This specificity represents a unique case in the Italian landscape, it can also be seen in Cagliari, a town which had the same rulers of Iglesias, and regarding Southern Europe, we can found it only in the regions around Porto (PT). This singularity is represented by the rotation of the layout of the roof ridges that are perpendicular to the road front. This affects both the urban landscape, in which the profiles of the urban blocks are marked by the succession of the roof gables, and the buildings construction, in which this different layering imposes peculiar solutions for the roofing. The paper, considering the studies of other contexts in the Mediterranean area, seeks to investigate the causes and consequences of this constructive choice

    Scenari innovativi per la tutela del costruito storico mediante l'uso del geodatabase: il Piano particolareggiato del Centro matrice di Iglesias.

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    Il processo di sviluppo di una città è fortemente legato alla valorizzazione del proprio centro di antica e prima formazione: la sua tutela è fondamentale per la preservazione dei valori identitari della comunità urbana, mentre il miglioramento delle sue condizioni di vivibilità è necessario per evitarne lo spopolamento e per lo sviluppo delle attività socio-economiche. Tali presupposti sono ancora più validi se riferiti al caso di Iglesias, città dell’area sud-occidentale della Sardegna la cui storia è profondamente segnata dalla sua vocazione produttiva mineraria che ha attirato capitali e tecnologie da tutta Europa, dalle origini medioevali fino alla prima metà del XX secolo quando l’attività estrattiva è andata in dismissione. In qualità di consulenti scientifici per la redazione del Piano Particolareggiato del Centro Matrice (PPCM) di Iglesias, il nostro gruppo di ricerca ha creato un sistema innovativo di conoscenza, gestione e controllo del costruito storico. Attraverso la parametrizzazione in specifiche categorie delle informazioni relative ai caratteri tipo-morfologici e costruttivi dell’edilizia storica, si è cercato di automatizzare e rendere il più possibile oggettiva l’attribuzione dei giudizi di valore storico-paesaggistici per gli edifici, nonché le scelte progettuali necessarie per l’attuazione dello stesso Piano. La definizione di questo sistema ha agevolato l’implementazione dei dati in un Geodatabase, realizzata attraverso la conversione dei parametri in specifici domini contenenti le informazioni proprie della fase analitica e progettuale del costruito storico. Questa innovativa modalità di lettura e analisi delle informazioni relativa a un contesto storico pluristratificato ha permesso di creare uno strumento capace di mettere a sistema, in maniera versatile e flessibile nel tempo, tutte le informazioni riguardanti lo stato di “salute” di ogni manufatto architettonico, sia esso di uso pubblico che privato, in grado, inoltre, di simulare scenari utili al supporto delle politiche di valorizzazione, rilancio socio-economico e sviluppo futuro del Centro Matrice.The development of a city is heavily dependent on the valorization of its historic center: its protection preserves the urban community identity, while the improvement of its livability it is crucial to avoid depopulation and for the development of socio-economic activities. This is all the more true regarding Iglesias, a city in the south-west area of Sardinia. The mining activity attracted funds and technologies in Iglesias since its foundation until the XX century when the mining activity get dismissed. Our research group, as scientific consultant for the draft of Iglesias’ historic center land use plan, defined an innovative system to analyze and manage the historic built environment. The historic buildings characteristics, by the typological, morphological and technological point of view, were made parametric; this to make the assessment of the historic built environment and the design choices, by the historic and landscaping purpose, as more automatic and objective as possible. This system simplified the implementation of the information in a Geodatabase. By applying this method to analyze the complex site of Iglesias, we created a tool that systematize, in a very flexible way, all the information about the state of conservation and about the design of every single historic building. Furthermore, this tool supports the valorization and the socio-economic development of the historic center by allowing the creation of future possible scenarios

    SCENARI INNOVATIVI PER LA TUTELA DEL COSTRUITO STORICO MEDIANTE L’USO DI GEODATABASE: IL PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL CENTRO MATRICE DI IGLESIAS

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    Il processo di sviluppo di una città è fortemente legato alla valorizzazione del proprio centro di antica e prima formazione: la tutela è fondamentale per la preservazione dei valori identitari della comunità urbana, mentre il miglioramento delle condizioni di vivibilità è necessario per evitarne lo spopolamento e per lo sviluppo delle attività socio-economiche. Tali presupposti sono ancora più validi se riferiti al caso di Iglesias, città dell’area sud-occidentale della Sardegna la cui storia è profondamente segnata dalla sua vocazione produttiva mineraria. L’attività estrattiva, che ha funzionato dalle origini medioevali della città fino alla prima metà del XX secolo,ha attirato ad Iglesias capitali e tecnologie da tutta Europa. In qualità di consulenti scientifici per la redazione del Piano Particolareggiato del Centro Matrice (PPCM), il nostro gruppo di ricerca ha creato un sistema innovativo di conoscenza, gestione e controllo del costruito storico iglesiente. Attraverso la parametrizzazione in specifiche categorie delle informazioni relative ai caratteri tipo-morfologici e costruttivi dell’edilizia storica, si è cercato di automatizzare e rendere il più possibile oggettiva l’attribuzione dei giudizi di valore storico-paesaggistici per gli edifici, nonché le scelte progettuali necessarie per l’attuazione dello stesso Piano. La definizione di questo sistema ha agevolato l’implementazione dei dati in un Geodatabase, realizzata attraverso la conversione dei parametri in specifici domini contenenti le informazioni proprie della fase analitica e progettuale del Piano. Questa innovativa modalità di lettura e analisi delle informazioni relativa a un contesto storico pluristratificato ha permesso di creare uno strumento capace di mettere a sistema, in maniera versatile e flessibile nel tempo, tutte le informazioni riguardanti lo stato di “salute” di ogni manufatto architettonico (sia esso di uso pubblico che privato) e di simulare scenari utili al supporto delle politiche di valorizzazione, rilancio socio-economico e sviluppo futuro del Centro Matrice.The development of a city is heavily dependent on the valorisation of its historic center: its protection preserves the urban community identity, while the improvement of its livability it is crucial to avoid depopulation and for the development of socioeconomic activities. This is all the more true regarding Iglesias, a city in the southwest area of Sardinia. The mining activity attracted funds and technologies in Iglesias since its foundation until the XX century when the mining activity get dismissed. Our research group, as scientific consultant for the draft of Iglesias’ historic center land use plan (PPCM), defined an innovative system to analyse and manage the historic built environment. The historic buildings characteristics, by the typological, morphological and technological point of view, were made parametric; this to make the assessment of the historic built environment and the design choices, by the historic and landscaping purpose, as more automatic and objective as possible. This system simplified the im-plementation of the information in a Geodatabase. By applying this method to analyse the complex site of Iglesias, we created a tool that systematize, in a very flexible way, all the information about the state of conservation and about the design of every single historic building. Furthermore, this tool supports the valorisation and the socio-economic development of the historic center by allowing the creation of future possible scenarios
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