9 research outputs found

    J. Acquisto, The Fall Out of Redemption

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    The Fall out of Redemption si inserisce in una corrente di studi che, nella filosofia continentale contemporanea e nella teoria della letteratura, problematizza l’idea che il pensiero moderno secolarizzato abbia rappresentato una cesura netta e definitiva con l’eredità culturale del Cristianesimo. Per questa branca della critica la teologia, seppur scissa dai suoi contenuti di fede e inserita in una nuova cornice atea, ha continuato a operare come una struttura di pensiero nella filosofia com..

    J. Acquisto, The Fall Out of Redemption

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    The Fall out of Redemption si inserisce in una corrente di studi che, nella filosofia continentale contemporanea e nella teoria della letteratura, problematizza l’idea che il pensiero moderno secolarizzato abbia rappresentato una cesura netta e definitiva con l’eredità culturale del Cristianesimo. Per questa branca della critica la teologia, seppur scissa dai suoi contenuti di fede e inserita in una nuova cornice atea, ha continuato a operare come una struttura di pensiero nella filosofia com..

    S. Martin, Voix et relation. Une poétique de l’art littéraire où tout se rattache

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    Il saggio si propone come un itinerario critico attraverso luoghi scelti della teoria contemporanea e delle opere letterarie al fine di ricostruire, per suggestioni e senza intento di sistematicità, la trama degli scambi fra le due nozioni della voce e della relazione. Nozioni che il critico non intende presentare come oggetti di ricerca circoscritti o metodologie specifiche ma all’intersezione fra campi del sapere, fenomeni e livelli di astrazione molteplici. Come argomenta infatti Serge Mar..

    A. Voegele, Morales de la fiction de La Fontaine Ă  Sartre

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    Il saggio di Augustin Voegele si propone come un’analisi delle incursioni della morale nella finzione a partire da incompatibilità e differenze che segnano lo scarto fra i due generi, caratterizzati, il primo, dalla fondazione su di un sapere e sulla volontà di diffonderlo, il secondo, da una relazione di referenza debole se non del tutto assente con la realtà. L’incompatibilità di letteratura e scrittura morale – topos invalso soprattutto fra saggisti, filosofi e moralisti fin dall’epoca di ..

    Un dialogo inatteso fra Mallarmé e Céline: dalla trascendenza dell’opera alla parola-esperienza

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    This essay aims to show how two divergent writings – Pour un Tombeau d’Anatole by Mallarmé and Voyage au bout de la nuit by Céline – actually share the main topic: the relationship between the Work and the Impossible. This impossibility is referred on the one hand to the attempt of literature to overcome death, while on the other hand to the endeavour to blur differences between literature and life. If Mallarmé’s goal is to reabsorb the whole world within language Céline’s one is to dissolve thought into experience. The poet abolishes the subject in order to reach the impersonality of thought through the abstracting quality of words. The novelist, instead, valorizes the sensible components of language in order to express the subjective experience. In both cases the Work has to deal with the relationship between life and death, literature and reality, singularity and universality. Their synthesis will be proved an impossible purpose, however the very repeated encounter with this failure is what actually allows the Work to live

    M. Sandras, Idées de la poésie, idées de la prose

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    Il volume di Michel Sandras nasce dalla constatazione della problematicità del rapporto fra prosa e poesia; un rapporto che, sebbene attraversi la letteratura fin dall’antichità, è stato raramente oggetto di interrogazioni rigorose e anche ai nostri giorni è caratterizzato dalla difficoltà di stabilire una precisa linea di confine. Fra poesia e prosa il regime di scambi storici è stato costante e tuttavia la distinzione fra le due nozioni resta irrinunciabile per comprendere tanto la produzio..

    Karl Bartsch, Gaston Paris, Correspondance, U. Bähler (éd.)

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    Secondo volume della collezione «L’Europe des philologues. Correspondances», la corrispondenza fra Karl Bartsch e Gaston Paris copre l’arco ventennale di un’amicizia al crocevia fra relazione profondamente umana e intenso dialogo scientifico e culturale. Un’amicizia che, a eccezione di alcuni rari incontri de visu si era prevalentemente sviluppata grazie a uno scambio epistolare protrattosi dal 1865 al 1885. Grazie alla solerzia della vedova Paris, di Joseph Bédier e dello stesso Mario Roques..

