34 research outputs found

    Healthcare Associated Infections. educational intervention by "Adult Learning" in an Italian teaching hospital

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    An educational intervention for HAI prevention based on a combination of training, motivation and subsequent application in the current clinical practice in an Italian teaching hospital

    Predicting needlestick and sharps injuries in nursing students: Development of the SNNIP scale

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    Aim: To develop an instrument to investigate knowledge and predictive factors of needlestick and sharps injuries (NSIs) in nursing students during clinical placements. Design: Instrument development and cross-sectional study for psychometric testing. Methods: A self-administered instrument including demographic data, injury epidemiology and predictive factors of NSIs was developed between October 2018–January 2019. Content validity was assessed by a panel of experts. The instrument's factor structure and discriminant validity were explored using principal components analysis. The STROBE guidelines were followed. Results: Evidence of content validity was found (S-CVI 0.75; I-CVI 0.50–1.00). A three-factor structure was shown by exploratory factor analysis. Of the 238 participants, 39% had been injured at least once, of which 67.3% in the second year. Higher perceptions of “personal exposure” (4.06, SD 3.78) were reported by third-year students. Higher scores for “perceived benefits” of preventive behaviours (13.6, SD 1.46) were reported by second-year students

    Infezioni ospedaliere da Clostridium Difficile: approccio al tema presso l'Azienda Ospedaliera Sant'Andrea.

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    INTRODUZIONE: L’infezione da Clostridium difficile (CD) è tipicamente di origine nosocomiale e si manifesta con discreta frequenza anche con carattere epidemico. La gravità del quadro clinico è estremamente variabile: si può manifestare solo diarrea lieve, ma possono anche verificarsi quadri di estrema gravità, quali la colite pseudomembranosa, il megacolon tossico e la perforazione intestinale. La prevenzione dalla trasmissione del microrganismo e dell’infezione continua a rappresentare un importante problema di salute pubblica e una difficile sfida nell’ ambito della prevenzione delle infezioni e della sicurezza dei pazienti. Dalle schede di rilevazione dei microrganismi sentinella che pervengono presso l’Unità Operativa di Igiene e Tecnica dell’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea è stato notato un aumento delle segnalazioni relative a tale batterio. Allo scopo di verificare la presenza di eventuali picchi di infezione e la necessità di mettere in atto misure aggiuntive di prevenzione è stata iniziato un approfondimento epidemiologico in collaborazione con l’unità di Microbiologia MATERIALI E METODI: Sono stati consultati i dati generali relativi al 2013 e ai primi quattro mesi del 2014. Parallelamente a questo è stato iniziato un approfondimento bibliografico per un aggiornamento sia sull’andamento nazionale ed internazionale di tale infezione sia sulle linee guida relative al controllo e alla prevenzione di tali infezione. RISULTATI: Dai dati è risultato che nel 2013 i ceppi isolati sono stati 71 in totale, a fronte di 34 ceppi isolati da Gennaio a Aprile 2014. La distribuzione sembra essere omogenea nei diversi reparti, ad eccezione di un maggior numero di isolamenti presso il Pronto Soccorso e la Medicina di Urgenza. Dalla ricerca bibliografica è emerso che una recente indagine portata avanti in 103 ospedali italiani ha mostrato che negli anni 2010-2011 il tasso di campioni esaminati dai laboratori di microbiologia e stato di 35/1.000 ricoveri e di 46/10.000 giornate di degenza. Dai dati forniti da 63 su 103 ospedali sono risultati tassi di malattia di 1/1.000 ricoveri e 3,6/10.000 giornate di degenza. Il 79% dei centri applica regolarmente le precauzioni da contatto per i malati infetti da CD, il 62% ha organizzato iniziative di formazione/informazione per gli operatori sanitari e il 46% ha reso disponibili per malati, familiari e/o visitatori opuscoli/depliant informativi su tale infezione. CONCLUSIONI: A partire dall’analisi dei dati e dalla ricerca bibliografica sono state ipotizzate diverse modalità di intervento per la prevenzione ed il controllo dell’infezione da CD. Partendo dalla consapevolezza che è ampiamente dimostrato, anche da recenti studi, che la contaminazione delle superfici ambientali con spore di CD si associa al rischio di trasmissione crociata di infezione, mediata soprattutto dalle mani degli operatori, è stato ipotizzato un intervento di formazione ed aggiornamento del personale sanitario e del personale delle pulizie, specialmente nei reparti più a rischio. Assieme a questo si procederà ad una verifica dei prodotti utilizzati quali disinfettanti per l’igiene ambientale e ad una valutazione dell’utilizzo degli antibiotici presso la struttura ospedaliera
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