628 research outputs found

    The Use of Digital Video Annotation in Teacher Training: The Teachers’ Perspectives

    Get PDF
    The use of digital video offers interesting opportunities in teacher training, particularly the possibilities provided by video annotation, whereby people can add and share comments and opinions on the same videos, even from different places. This exploratory study aims to examine teachers’ perspectives of this technology, taking into account both their explicit and implicit evaluations. Different methods of using video annotation for training are compared, one based on its individual use, another supported by various types of tutorship. The data were collected and analysed first through a quantitative phase, followed by an in-depth qualitative phase. It is pointed out that to make this technology fully operational it is important to address the cultural and psychosocial aspects that control the emotional conditions which arise when one’s teaching behaviour is being observed and assessed

    THE “STOCK AND FLOW” APPROACH TO THE GOVERNANCE OF SELF-SUSTAINABLE RURAL SYSTEMS

    Get PDF
    The aim of this study is to present the “stock and flow” model - based on the Georgescu-Roegen bio economic paradigm and on the ecological economics principles - in a regional key and to discuss the implications of such an approach on the local system governance in order to guarantee a long term economic, social and environmental self-sustainability. These theories give a dynamic characteristic to this approach, by interconnecting the production process (supply) with the responsibilities of the welfare generation (demand). Starting from this theoretical model, it is possible to look at the integrating modes of production and consumption processes at a local scale that consent to guide a rural system towards conditions of sustainability. This perspective of rural system governance imposes the relocation of the control of resources (stock) to a local level and, therefore, a deep change in the idea of the politic procedures.Ecological economics, Stock and flow, Ecological footprint, Agribusiness, Community/Rural/Urban Development, Environmental Economics and Policy, Public Economics,

    Ambienti CSCL: gli spazi tecnologici per le comunità d’apprendimento

    Get PDF
    Gli strumenti in grado di favorire e supportare dinamiche di apprendimento collaborativo e cooperativo in rete sono molteplici e variamente caratterizzabili. Secondo una classica distinzione proposta da Antony Kaye (1994) possono essere individuate tre diverse classi di tecnologie che, combinate, possono fornire ambienti software per supportare attività di gruppo in grado di facilitare l’apprendimento: sistemi di comunicazione (sincroni e asincroni), sistemi per la condivisione di risorse (condivisione dello schermo, di programmi software o di file), sistemi di supporto ai processi di gruppo (calendari condivisi, sistemi per la gestione dei progetti, strumenti di votazione ecc.) ai quali potremmo probabilmente aggiungere una quarta categoria di software per la “simulazione collaborativa” (es. MUD, MOO, Muse, ecc.), introdotti soprattutto negli ultimi anni nel contesto dei giochi di ruolo e spesso impiegati anche nella didattica on­line. Questi ambienti, opportunamente selezionati e combinati, rappresentano la base tecnologica della maggior parte delle esperienze di apprendimento in rete.

    SPHEROLOGY

    Get PDF

    Dalle ricerche internazionali indicazioni per l’adozione della LIM

    Get PDF
    La Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) è ormai entrata anche nelle scuole italiane. Nel corso degli ultimi anni, iniziative ministeriali, regionali e provinciali hanno dotato o stanno dotando numerose scuole, dal Nord al Sud Italia, di questo dispositivo. La sua diffusione è accompagnata da discorsi appassionati che puntano l’accento sulle possibilità di un radicale cambiamento della didattica e, conseguentemente, sul miglioramento dell’offerta formativa che a questo si associa. Nonostante la LIM si limiti ad integrare funzionalità del tutto pre-esistenti (il computer, il videoproiettore, i sistemi touch screen), è capace di trasformare in maniera profonda e significativa le pratiche didattiche quotidiane consentendo il ripensamento delle tradizionali modalità di insegnamento. La LIM viene generalmente vista come un mezzo per promuovere il coinvolgimento degli alunni attraverso una didattica multimediale ricca ed articolata, capace quindi di comunicare in maniera visiva concetti spesso percepiti come astratti e lontani dalle modalità espressive delle giovani generazioni (Biondi, 2009). Ogni “nuovo” dispositivo impone però di fare i conti non solo con le potenzialità assunte in astratto, ma anche con tutta una serie di criticità che nella pratica accompagnano ogni processo di innovazione. La storia delle tecnologie didattiche insegna che le cose non sono sempre andate come le concettualizzazioni teoriche facevano immaginare tanto che molti oggetti rivoluzionari continuano a stazionare nei magazzini e nei sottoscala di tante scuole. In alcuni casi si è trattato di strumenti inutili, in altri casi di strumenti complicati o troppo audaci per i tempi, in altri ancora di dispositivi la cui accoglienza da parte degli insegnanti è stata del tutto modesta. Come evitare che anche per la LIM avvenga di entrare nelle scuole e non essere poi utilizzata? Come garantire che venga impiegata in maniera corretta? Quali riscontri abbiamo dalle esperienze svolte in quei paesi, come la Gran Bretagna, che da più tempo hanno introdotto la LIM nei loro sistemi scolastici? (1