    L'altro "partage" : Georges Bataille e l'ecologia

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    Cette thèse propose une relecture de l’œuvre philosophique et littéraire de Georges Bataille à l'aune des urgences écologiques majeures de notre époque, à partir du problème du partage entre nature et culture.Ces vingt dernières années, l’œuvre de Georges Bataille a rencontré un nouvel intérêt dans certaines branches de la philosophie et des sciences sociales qui réfléchissent sur la catégorie d’Anthropocène et sur les formes du capitalisme tardif, à mi-chemin entre cauchemar climatique et techno-prométhéisme. L'attrait de cette pensée dépend des résonances qu'elle est en mesure d'établir avec certains parmi les nœuds politiques et théoriques les plus actuels : la critique et le dépassement de l'anthropocentrisme, la modélisation des échanges entre environnement et être humain, la coexistence avec les catastrophes. Notre travail met en lumière au sein de son œuvre le déploiement d'une chaîne de dualismes (continu et discontinu, intérieur et extérieur, hétérogène et homogène) qui recoupent le partage de nature et culture en créant un espace inédit de rencontre entre un certain recours au naturalisme et une pensée de l'animation. Les sources scientifiques, anthropologiques et philosophiques de sa pensée sont analysées en profondeur pour en faire ressortir les consonances avec les thématiques les plus actuelles de la philosophie environnementale contemporaine. Analysant le déploiement d'une pensée originelle de la bifurcation ontologique et cosmologique de la modernité, nous en creusons les implications possibles pour la réflexion écologique actuelle.This thesis proposes a rereading of the philosophical and literary work of Georges Bataille in the light of the major ecological emergencies of our time, starting from the problem of the division between nature and culture.In the last twenty years, the work of Georges Bataille has aroused new interest in certain branches of philosophy and the social sciences, which reflect on the category of the Anthropocene and on the forms of late capitalism, halfway between climatic nightmare and techno-prometheism. The appeal of this thought depends on the resonances it is able to establish with some of the most current political and theoretical nodes: the critique and overcoming of anthropocentrism, the modelling of exchanges between environment and human being, the coexistence with catastrophes. Our work highlights the deployment of a chain of dualisms (continuous and discontinuous, interior and exterior, heterogeneous and homogeneous) that cut across the division of nature and culture, creating an unprecedented space of encounter between a certain recourse to naturalism and a thinking of animation. The scientific, anthropological and philosophical sources of his thought are analysed in depth in order to bring out its consonances with the most current themes of contemporary environmental philosophy.Analysing the deployment of an original thought of the ontological and cosmological bifurcation of modernity, we dig into its possible implications for an ecological reflection up to the present challenge.Questa tesi si propone come una rilettura dell'opera filosofica di Georges Bataille alla luce delle grandi emergenze ecologiche del nostro tempo e a partire dal problema della divisione tra natura e cultura.Negli ultimi vent'anni, l'opera di Georges Bataille ha incontrato un rinnovato interesse in alcune branche della filosofia e delle scienze sociali che riflettono sulla categoria dell'Antropocene e sulle forme del tardo capitalismo, a metà strada tra incubo climatico e tecno-premetismo. Il fascino di questo pensiero dipende dalle risonanze che esso riesce a stabilire con alcuni dei nodi politici e teorici più attuali: la critica e il superamento dell'antropocentrismo, la modellizzazione degli scambi tra ambiente ed esseri umani, la convivenza con le catastrofi. Il nostro lavoro evidenzia il dispiegamento di una catena di dualismi (continuo e discontinuo, interno ed esterno, eterogeneo e omogeneo) che intersezionano la divisione tra natura e cultura, creando un inedito spazio di incontro tra un certo ricorso al naturalismo e un pensiero dell’animazione. Le fonti scientifiche, antropologiche e filosofiche di quest’opera sono analizzate in profondità per farne emergere le consonanze con i temi più attuali della filosofia ambientale contemporanea.Interpretando i dualismi bataillani come il dispiegamento di un pensiero della biforcazione ontologica e cosmologica della modernità, ne esploriamo le possibili implicazioni per una riflessione ecologica all'altezza della congiuntura presente
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