5 research outputs found

    Genotipizzazione delle accessioni della collezione ‘Vitiarium’

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    The 231 accessions of the most famous grapevine collection in Tuscany, the ‘Vitiarium’, have been genotyped analysing the polymorphism of 14 SSR loci. The analysis reveal 130 varieties belong to 28 international and 30 Italian varieties, 30 Tuscan local varieties and 42 unique genotypes, exclusive of the ‘Vitiarium’. Several synonyms, homonyms and misnomer have been identified. All data will be uploaded in the Italian Vitis Database

    Della Borra

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    Per la prima volta questo vitigno è stato segnalato da Basso in Garfagnana (Basso, 1992) che lo ha introdotto nella collezione 'Vitiarium' dell'Agricola San Felice a Siena (Basso, 1993). Basso suggerisce che questo vitigno possa essere sinonimo del 'Montanino n. di cui al momento si sono perse le tracce. Più recentemente il Della Borra è stato nuovamente censito in Garfagnana, genotipizzandolo e introducendolo in un apposito vigneto collezione in loco (D'Onofrio et al., 2015). Appare essere presente esclusivamente in Garfagnana, dove ha un distribuzione sporadica. Non corrisponde a nessuno dei genotipi presenti nei vari database viticoli, e presenta delle relazioni di parentela di primo grado con 'Barbarossa toscana' ed 'Empano', entrambi vitigni diffusi in Toscana ma non esclusivi della Garfagnana, e il 'Rollo/Pagadebiti', vitigno individuato in Garfagnana ma diffuso anche in altre aree italiane (D'Onofrio et al., 2005). L’uva e’ dolce, di sapore neutro gradevole. Matura entro la fine di settembre

    Farinella

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    Con il nome di 'Farinella', come quello di 'Negrara', 'Negrera', 'Negretta' e 'Negruzzo', si indicano varietà con grappoli caratterizzati da pruina cerognola (Marzotto, 1925). Di Rovasenda () cita una “Farinella n.” di Pisa, e Basso (1992) ne recuperò una in Garfagnana ampelograficamente corrispondente a quella descritta dal Cavazza (), che la introdusse nella collezione 'Vitiarium' dell'Agricola San Felice. A questa corrisponde la recente Farinella nuovamente censita in Garfagnana (D'Onofrio et al., 2015). La 'Farinella nera' qui descritta al momento è sicuramente sporadicamente diffusa nella Lucchesia (in Garfagnana) e probabilmente anche nel Pisano. Le analisi con i profili microsatelliti hanno evidenaziato che non corrisponde a nessuno dei genotipi presenti nei vari database viticoli, e che presenta delle relazioni di parentela di primo grado con 'Canina bianca', 'Grisantina bianca', 'Nicola nera' e 'Ugillina bianca', tutti vitigni presenti esclusivamente in Garfagnana, e con il clone di Mammolo omologato in toscana diffuso in Garfagnana con il nome di 'Cojona'. Inoltre pare che incrociandosi spontaneamente con lo 'Sciaccarello nero', anch'esso presente in Garfagnana, anche se non autoctono di quest'area, ha dato origine al 'Nicola nero' precedentemente citato da Basso (1992) e autoctono della Garfagnana (D'Onofrio et al., 2015). Pertanto, si può supporre che la 'Farinella nera' qui descritta sia autoctona della Garfagnana (D'Onofrio et al., 2015). I grappoli raggingono la maturità agli inizi di ottoble (terza epoca) con una buona, ma non elevata, gradazione zuccherina, ma con poca acidità e tannicità, pertanto i vini in purezza rislutano si scarsa struttura
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