    Editoriale

    Get PDF

    La LIM in classe. Un’ipotesi di lavoro per la formazione degli insegnanti

    Get PDF
    Il lavoro si focalizza sulla formazione degli insegnanti all’uso della LIM. Presenta un intervento per la progettazione e sperimentazione di risorse didattiche basato sul modello del networked lesson study, una modalità di ricerca e produzione di contenuti didattici incentrato sul lavoro in piccoli gruppi e sull’impiego di tecniche di reciproca osservazione per la formazione degli insegnanti. Il modello è stato ripreso, adattato e sperimentato nel progetto AMELIS, finanziato nell’ambito dell’Iniziativa INNOVASCUOLA 2008-20010. Il progetto ha coinvolto dieci scuole tra Toscana e Umbria ed è stato seguito da un team di ricercatori costituito da Maria Ranieri, Giovanni Bonaiuti e Antonio Fini.The paper focuses on teachers’ training to the use of the interactive witheboard. It discusses an intervention for the design and the testing of the educational resources based on the networked lesson study model (NLS). The NLS is a research and production approach to the development of educational materials which is centered on teamwork and on the use of mutual observation techniques for the training of the teachers. This model has been adopted, adapted and tested within the AMELIS project, funded within the initiative INNOVASCUOLA 2008-20010. The project involved a network of ten school distributed between Tuscany and Umbria. The research team which leaded the research project was made up of Maria Ranieri, Giovanni Bonaiuti and Antonio Fini (University of Florence)

    Dispositivi mobili per aumentare l’attenzione e migliorare l’apprendimento. Mobile devices to increase attention and improve learning

    Get PDF
    Il contributo presenta una ricerca svolta all’Università di Cagliari nel corso di due anni accademici tesa ad analizzare le potenzialità di una modalità di lezione basata sull’uso frequente di “domande e risposte” gestite attraverso tecnologie. Abbiamo cercato di capire se un approccio didattico più interattivo, facilitato da un’applicazione software basata su tecnologie mobili, riesca a migliorare il coinvolgimento degli studenti e i risultati di apprendimento, in un contesto caratterizzato da un elevato numero di partecipanti. L’obiettivo era quello di verificare l’impatto sui risultati di apprendimento, oltre all’accettazione ed all’apprezzamento da parte degli studenti, di una didattica frontale intervallata da domande di verifica e dalla conseguente analisi e discussione delle risposte. Nell’esperienza sono state comparate due diverse modalità di applicazione di questa metodologia: con e senza le tecnologie e, i risultati ottenuti, sono a loro volta stati confrontati con quelli di una lezione tradizionale.The paper presents a research carried out at the University of Cagliari during two academic years. The aim was to analyse the effect on students learning resulting from the introduction of a method based on questions and answers in a traditional large-classroom lecture. We investigated whether an interactive teaching approach, facilitated by an interactive software application based on mobile technologies, would lead to improved student engagement and learning outcomes in large-group of environmental engineering science lectures for undergraduate students. The goal was to assess the impact on learning outcomes, as well as the acceptance and appreciation of the students, of a lecture intermixed with questions and answers followed by analysis and discussion of the answers. In our experience we compared two different application of this methodology: with and without technology. The results obtained, in turn, were compared with those of a traditional lectur
    corecore